venerdì 29 maggio 2009

Evoluzione dei social network: Facebook, il sistema operativo definitivo?

Da qualche giorno mi dedico assiduamente ad uno dei giochi che si può trovare su Facebook: Restaurant City. Scopo del gioco è gestire un ristorante; il modello di gioco è abbastanza semplificato si tratta solo di scambiare con altri amici gli ingredienti per ottenere dei piatti, sistemare tavoli, fornelli con cuochi e camerieri e quindi aspettare i clienti: più clienti soddisfatti, più soldi, più punti per ottenere nuovi inservienti o un locale più grande. Insomma una pacchia per chi come me ama i giochi manageriali (quelli calcistici a parte). Uno dei motivi per cui mi collegavo a Facebook fino a poco tempo fa era: Pet Society, una specie di tamagotchi, molto carino, ma francamente alla lunga un po’ stancante, almeno per me. Restaurant city, invece è un tantino più complesso (per esempio gestire il layout dei tavoli per minimizzare i movimenti dei camerieri e massimizzare i clienti è una bella sfida) da risultare quindi intrigante, ma non troppo da risultare complesso: alcuni manageriali seriosi spingono così all’estremo la propria verosimiglianza da costringerti a prendere decisioni che nella realtà coinvolgono una decina di persone! Francamente non ho più il tempo di giocare questi tipi di gioco; già il tempo: ormai mi accorgo che da hardcore gamer (cioè un giocatore evoluto) sto diventando un casual gamer (cioè un giocatore occasionale, un tipo da solitario o da campo minato per intenderci). Le cause? Poco tempo a disposizione e mancanza di bei giochi: ne parlavo giusto poco tempo fa con il mio cuginetto, ci siamo fatti il conto che il gioco che attualmente aspettiamo da un po’ (Final Fantasy 13) non uscirà in Italia prima di Aprile 2010 sembra; io ancora non ho avuto il tempo di finire il 12! E non sono il solo a pensarla così. Non sono un guru, ma prevedo che Facebook (o altri social network che sapranno sfruttare l’andamento delle cose) potrà avere un ruolo importante in questo. Attualmente Facebook si mantiene economicamente attraverso la pubblicità e i capitali di ventura, ma non ha un reale modello di business, insomma non è ancora ben chiaro come farci soldi e ormai non è evidente che non è tuto oro quello che luccica. È notizia di pochi giorni fa che la Digital Sky Technologies ha acquistato l’1,96 % di Facebook pagandolo 200 milioni di dollari; niente di strano se non fosse che è molto meno (quasi la metà) di quanto aveva speso Microsoft due anni fa per comprarne l' 1,6 %. La vera forza di Facebook e dei social network in generale, però sono, secondo me, le connessioni tra utenti e la sua idea di essere una piattaforma software. Oggi come oggi, gratuitamente è possibile scrivere una applicazione web, non necessariamente un gioco, metterla su un server on line, collegarla a Facebook e farla usare, a pagamento o meno, dai suoi utenti: l’applicazione potrà usare i dati inseriti dal singolo utente e dei suoi amici in maniera più o meno creativa. Agenzie viaggio, prenotazione bed & breakfast, creazione e condivisione documenti, giochi, negozi on line… tutto a portata di un click e con un solo login/password. Tornando ad occuparmi del mio ristorante (dove si potrà trovare un altro gioco in cui puoi dire tranquillamente alle tua amiche “dammi la tua patata che ti do la mia banana”?) penso, tra me e me, Facebook è il nuovo sistema operativo?

Read More...

giovedì 28 maggio 2009

L'orgoglio di essere stronzi!


“Il problema non è che io sono acido e vi tratto come delle cose inutili, il problema siete voi… che lo siete!”

Read More...

mercoledì 27 maggio 2009

La teoria del regalo perfetto


A meno che non abbiate la stessa considerazione sociale di una zanzara tigre o di una blatta di appartamento (cioè il 99.9% delle persone che vi circondano vi detesta e tenta di uccidervi) avrete, almeno una volta nella vostra vita, dovuto comprare un regalo ad una persona che non sia un vostro familiare stretto. Scommetto che la prima domanda che vi siete posti, anche prima di “dove trovo i soldi?”, è : “Che diamine gli/le regalo?”.

In questi ultimi mesi si sono susseguiti diversi compleanni e per puro caso mi sono sempre trovato a guidare "la cordata", cioè ad essere colui che dopo avere raccolto il denaro, o più comodamente anticipandolo di persona, va a scegliere e acquistare il regalo. Ruolo ingrato. Gli amici, diabolicamente, all'apertura del pacco se ne escono urlando: "Ha fatto tutto Nicola!" che ai più potrebbe sembrare un riconoscimento di merito, ma che io, abbastanza cinicamente, interpreto come "Se fa schifo è colpa di Nicola". Perché la verità è che il vero problema non è tanto trovare il tempo di fare la "colletta" o di andare in un negozio a comprare un regalo, quanto sceglierlo. Soprattutto se si tratta di una persona di sesso opposto al tuo. Non sto dicendo che fare un regalo ad una donna sia più complesso che farlo ad un uomo, dico solo che per un uomo è più facile fare un regalo ad un altro uomo invece che ad una donna e immagino che valga anche il contrario. Intendiamoci io non parlo di sapere indovinare i gusti, siamo seri non serve: con i familiari te ne puoi uscire con un regalo “metaforico”: una vecchia foto ricordo, un oggetto ironico; con compagne e mogli basta un orecchio attento a captare mezze frasi o desideri. Io parlo della Sorpresa. Quella con la s maiuscola. Sapete, a mio modo di vedere, ci sono due tipi di regalo che ognuno di noi può fare, quello che realizza un desiderio di chi lo riceve, di fatto un regalo “atteso”, e quello che fornisce un opportunità a chi lo riceve, sorprendendolo. Qual è la differenza? Nel primo caso si sa che per esempio chi deve ricevere il regalo desidera un particolare oggetto e glielo si regala. Nel secondo caso in base ai gusti di chi compra il regalo e alla conoscenza di chi lo riceve si cerca di intuire un regalo che fornisca un'alternativa o che alteri (in maniera positiva, ovviamente) lo stile di vita attuale. Non è un discorso astratto. E' meno filosofico di quanto si pensi, potrebbe essere un set di tela e pennelli o uno strumento musicale per un amico di cui si apprezzano le doti artistiche non ancora sviluppate; un cd o un libro che potrebbero lasciare una traccia significativa, ma anche fare una pubblicazione con le sue poesie amatoriali o un oggetto che per caratteristiche di stile e gusto lo rappresenti e gli dica "noi ti vediamo così". Vi dirò, personalmente preferisco fare (e soprattutto ricevere) il secondo tipo di regalo, certo fare un dono di questo tipo è complesso, occorrono tempo e intuizione, ma a me piace perché appaga il mio smisurato Ego. Infatti un regalo del genere rispecchia in pieno uno dei miei principi cardine: il regalo deve principalmente piacere a chi lo fa non a chi lo riceve! Per cui semmai riceveste un regalo comprato da me e non vi piacesse, la colpa non è mia che ho sbagliato regalo: siete voi che non sapete cogliere l’opportunità che vi offro!

Read More...

martedì 26 maggio 2009

Pennello grande o grande pennello? *


"Ma tu lo sapevi che Jon Voight è il padre di Angelina Jolie? Certo che quest'uomo non ha un pene: ha un pennello!"

* «Cosa è il Genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e rapidità di esecuzione» così si affermava nel film "Amici miei", a volte mi capita di sentire frasi, battute fulminanti che per la loro efficacia, velocità e ironia mi rimangono impresse. Insomma un vero e proprio "Pensiero Stupendo".

Read More...

lunedì 25 maggio 2009

Scaccomatto 2008

Se date un'occhiata alle pagine 8 e 10 ecco quello che è successo a Torino qualche mese fa... tra l'altro in qualche foto mi si intravede!

Scaccomatto08

Read More...

venerdì 22 maggio 2009

Silenzio assenso

amica: "Che ne sai del silenzio assenso"
io: "... ... ..."
amica: "Superato il termine dei 120 giorni, visto che la soprintendenza non si è fatta sentire, posso chiedere la concessione?"
io: "... ... ..."
amica: "... ... ..."
io: "... ... ..."
amica: "... ... ..."
io: "Stavo cercando di fare una battuta assentendo silenziosamente, ma ammetto che non viene bene!"

Read More...

giovedì 21 maggio 2009

Anello mancante

Annunciato il ritrovamento dell'anello mancante tra uomo e scimmia... ed io che pensavo di essermi nascosto così bene!

Read More...

Related Posts with Thumbnails