venerdì 19 giugno 2009

Lo sapete che c'è un Referendum?


Sono andato sempre a votare fin da quando ho compiuto diciotto anni: nazionali, amministrative, referendum, persino provinciali (istituzione, la provincia, che mi è sempre sembrata inutile). Credo di aver saltato un paio di referendum perchè mi era impossibile tornare a casa a votare. Osservare quello che succede in un seggio elettorale è affascinante, vedi come la gente raccoglie l'opportunità di "sfogarsi" contro il sistema! Solo chi ha fatto lo scrutatore o il rappresentante di lista può capire. Non avete la minima idea di che cosa accade all'interno di un seggio o di una cabina. Avete presente il film "Bianco, Rosso e Verdone"? Alla fine il personaggio interpretato da sora Lella (la sorella di Aldo Fabrizi) muore dentro la cabina e mentre Verdone piange e si dispera gli scrutatori discutono animatamente se annullare o meno il voto della signora. Non ho mai personalmente assistito ad una scena del genere, ma so, per esperienza che dentro le schede si può trovare qualunque cosa. E sottolineo qualunque. Vi siete mai chiesti perchè in molte sezioni i presidenti di seggio con esperienza fanno collocare le cabine in maniera tale che si possano vedere dall'esterno almeno le gambe delle persone? Lascio la risposta alla vostra immaginazione. Si trovano personaggi di tutti i tipi: cacciatori di voti, sabotatori, persino gente mandata in determinate sezioni (favorevoli all'avversario) per portare sfortuna (!) e rimaniamo nel "legale". Penso che sappiate già che domenica si voterà per i ballottaggi delle amministrative di quindici giorni fa e per tre Referendum. Questo non è un invito ad andare a votare i referendum, benchè ritenga che andare a votare sia un dovere civico, esiste, nel caso dei referendum, un quorum, percui ho sempre pensato che in questo caso, l'astensione sia una forma di voto, però ho notato una veramente scarsa pubblicità all'evento. Personalmente fino ad un mese fa non sapevo per cosa fossero e fino a ieri non avevo ben capito quale fosse il terzo. Condivido con voi le mie informazioni. Sapete che in Italia esiste soltanto il referendum abrogativo, possiamo solo cancellare in toto o parzialmente, le leggi; in questo caso andando a votare, e votando 'SI', si cancelleranno alcune parole delle leggi elettorali, creandone di fatto di nuove. I primi due referendum riguardano il premio di maggioranza, attualmente viene dato alla coalizione (insieme di due o più partiti) vincenti: votando 'SI', si farà in modo di modificare la legge facendo attribuire il premio non più alla coalizione, ma al singolo partito di maggioranza relativa; votando 'NO' si manterrà la situazione attuale. I referendum sono due perchè uno riguarda la camera dei deputati e l'altro il Senato. Il terzo referendum riguarda invece la possibilità di un candidato di candidarsi in più circoscrizioni contemporaneamente, attualmente qualora lo stesso candidato dovesse essere eletto simultaneamente in più circoscrizioni deve scegliere il collegio in cui è stato eletto per fare sì che il primo dei non eletti della propria lista acceda in sua vece nei collegi in cui è stato eletto, ma che non ha scelto: votando 'SI', si modifica la legge impedendo le candidature multiple; votando 'NO' si manterrà immutata la situazione. Fermo restando che ognuno è libero di votare (o di non votare) ciò che vuole e che non voglio in alcun modo influire sulle vostre decisioni, giova ricordare come si arrivò a questi referendum. I referendum furono promossi dai referendari quando al governo c'era ancora Prodi che a causa di una risicatissima maggioranza al senato aveva notevoli difficoltà a governare, bastò l'uscita dal governo di pochi senatori per sfiduciarlo. L'intenzione dei promotori era quella di impedire che piccoli partiti coalizzati con grandi accedessero al premio di maggioranza mettendo così in difficoltà chi governa. Con le ulteriori elezioni vinte dal centrodestra, si assistette però alla scomparsa dei piccoli partiti di destra e di sinistra dal Parlamento che non riuscirono a superare lo sbarramento del 5%. Oggi la situazione è un po' diversa: all'interno delle due coalizioni i partiti hanno un peso specifico maggiore. Personalmente penso che voterò NO ai referendum sulla modifica del premio di maggioranza; voterò SI per quello sulla candidatura multipla: si è fatto un enorme abuso di questa possibilità tanto da divenire "moneta di scambio".

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