domenica 30 dicembre 2007

Ordine e disordine


Natale al caldo questo. Il giorno dopo Santo Stefano il termometro segnava di pomeriggio 23 gradi. Ritornato venerdì a Palermo, mi ritrovo a casa con il solo coinquilino avvocato e con un abbassamento di temperatura notevole. Nonostante la serata fosse piuttosto freddina e piovigginosa, non avendo niente in frigo venerdì decidiamo di passare la serata fuori. Dopo un breve aperitivo ci dirigiamo verso una pizzeria. Il coinquilino prepara un concorso e il giorno 3 partirà alla volta di Roma, dove presso l'ambasciata francese concorrerà per un posto al Ministero delle Finanze di Francia.

io:"Ma quanti sarete?"
coinquilino:"Non lo so. Credo solo io. Mi hanno telefonato dall'ambasciata per sapere se ci andavo"
io:"In pratica ci saranno persone che rientreranno dalle ferie per permettere di farti fare il concorso: saranno arrabbiatissime"
coinquilino:"Già! Comunque può darsi che ci sia qualche cittadino francese residente in Italia che voglia provare"
io:"[...] Ma un vocabolario te lo puoi portare?"
coinquilino:"No è vietato"
io:"Magari, segnati come si scrivono i termini tecnici più complessi da qualche parte"
coinquilino:"Assolutamente no! Cabala! Anzi devo assolutamente farti partecipe del concetto di Ordine e Disordine nella Cabala [ha detto proprio così! n.d.N.]"
io:"devi proprio?"
coinquilino:"Assolutamente!"

il coinquilino, in seguito all'acquisto di un libercolo dal sintetico titolo "Cabala" è diventato un seguace della stessa. Ora io di cabala conosco solo questa, ma non intendendomene non ho sottilizzato. Davanti ad un piatto di antipasto a base di panelle, crocchette, bruschette e altre cose buone l'amico comincia, io sintetizzo.

coinquilino:"[...] ad ogni scelta che fai corrisponde uno sdoppiamento della realtà, uno verso un universo più ordinato, più felice, uno verso un universo più disordinato più infelice. Dobbiamo aspirare ad andare verso l'universo più ordinato, compiendo scelte che non danneggino gli altri. Se danneggi gli altri vai verso l'universo più disordinato altrimenti vai verso quello più ordinato. Ecco perchè non barerò al concorso: potrei danneggiare qualcuno più meritorio di me e la cosa mi creerebbe scompensi"
io:"Ok, ma il danneggiato che fine fa?"
coinquilino:"Scusa?"
io:"Per esempio, tu mi parli da 10 minuti di cabala, io ho mangiato tutto l'antipasto; anche la tua parte... Tu parlavi, non mangiavi, la bruschetta si sentiva sola e l'ho mangiata! Quindi io ora sarei in un universo più disordinato, ma sazio; tu, a digiuno, dove sei?"
coinquilino:"... ... ... fanculo alla cabala: ora mi ordini un altro piatto di antipasto o ti meno!"

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sabato 29 dicembre 2007

Regali di Natale



Quest'anno è stato un fiorire di cene, dopocene, giocate a carte, rimpatriate, merende(!), "resta a cena con noi", zingarate, "ma perchè non andiamo a mangiare un kebap che il frigo è vuoto" con parenti, amici e conoscenti. E siamo ancora al 29! Diciamo che per compensare non mangio quando sono solo: i miei mi hanno visto dimagrito! Per la verità ogni anno, a capodanno, faccio mentalmente una lista delle cose da fare e da non fare nel prossimo: perchè, benchè segni mentalmente ogni anno "mai più abbuffate tra natale e capodanno", mangi più dell'anno prima, resta un mistero.

Non scrivere più post come quello della renna se non vuoi che tutti i tuoi amici e conoscenti che ti leggono, ti chiedano, ancora prima di salutarti, "Dai fammi la Renna!"

Pochi sanno che il Babbo Natale con il vestito bianco e rosso e le renne è una invenzione pubblicitaria della Coca Cola: un operazione di marketing talmente ben riuscita da entrare nell'immaginario collettivo. Babbo Natale deriva dalla figura di San Nicola che si festeggia il 6 dicembre e che nel nord Europa "porta i regali ai bimbi buoni". Il passaggio San Nicola/San Nicklaus -> Saint Claus fu facile, ma perchè in Italia si chiama Santa Claus se è un uomo?

seduti in un locale un amico mi parla del suo lavoro e un'amica seduta di fronte a me mostra il suo generoso decolletè
io(all'amica):"mettiti con la schiena dritta!"
amica:"perchè?"
io:"perchè lui mi parla e io dovrò pure dargli delle risposte di senso compiuto"
amica:"che p@##e"
io:"e l'ho pensato anch'io, usavo il termine bocce però..."

amica:"guarda che ha il link del tuo blog"
io:"ah"
amica:"quindi stai attento a quello che scrivi"
io:"io sto sempre attento..."
amica:"Nicola..."
io:"Giuro! Non ti mentirei: parola di lupetto!"
amica:"Eri Boy-Scout?"
io:"No!"

amica:"mi piace, ma mi sembra un po' troppo pressante [...] il fatto è che non ci sono abituata ad essere così corteggiata"
io:"secondo me ti fai tutte ste paranoie perchè non avete fatto ancora sesso"
amica:"dici? Ormai mi sono pure dimenticata come si fa..."
io:"Ti alleno io! Mi sacrifico per la causa!"

amica:"oggi mi ha regalato dei fiori"
amico:"beh anche io ti ho regalato delle piante, anche un bonsai"
amica:"che significa? il tuo è un regalo da amico il suo un corteggiamento"
amico:"ma io il bonsai te l'ho cresciuto personalmente..."
la discussione continua
amico:"[...] me lo sono perso! Ma io dov'ero?"
io:"potavi il bonsai..."

Stare lontano dalle bottiglie di Bailey's, stare lontano dalle bottiglie di Bailey's, stare lontano dalle bottiglie di Bailey's, stare lontano dalle bottiglie di Bailey's, stare lontano dalle bottiglie di Bailey's, stare lontano dalle bottiglie di Bailey's, stare lontano dalle bottiglie di Bailey's...

un'amico mi parla di un suo conoscente appassionato di entomologia
amico:"ha una collezione gigantesca, l'ho scoperta per caso, mi ha invitato a casa sua..."
io:"dimmi la verità: che hai pensato quando ti ha invitato a casa sua a vedere la sua collezione di farfalle?"

amica:"Sei riuscito a trovare il Martini bianco?"
io:"Si"
amica:"Come hai fatto? Abbiamo girato tre supermercati! Sei formidabile!"
io:"E non mi hai visto nudo"
amica:"Ho detto formidabile, non impressionante..."

Non so perchè, ma il Natale fa uscire il lato perfido delle persone:
parlando di una persona non presente un'amica fa un commento cattivissimo
io:"E' una cosa cattivissima da dire!"
amica:"Già..."
io:"Acida e piena di perfidia..."
amica:"Già..."
io:"Mi piaci!"

insieme ad un gruppo di simpatici flickeriani
io:"flickeriano anche tu?"
flickeriano:"si, certo"
io:"quando esci dal tunnel?"
flickeriano:"perchè dovrei? se non l'ho fossi stasera non sarei qui a parlare con te..."
io:"Che culo!"
flickeriano:"..."
poco dopo
io:"Si mio papà è originario di lì"
flickeriano:"davvero, anche il mio![...] conosci X è mio zio"
io:"[...]si è stato mio insegnante alle medie"
flickeriano(alla mia amica):"Vedi? Ho scoperto che ho più cose in comune con lui che con te"
amica:"Che culo!"
flickeriano:"..."

io:"dai non c'è bisogno che mi accompagnate con la macchina, abito a quattro passi"
amica:"Ciao!"

Quando ho raggiunto una certa età i parenti non mi facevano più il classico regalo, ma soldi in busta ("così puoi comprarti quello che vuoi..."); in realtà avrei preferito un pacco da spacchettare... i fortunati erano i cugini e il fratellino, tutti più piccoli di me; poi venne il loro turno: quest'anno anche il mio cugino più piccolo è cresciuto e ha avuto la sua busta... più che notte di natale sembrava giorno di paga!

un'amica frequenta da un po' un ragazzo e il ragazzo in questione è diventato il suo oggetto di discussione: quando dico il intendo proprio l'unico
amica:"e quindi lui..."
incontriamo un amico che scopriamo essere amico comune
amica:"ah ma lo conoscevi pure tu: questo ogni volta che mi vede mi fa sempre lo stesso discorso..."
io:"si? A me è sembrato particolarmente su di giri..."
amica:"Bah, cambiamo argomento va: che te ne pare di lui, insomma che impressione ti ha fatto?"
io:"..."

momento egocentrico
amica:"accidenti, ma tu conosci tutti!"
io:"no, sono loro che conoscono me!"

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martedì 25 dicembre 2007

Buon Natale!

Buon Natale!
Merry Christmas!

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venerdì 21 dicembre 2007

Oloturia


boss:"Sembra…"
amico:"Un cetriolo!"
boss:"No…"
amico:"Una supposta?"
boss:"No…"
amico:"Una pigna?"
boss:"Nemmeno…"
amico:"Un oloturia?"
boss:"Ma dai! Ecco, sembra un vibratore!"
girl:"What are they saying?"
io:"Ehm they like it! He thinks that it’s look like a bullet!"
girl:"Ah! I always thought that it’s look like a vibrator… Italians…"

amico:"[…] E’ come quando uno cerca di decidere cosa è bene e cosa è male […]"
io:"Profondo… Passeggiare con te è come dialogare con Kant"
amico:"Grazie. E’ un bel complimento!"
io:"Ricordati che morì in preda a demenza senile"
amico:"…"

io:"un proiettile…"
amica:"un grande hot dog…"
io:"uno di quegli strani oggetti indiani…"
amica:"un gelato…"
io:"una pigna…"
amica:"un kebap…"
io:"…hai fame vero?"

amico:"hai digerito?"
io:"No, il kebap stanotte ha deciso di tornarsene in Pakistan…"

io:"Non so pattinare…"
amica:"Nemmeno io!"
io:"E che ci vai a fare?"
amica:"E’ così che mi sono scontrata con gli ultimi due tipi…"
io:"Non ti facevo tipo da colpi di testa simili…"
amica:"No, la testa non l’ho sbattuta, cadevo di sedere"
io:"…"

io:"Tutto sta nel trovare la persona giusta…"
amica:"O almeno una che non mangi la carta forno!"

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giovedì 20 dicembre 2007

Alone again, naturally

"Among the smoke and fog of a December afternoon
you have the scene arrange itself, as it will seem to do,
with “I have saved this afternoon for you”...


...prepared for all the things to be said, or left unsaid."

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lunedì 17 dicembre 2007

God save the Queen!

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sabato 15 dicembre 2007

Eravamo io, Babbo Natale e due prostitute nigeriane…

Giusto per la cronaca, io, ieri sera, non volevo uscire. C’è un freddo qui che si congelano anche i pensieri. Avevo il DVD di “Good night, and good luck” da guardare, avevo il minestrone da mangiare, avevo una stufa da cui farmi coccolare. Aggiungiamo pure che avevo qualcosa da fare al PC e che non mi ero fatto sentire da nessuno per organizzarmi per la serata, ne qualcuno si era fatto sentire: era un segno del destino. Cucino il mio minestrone, aggiungo un po’ di pasta, un po’ di salame, lo mescolo, lo assaggio, lo aggiusto di sale, parlo con lui, insomma lo nutrico come un figlio. Riempio il piatto mi siedo davanti alla tv e arriva una telefonata:“sono sotto casa tua, allestiti che c’è freddo!”. E viene fuori che un amico mi ha mandato un sms nel pomeriggio per avvertirmi di una serata di gioco a casa di amici; sms che non ho letto, sms che non ho ricevuto. Cerco di sganciarmi, ma l’amico è irremovibile:“Ma come ti vengo a prendere e tu te ne penti?”, cedo il mio minestrone al coinquilino che sta cominciando a cucinare, ne assaggio solo un cucchiaio: caldo e saporito. Esco di casa. Freddo. Trovo ad aspettarmi l’amico e Babbo Natale: è un amico dell’amico, impegnato nel sociale che ha appena finito lo spettacolino per i bimbi e non si è cambiato. Andiamo a prendere la ragazza dell’amico che abita a Mondello, sulla strada di ritorno la macchina tossisce e si ferma. Cellulari che non prendono o scarichi, non passa un’anima, ci dividiamo: il mio amico e la ragazza tornano a piedi verso Mondello, io e Babbo Natale andiamo verso Palermo, appena trovato un telefono pubblico chiamiamo un altro amico e ci facciamo venire a prendere. Freddo, freddo come non ne ho mai sentito prima. Penso al mio minestrone. Sarà che ormai hanno tutti il cellulare, ma telefoni pubblici neanche a pagare, arriviamo ad una piazzola dove troviamo due prostitute nigeriane, si stanno scaldando con un fuoco di fortuna. Chiediamo di usare un loro cellulare, vogliono cinque euro, gliene diamo dieci. Babbo Natale chiama un suo amico per venirci a prendere e la coppia per avvertirli di fermarsi, l’amico sarebbe passati a prenderli per prima. Passano i minuti, aumenta il freddo. Mai una volta che l’effetto serra si palesi quando serve! Richiamiamo l’amico ha capito Altarello invece che Mondello. Avvertiamo la coppia che nel frattempo è arrivata a casa e ci accordiamo per disdire la serata. Babbo Natale mi propone di tornare a piedi, 20 minuti fino allo Stadio. Propongo prima di fare un tentativo di autostop. Passano tre macchine, nessuna si ferma. Voi vi sareste fermati al segnale di un tipo con gli occhiali che salta per il freddo e chiede un passaggio se accanto a lui vi fossero stati Babbo Natale e due prostitute? Si ferma una macchina. Sirena. Lampeggia. Polizia. Scende un armadio con accento napoletano...

poliziotto:"Avemo o presepe qua... Chi siete?"
babbo natale:"E non lo vede? Babbo Natale e due Befane"
poliziotto:"E tu?"
alzo i cordini del colletto sopra la testa
io:"la Renna!"

Mai sentite risate più fragorose, ci accompagnano in centro.

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venerdì 14 dicembre 2007

Targhe alterne

Avete presente la pubblicità di quel profumo in cui la splendida Charlize Theron incede con passo da valchiria verso la telecamera mentra si spoglia? Ecco: passando davanti ad una nuova profumeria in via Roma, la zaffata di profumi che ha raggiunto il mio cervello è stata talmente forte che subito dopo, alla commessa del supermercato, quando mi ha detto:"il parmigiano è in offerta" ho urlato:"J'adore!"

io:"[...] prendere il treno è impensabile, ricordo ancora un Palermo-Pisa di 17 ore"
amico1:"io ho fatto Palermo-Trieste..."
io:"e quanto hai impiegato??"
amico1:"27 ore!"
amico2:"Immagino che quando sei sceso hai detto: che bella Bucarest!!"

No, io non sono Nicola di "Uomini e Donne" e questo non è il suo blog. Mi chiamo Nicola e ho scritto un post che si chiamava "Uomini e Donne" e Google mi mette tra i primi nella lista, per cui non scrivetemi per dirmi che "Marco ha detto che non posso reggere il confronto con lui" o che "non è vero che Amalia è delusa dal tuo comportamento perchè in esterna con Silvia hai detto che hai problemi con le ragazze madri, è solo che è una falsa!", non so di cosa state parlando; mi vanto di non avere mai visto una puntata (nemmeno la sigla) di quella trasmissione!

Ho incontrato nel bar sotto casa mia un famoso attore di teatro e cinema
famoso con voce stentorea:"Oh quante cose grandi! Ma non avete cose più piccoline?"
barista:"A quest'ora sono già finite, se lei vuole qualcosa di particolare per domani me lo dice e glielo metto da parte..."
famoso con voce stentorea:"Oh per carità! Sono pieno di impegni e non so a che ora..."
barista:"Le faccio un panino o un tost? Potrei farle anche la pasta..."
famoso con voce stentorea:"Oh quante cose buone! Ma queste arancine sono fatte da voi o sono quelle standard?"
barista:"No le facciamo noi..."
famoso con voce stentorea:"Oh mi creda! Le ho viste anche a Tokio!"
barista:"Ne assaggi una e mi dica, se non le piace o la trova uguale a quella di Tokio non gliela faccio pagare"
famoso con voce stentorea:"mmm... buona... l'ho detto all'albergo, ma perchè non vi fate fare le cose dal baretto accanto..."
paga e esce
barista:"ma perchè parla con 'sta voce?"
moglie:"che vuoi? attore famoso è... ha la recitazione dentro..."
barista:"Famoso? A me è parso disperato, aveva fame e voleva scroccare l'arancina..."

a Palermo sono scattate le targhe alterne, oggi in centro fioccano le multe...
vigile:"Signora, la multa le devo fare perchè lei non è dispara"
signora:"Ma che non è dispara: la 'C' terza viene nell'alfabeto, dispara è!"

amica:"Non riesco a collegarmi a Internet, mi dice password errata"
io:"Che password metti?"
amica:"5 asterischi, l'ho vista da M."
io:"..."

Se Google fa apparire automaticamente questa pubblicità sul mio blog, considerando che è contestuale agli argomenti trattati e che in genere parlo di me... devo avere qualche problema e non me ne sono accorto: hic, chi mi vuole male? chi mi vuole male? chi mi vuole male? chi mi vuole male? chi mi vuole male?

Non avete idea di quante persone arrivino qui digitando 'postillonage' su Google... italiani popolo di santi, eroi, navigatori e mungitori di prostata!

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mercoledì 12 dicembre 2007

Avevo pensato un titolo bellissimo, ma l'ho dimenticato


Qualcuno, non ricordo chi, sostiene che io sia uno smemorato: beh non è vero, almeno non mi ricordo che sia vero. Non è che io dimentichi tutto, piuttosto, molto probabilmente, le cose che devo ricordare non sono molto interessanti per me! Dovete sapere che io penso tanto, pure troppo: sono una fucina di idee, ragion percui il mio desktop mentale risulta particolarmente affollato. Ogni tanto alcuni di questi "pensieri-file", passano nel cestino... ma io non lo svuoto, basta poco, una scintilla che Marione (il mio unico neurone) agisce subito sul tasto destro del "cervello-mouse" e ripristina il ricordo. Qualcun'altro, non ricordo chi, sostiene che dimentico gli oggetti. Non ho mai perso in vita mia un paio di chiavi! Un amico mi chiede di masterizzargli un cd? Certo se non me lo ricorda tramite sms può aspettare anni, prima che lo faccia, ma non è perchè lo dimentico, ma perchè voglio capire quanto ci tiene a quel cd; ombrelli: prima di uscire non controllo se piove, ma a me camminare sotto la pioggia piace e a volte, quando c'è l'ho, capita di non ritrovarli... poi non li ho persi, ma li ritrovo nascosti chissadove e ne possiedo una infinità: mica posso riempire la casa di ombrelli... è fisiologico che io ne distribuisca un po'; cognomi? si quello è vero: men che meno assegnare un cognome ad una faccia, ma perchè io guardo le persone nella loro interiorità e affibbio a loro un nomignolo che ne esalta le caratteristiche peculiari, le persone ne dovrebbero essere onorate, anche se chiamo un tipo particolarmente triste "Mortimer" o il mio loquace amico "Autoreverse"! Si lamentano soprattutto le donne; le donne, generalmente sono persone che non lasciano nulla al caso e perfettamente organizzate: ricordo che una mia ex riusciva ad infilare dentro una borsetta 20x10x5 ombrellino, borsellino, occhiali, chiavi, rossetto, fazzolettini, cellulare, specchietto, pettine e/o spazzola, mentos e altra oggettistica; se dimenticavo qualcosa, la chiedevo a lei... ma non era per scroccare era per farle notare quanto fosse organizzata e migliore di me! Si litiga? Credetemi io sono una persona buona e dimentico subito il motivo della litigata... quindi è inutile che mi si dia del superficiale se volendo fare pace ammetto candidamente di non ricordare perchè avevamo litigato: io rimuovo e perdono, è lo spirito cristiano che alberga in me, nient'altro!!
Per la verità la cosa mi ha anche progurato un certo numero di qui pro quo...

estate con un amico posteggiamo la macchina e scendiamo, una coppia sconosciuta si ferma e si avvicina di corsa...
ragazza:"Ciaaao!!!"
io:"Salve!"
ragazza:"Come stai? E' una vita che non ti vedo! Sei arrivato adesso?"
io:"Si..."
ragazza:"Che mi racconti?"
io:"Tutto vecchio: sono qui con il mio amico e stiamo andando di corsa a casa, tu? Come va?"
ragazza:"Mi sono sposata con lui e... aspetto un bambino!"
io:"Complimenti...!!"
ragazza:"..."
io:"... beh andiamo che ci aspettano..."
dopo i saluti
amico:"Ma chi era?"
io:"Non ne ho la più pallida idea!"
amico:"Certo che la prima cosa che ti ha detto è stata che si è sposata ed è incinta!"
io:"Beh all'altare non ho lasciato nessuno..."
amico:"Sicuro?"
io:"Me lo ricorderei..."
amico:"Dove dobbiamo andare ora?"
io:"... l'ho dimenticato..."
amico:"..."

esame universitario
io:"[...] avendo dimostrato questo corollario, possiamo ora dimostrare... mi scusi, qual'era la domanda iniziale?"
professore:"..."

a volte ci marcio sopra... un tipo che mi sta antipatico mi è stato presentato diverse volte
tipo:"Ciao!"
io:"Piacere, Nicola"
tipo:"Vabbè, ci siamo presentati giorni fa a casa di X"
io:"Ah..."
dopo poco
tipo:"e quindi le ho detto, io invece ho tatuato un'anaconda a scala naturale e puoi immaginare dove!!!"
momento di gelo
io:"Ora hai capito perchè mi dimentico di te?"

Diciamoci la verità: io ormai ne ho preso atto ho anche una mia strategia per quando incontro persone che non riconosco:

a) Ricambiare il saluto con lo stesso fervore dicendo:" Ciao come va?"
b) Rispondere al "bene e tu?" con "benone, sto andando di corsa da..." inserendo nei puntini parente o amico o negozio
c) Domandare "A casa tutto ok?", formula valida anche se il tipo/a in questione fosse orfano
d) Rispondere alle domande personali con "tutto vecchio"
e) Rimanere sul vago e sorridere annuendo
f) Soprattutto, mai e dico MAI... mai... ... ... ehm questa non me la ricordo più!

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martedì 11 dicembre 2007

Fate in fretta...


Prendete 397 euro e cliccate qui per accaparrarvi uno dei 50 esclusivissimi giacconi disegnati da Lapo Elkann (si quello che sembra un incrocio tra Garfield e Willy Wonka) appositamente per i fan rosaneri... come? Da cosa si evince che la giacca sia dedicata al Palermo? Non avete notato che la zip è "rosa palermo"?! Bene, una volta acquistato, anche voi potrete dire di possedere un "personal belonging"! Cosa è un "personal belonging"? Un oggetto unico e innovativo che interpreta lo stile, l’innovazione e il saper vivere italiano in un mondo globale! Non avete capito? E' colpa vostra: non siete ancora 2.0 come Lapo... sincronizzatevi!

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lunedì 10 dicembre 2007

Postillonage*

amica1:"E com'è finita?"
io:"Nulla..."
amica2:"Com'è che non hai combinato nulla?"
io:"Si vede che avrà pensato che non ne vale la pena..."
amica2:"Ma perchè non hai insistito?"
io:"Sai, dicono che si chiami violenza carnale..."

Ogni volta che torno a casa capisco perchè è tanto tempo che non vi torno. A parte i miei genitori che comunque vedo spesso, non conosco più nessuno, gli amici sono fuori e io resto il fine settimana a casa... Vedendo anche mio fratello nella stessa condizione depressiva, lo convinco a uscire a zonzo con la macchina: girato il centro della città 4 volte, visitato Euronics, autoconvintoci della necessità di acquistare immediatamente delle pile ricaricabili, comprate le stesse, comprato il caricabatteria; ci autoinvitiamo a casa di mio zio a vedere la partitona Palermo-Fiorentina. Troviamo lo zio stravaccato sul divano e "in compagnia" di zia e due amiche di zia. Dico "in compagnia" perchè credo che a mio zio manchi una figura maschile con cui parlare, considerando che mio cugino studia fuori...
io:"scusa se ci siamo autoinvitati..."
zio:"ma che dici? Anzi, domani c'è la Juve: venite?"
io:"N...."
zio:"Venite? Dai venite... Ok venite! Avete visto Berlusconi? [...] Cossiga... [...] ai miei tempi, all'università[...] Del Piero [...] e quindi con tuo padre siamo andati[...] Guarda che film, sai che il regista[...]"
io:"Non hai molte persone con cui parlare vero?"
zio:"Perchè?"
io:"Così... Quando torna G.?"
zio:"Tra 12 giorni e 6 ore e 20 minuti"
io:"..."

Mamma e papà stanno per partire per un viaggio:
io:"Beh, ma non ti portare troppe cose..."
papà:"Ha un elenco delle cose che deve mettersi per tutta la settimana, organizzato per giorni..."
mamma:"se vuoi non mi porto niente e compro tutto li... quanto è il massimale della carta?"
papà:"hai messo nell'elenco la mia schiuma da barba?"

amica1:"Hai del cioccolato sulla guancia..."
facendo il buffone cerco di allungare la lingua fino all'orecchio...
amica1:"Ora se tu avessi una lingua tipo quella di una lucertola..."
amica2:"Cosa che, del resto, sarebbe apprezzata dalla totalità delle donne che conosci..."

papà:"Ma quattro maglioni non sono troppi per una settimana?"
mamma:"il primo lo macchierai in maniera indelebile in meno di 12 ore; il secondo è quello che ti metterai, alternandolo a quello con cui parti; il terzo è quello orribile che insisti a mettere e che si perderà misteriosamente in albergo..."
papà:"e il quarto?"
mamma:"serve ad avvolgere gli oggetti di cristallo che mi regalerai!"

amica1:"Ho incontrato X, ti puoi immaginare..."
io:"Aspetta, nel grande cerchio della vita chi è X?"
amica2:"Una che ci provava con il suo ex"
amica1:"Odio quelle che ci provano con i ragazzi impegnati! [...] ho conosciuto uno, ci conosciamo da una settimana e mi fa già le paranoie, tipo "ti ho visto mano nella mano con quello", ma io con i miei amici ci gioco, ma vada via..."
io:"ma con quello con cui ti davi la mano, siete solo amici?"
amica1:"Colleghi di lavoro e amici! C'è stata qualche battutina, ma niente di che e solo da parte mia"
amica2:"Ma quello della mano è impegnato?"
amica1:"Fidanzatissimo! Anche se la ragazza non credo sappia nemmeno della mia esistenza..."
io e amica1:"Ma vai via..."

io:"perchè stai così rigido davanti il PC?"
papà:"Tua madre mi ha comprato questa giacca di pile..."
io:"quindi?"
papà:"Secondo me, se incrocio le braccia mi trasformo in una torcia umana..."

Connessioni: 1)A proposito dello spot red bull accusato di blasfemia, concordo con un'analisi letta in giro, al di là che fosse o meno blasfema, non era divertente; 2) In periodo di immacolata a me torna in mente uno dei più grandi pezzi comici di tutti i tempi... e non ditemi che è blasfemo!



in un locale che ormai è diventato il nostro punto di ritrovo
amica1:"C'è poca gente..."
amica2:"Tutti a giocare a carte..."
amica1:"Un po' moscio stasera..."
io:"siamo soli, siamo single... sesso a tre?"
amica1(dopo qualche secondo):"... ok ma il resto della battuta quando arriva?"

amica:"[...] che poi tu le scrivi sul blog, con amica1 e amica2 al posto dei nomi come se amica3 non sapesse chi siamo..."
io:"Ma lo sai che scrivo la metà di quello che succede..."
come vedi della depilazione bikini, dell'esplorazione rettale e della *stimolazione prostatica non ne ho parlato! ;P

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venerdì 7 dicembre 2007

Aria di Natale

Se esci di casa e dimentichi il cellulare vuol dire che sei di fretta; se risali per prenderlo e ti dimentichi la penna usb, vuol dire che sei molto di fretta; se risali a prendere la penna usb e ti accorgi che il cellulare di prima è ancora lì, sei fuori di testa; ma se scendendo ti accorgi di essere entrato nella stanza e riuscito senza prenderli per la terza volta, vuol dire che hai bisogno di dormire.

Amo l'aria natalizia, quella frenesia di shopping che coglie la gente, quel "volemose bene" che si respira nell'aria, gli operai del comune che bestemmiano in strada per fare fermare il traffico e montare le luminarie...

Che ci crediate o meno sono ancora li che genero e guardo Fractal Flame...


...e ovviamente aggiorno anche il mosaicatore (una fota sua fatta da lei).

mamma:"[...] con l'occasione vorrei spedire una cosa alla zia, compra una bella pallina di natale"
al negozio
io:"Predo questa, quanto pago?"
commessa:"mmm... non c'è il prezzo..."
va a controllare
commessa:"guardi manca il collega e non so usare il PC, non so quanto costa: non gliela posso vendere"
io:"ma dice vero?"
commessa:"C'è questa più grande..."
io:"troppo grande, deve essere spedita..."
commessa:"... e questa più piccola..."
io:"...troppo misera; senta gliela pago quanto quella grande, fa lo stesso..."
commessa:"Ah non si può, perchè manca il codice..."

Mi lamento dello stress eppure mi rendo conto che non riesco a vivere senza... sono arrivato alla conclusione che se abitassi in una casa isolata nella campagna toscana, mi suiciderei prima che cali il sole!

Secondo me i regali non devono piacere a chi li riceve, ma a chi li fa...

Il mio barista prediletto regala con il caffè i cioccolatini: essendo caffeinomane e dormendo poco, penso che il mio livello di glicemia in questi ultimi giorni è aumentato di un'ordine di grandezza...

architetto:"[...] ma secondo te l'architettura può dare la felicità?"
io:"hai mai visto professionisti infelici, quando firmano la parcella?"

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giovedì 6 dicembre 2007

Faccia tosta


giorni prima
amica:"Hai tempi del liceo una volta, dopo avere scioperato, improvvisammo una colletta per i Pinguini del Bengala!"
lui:"Ma in Bengala non ci sono i pinguini!"
amica:"Appunto! Ci eravamo inventati che ne erano rimasti due ed entrambi maschi: raccoglievamo per fare cambiare sesso ad uno dei due e farli procreare! Fu un successo clamoroso: raccogliemmo quasi quarantamila lire!"
lui(ridendo):"Troppo forte! Eppoi quarantamila lire sono molti!"
amica:"Ci vuole molta faccia tosta per fare una cosa del genere; la gente si metteva a ridere per la nostra faccia di bronzo e ci premiava. Cosa da farci un post vero?"
lui:"Si! Anzi, mi sa che la riciclo!"

giorni dopo, a cena
lei:"[…] Hai presente quel film [Tutti pazzi per Mary n.d.N.] dove lui per impressionarla le racconta di avere vissuto in Tibet?[…] Per un po’ di sesso sareste disposti a fare chissà che cosa […] Eppoi a me non piacciono i super uomini, ma quelli che si sanno prendere in giro…"

poco dopo durante la cena va via la luce…
lei:"[…] Succede spesso qui, chissà quando ritorna…"
lui:"Dai abbiamo il cibo, abbiamo il camino, abbiamo il vino, abbiamo le candele, hai me…"
lei:"Si in effetti come portacandele non saresti male…"
lui:"Potremmo raccontarci storie del terrore…"
lei:"Così, io spaventata cercherei conforto tra le tue braccia? Hai visto troppi film…"
lui:"Non essere egocentrica non è che qualunque cosa faccia o dica è in funzione tua. Dicevo così tanto per passare il tempo…"
lei:"Faccia tosta! Vuoi dirmi che non saresti disposto a raccontarmi chissà che storia per impressionarmi?"
lui:"No, assolutamente. A proposito ti ho mai raccontato la triste vicenda dei Pinguini del Bengala e del mio impegno nella loro salvaguardia?"

Volete sapere come è andata a finire? Beh, non ho abbastanza faccia tosta!

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mercoledì 5 dicembre 2007

Tempus fugit



Ho una perversione: programmo. Ma soltanto cose completamente inutili. Soprattutto quando sono sommerso da una marea di cose più importanti da fare. Avete presente quando uno ha molte cose da fare e viene preso dalla frenesia di fare qualunque altra cosa tranne che quello che deve fare? Capita solo a me? Facciamo finta che sia così... il problema è che se una persona normale esce, si svaga, oppure ascolta musica, cucina, pulisce casa... io no: io programmo programmi inutili! Avevo scaricato l'ultima versione di Visual Studio dal sito della Microsoft e mentre mi chiedevo come riformulare la funzione di valutazione statica del mio prossimo motore di scacchi, butto l'occhio su un vecchio Focus. Vi trovo delle immagine particolari, dei mosaici dove però le singole tessere sono anch'esse fotografie. Quale migliore occasione per provare il nuovo Visual Basic e il suo controllo Bitmap? E succede che passo letteralmente tutta la notte a programmare uno stupidissimo "Mosaicatore". Uso come foto obiettivo una bella foto di una mia amica flickeriana: il risultato è discreto, ma vorrei fare qualcosa di più potente e metterlo in rete, magari farci qualche centesimo con le donazioni di sourceforge; stamattina, assonnato, ma tutto contento, faccio una piccola ricerca su Internet e non scopro che di questi programmi ne esistono una marea, anche più potenti e pure gratuiti?? E io che gia mi vedevo, come un nuovo Steve Jobs, conquistare il mercato internazionale dei "mosaicatori"! Entrato in stato di depressione, mi sono subito ripreso trovando immediatamente una maniera per perdere tempo... ora mi sono buttato sui Fractal Flame:

E sto li come un ebete ad osservare generazioni casuali di funzioni non lineari... ditemi se non è perversione questa?

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martedì 4 dicembre 2007

Gourmet


giorni prima
lei:"Quindi tu sai cucinare?"
lui:"Cucinare? Io sono un grande chef!"
lei:"Si, certo… come le apri tu le buste di "4 salti in padella", non lo fa nessuno"
lui:"Mettimi alla prova!"
lei:"Bene Vissani dei Poveri, se organizzi una serata con cena che mi impressioni, saprò ricompensarti…"
lui:"Ricompensarmi? Sbaglio o stai flirtando con me?"
lei:"Non pensare chissà cosa: il giorno dopo io cucinerò per te"
lui:"Non mi sembra molto corretto: sarai tu il giudice!"
lei:"Sarò severa, ma onesta…"

La sera, dopo la cena, sorseggiando del passito su un divano...
lui:"Quindi?"
lei:"Mmm… ammetto che mi hai sorpresa, ma non so se hai vinto: il pesce era ottimo; l’idea di cucinarlo sulle foglie di lattuga, originale…"
lui:"Assorbe gli odori e da sapore…"
lei:"E la salsina ottima, mi è piaciuta anche la sfoglia, però il primo non…"
lui:"Aspetta, che sfoglia?"
lei:"La sfoglia di ostia che hai messo sul pesce…"
lui:"Non ho messo sfoglia di ostia…"
lei:"Come no? C’era, l’ho mangiata!"
lui:"No, non c’era… … … Credo che tu ti sia mangiata la carta forno..."
lei:"… … …"
lui:"Mi sa che ho vinto, vero?"

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lunedì 3 dicembre 2007

Il migliore amico dell'uomo?


giorni fa, una sera a cena
lei:"[...] Dovrebbe capire quando sono giù senza che io glielo dica e coccolarmi..."
lui:"OK...ammetto di non essere particolarmente intuitivo..."
lei:"...dovrebbe sapere farmi ridere..."
lui:"...e qui ci siamo..."
lei:"Si, ma non perchè è imbranato, ma per le sue battute! Poi dovrebbe amare gli animali, e non è il tuo caso..."
lui:"Ma se mi chiamano San Francesco: nei momenti di solitudine parlo con gli uccelli..."
lei:"Plurale? Dai al massimo con uno..."
lui:"Vale per due..."
lei:"Si... andiamo avanti... e dovrebbe sapere cucinare e organizzare cenette intime..."
lui:"Io so cucinare..."
lei:"Si? Beh almeno un punto lo hai fatto: uno su quattro! Ti classifichi dietro Gennaro!"
lui:"E chi è Gennaro?"
lei:"Il mio cane!"

(continua...)

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domenica 2 dicembre 2007

Mizar web site is online again


Mizar web site is online again!

Nicola

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sabato 1 dicembre 2007

Come non detto...


Ricordate quando dicevo che a nessuno era venuto in mente di fare chiasso per lo spot della Red Bull? Mi sbagliavo...
"Il nuovo spot della Red Bull è blasfemo", parola di Don Marco Damanti. Il
parroco di Menfi sta "tarpando le ali" all'energy drink che, da anni, martella
tutti con le sue campagne pubblicitarie. La pubblicità, ideata dalla Kastner
& Partner, irriderebbe la religione cristiana, proponedo non tre re magi, ma
quattro. L'ultimo con la bevanda in mano. Il prete ha inviato una mail
all'azienda, chiedendo che lo spot venisse subito sospeso. Il brand ha risposto,
sottolineando le benevole intenzioni del messaggio comunicativo e confermando
l'impegno a censurare la campagna pubblicitaria. [TGcom.it]
Forse ha ragione il Pastore Tedesco: l'illuminismo ha fallito...

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giovedì 29 novembre 2007

Poste I–ta–lià–neee


Il mio sarcasmo sta raggiungendo livelli di cinismo preoccupanti. All’ora di pranzo sono andato a spedire un telegramma di condoglianze alle Poste Centrali. Ho impiegato mezz’ora per un telegramma di 19 parole. Non mezz’ora di coda, proprio mezz’ora davanti allo sportello aspettando che l’impiegato trascrivesse al PC il testo. Me lo ha sbagliato due volte, prima il cognome del destinatario poi l’indirizzo e ogni volta ricominciava da capo! Mi chiedo che senso abbia usare un computer se non puoi correggere gli errori. Alla fine mentre aspettavo paziente allo sportello, mentre la fila dietro di me si allungava, mentre la gente cominciava a spazientirsi, mentre valutavo l’acquisto di un set di piccioni viaggiatori…

impiegato: "Guardi che San Leone qui non esiste!"
io: "E’ una località di mare vicino Agrigento…"
impiegato: "Lo so, ma qui non c’è…"
io: "Metta Agrigento, allora…"
impiegato: "Non posso deve scriverlo lei nel modulo… dovrebbe ricompilarlo…"
io: "Senta il morto è morto: può aspettare, ma non se lo può leggere, quindi desidererei che ci fossero dei familiari ancora in vita quando arriverà il telegramma!"
impiegato: "Magari lo metto io tra parentesi…"
io: "Magari…"

Ci credereste se vi dicessi che dopo avere pagato, guardando la ricevuta, mi sono accorto che ha sbagliato a trascrivere il mio cognome?

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Teddy Bear


Non sono un tipo religioso. Ho una mia spiritualità, ma non mi ritengo un cattolico praticante. Una volta, credo Hemingway, alla domanda "Crede in Dio?" rispose "Qualche volte, di notte". Mi ci ritrovo. Mi irrita il fanatismo, ma anche la blasfemia. Il mio connaturato cinismo sposta questi limiti al di là del comune sentire. Giorni fa vedevo, con amici, in tv la nuova pubblicità della Red Bull, quella in cui i Re Magi portano a Giuseppe e a Maria oro, incenso, mirra e red bull, asserendo che è grazie a questa che gli angeli svolazzano sulla grotta. Ci siamo guardati e ridendo abbiamo detto:"leggermente blasfema...". Non mi pare di avere sentito esposti del Codacons o del Moige contro questo spot. I giornali inglesi ieri riportavano con una certa enfasi la "disavventura", chiamiamola così, occorsa a una insegnante britannica, Gillian Gibbons, in Sudan; arrestata domenica dopo le denunce di alcuni genitori per avere chiamato Maometto l'orsacchiotto della classe. La storia è questa: insegnante elementare in una classe di bimbetti di sette anni circa, la maestra seguiva il programma didattico britannico, che insegna ai più piccoli il mondo animale e il loro habitat. Il tema di quest'anno era l'orso. Per rendere più realistico il progetto, l'insegnante, che aveva preso la classe ad agosto, ha chiesto a una bimbetta di portare il suo orso di peluche e poi ha invitato la classe a scegliere un nome. Tra i vari indicati, tra gli altri, Abdullah e Hassan, alla fine venti su 23 alunni hanno scelto il nome del profeta, che è tra l'altro il più diffuso nel mondo islamico. E siccome a ciascuno dei bambini veniva concesso di portare Maometto nel week-end a casa, per registrare nel diario quel che il peluche faceva, il progetto didattico è finito all'attenzione dei genitori, alcuni dei quali non hanno gradito. La signora Gibbons, 54 anni, che domani sarà in tribunale, rischia una condanna a sei mesi di prigione, una multa, ma anche 40 frustate.

Nella sua drammatica follia, questo episodia, mi fa ridere se penso che ai tempi del Liceo, chiamavo la mia Vespa... Lazzaro! Per via della sua capacità di morire e riprendersi senza preavviso. Immagino che tra poco cominceranno i vari sterili dibattiti sul fanatismo religioso islamico, sull'incapacità dell'islam di ridere di sè. C'è chi dice che sia dovuto al fatto che non vi sia stato, come in occidente, un pensiero illuminista che criticasse le fondamenta del pensiero religioso. Può darsi. Essendo vissuto in Africa, so che esiste una civilta islamica laica e so che esistono musulmani laici, liberali e illuminati. Ecco cosa scrisse la scrittrice tunisina Raja Benslama che vive al Cairo, a proposito delle vignette su Maometto pubblicate da un giornale danese:

Ogni giorno vogliamo dimostrare al mondo che l’Islam non ha nulla a che fare con il terrorismo, che l’Islam è una religione di amore e di tolleranza. Eppure ogni giorno noi diamo la prova che l’Islam che vogliamo e rincorriamo procede nella direzione dello scontro con gli altri, verso una guerra crociata all'inverso

o l'oppositore siriano Malek Hassan:
Negli ultimi cento anni gli altri, l'Occidente ateo, è riuscito ad arrivare all'estremità del sistema solare, mentre i musulmani di tutto il mondo non hanno altra preoccupazione che discutere sui capelli e sull'abbigliamento della donna o se 1400 anni fa il califfato spettava a Ali o a Abu Bakr.

Bene: in questo periodo in cui si parla di scontro di civiltà, sappiamo che ci sono dei musulmani perbene che non hanno perso la testa, sanno fare dell'ironia e difendono una comune civiltà dell'uomo. Non sarebbe male dare più forza alla loro voce.

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It's a rainy day


Siete soliti immaginare orologi che si squagliano e nanetti parlare al contrario? Sognate maiali volanti con gli occhiali da sole? Liberatevi dal demone di Dalì che è in voi grazie a questo surreale, ma divertentissimo gioco.
N.B. se i sogni e le visioni persistono, aumentare il dosaggio del Prozac!

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martedì 27 novembre 2007

Videogiocando


Gioco ai videogame praticamente da quando sono nato. Sono cresciuto parallelamente al loro sviluppo: dai tempi della Coleco Vision, quando con due asticelle e un quadratino si simulava una partita di calcio al Wii, passando per il Commodore 64/128, Amiga, Pc, Playstation 1 e 2 (e si pensa alla 3), Gameboy (in almeno 3 versioni differenti). Ho posseduto per qualche tempo anche un Dreamcast e tramite emulatori ho giocato su console non possedute (Nintendo64, Gamegear, sNes, NeoGeo!!). Ora non ho più tempo: possiedo giochi che non ho neanche giocato! Zelda per Wii aspetta che completi il livello finale da 1 anno; lo stesso dicasi per Final Fantasy XII o God of War 2 che non ho nemmeno inserito nella console per vedere se funziona, eppure non nascondo di essere curioso di provare Metal Gear Solid 4 (che mi costringerà all'acquisto di una Playstation 3). Mi sono così trasformato da 'hardcore gamer' (che per la cronaca non vuol dire giocatore di giochini porno, ma giocatore avanzato!) in 'casual gamer' (quelli che sanno come fare partire il solitario o campo minato): mi dedico ai puzzle game in flash o java che non richiedono lunghe sessioni di gioco e posso assaporare anche in brevi spezzoni. C'è da dire che avendo visto di tutto, sono molto pochi i giochi che mi appassionano o che trovo interessanti: sono giunto ad una sorta di punto di saturazione. Eppure ogni tanto si trova qualche piccola chicca. L'altra sera una mia amica mi diceva che si era ritrovata a mettere alla prova le sue conoscenze geografiche con questo divertente gioco (almeno credo sia quello). Io invece da un po' mi dedico anche a OLE Coordinate System un giochino gratuito ispirato ai quadri di Escher. In pratica ruotando lo scenario e sfruttando gli effetti ottici che si creano bisogna fare attraversare all'omino lo scenario in questione: il giochino ha avuto così successo da meritarsi la prossima pubblicazione sotto il nome di Echocrome. Potete scaricare OLE da qui (sono necessarie le librerie runtime Direct X) oppure giocarne una versione via web. Volete sapere perchè ho detto "anche a OLE"? Perchè non riesco a smettere di giocare a Tower of Goo (clicca qui per scaricarlo):


scopo del gioco, creare il traliccio più alto possibile trascinando le sfere di Goo e applicando i basilari principi della statica! Vi avverto: crea dipendenza!

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lunedì 26 novembre 2007

Estate di San Martino


Pensieri, opere e parole dell'ultimo weekend:

amico fraterno:"Hanno fatto vedere le immagini delle squadre con cui l'Italia dovrà giocare per le qualificazioni mondiali. Ho visto il Montenegro..."
io:"e...?"
amico fraterno:"Non so perchè, ma quando vedo le immagini dei giocatori del Montenegro mi viene voglia di passarci sopra lo swiffer! Sembrano... impolverati!!"

Spira uno scirocco incredibile: fa più freddo in casa con i riscaldamenti che fuori, dicono che sia l'estate di San Martino, ma non è i primi di Novembre?

amica:"Stasera c'è Juve-Palermo; andiamo a vederla?"
io:"Giocano a Torino"
amica:"... intendevo in un locale..."

Il fatto che io sappia cosa è una Birkin (vedi foto e vedi anche qui) e tre fanciulle in fiore no, mi preoccupa. La sensazione che mia madre per anni abbia messo un registratore sotto il mio cuscino con la frase ripetuta "Ricorda di regalare a tua madre una Birkin", non deve essere solo una sensazione!

Donne, se vi siete recentemente botoxate le labbra e chi vi saluta tende a ruotare la testa mentre vi guarda, probabilmente assomigliate ad un Picasso!

amica1:"Perchè? Lui ti tradiva?"
amica2:"..."
io:"Più volte?"
amica2:"..."
amica3:"Se si affacciava riusciva a captare Radio Tokio!"

Se nel locale in cui vai a vedere Juve-Palermo, vi sono appese le maglie autografate di tutti i giocatori del Palermo è meglio non esultare ai gol... nemmeno al quinto!

amica:"Certo che voi uomini ne uscite così male da questi discorsi..."
io:"Vero, ma siamo troppo superficiali per farcene un cruccio!"

Mai addentare velocemente un biscotto di San Martino se non vuoi pagare le ultime rate del mutuo della seconda villa a mare del tuo dentista.

Hai voglia a dire che i maschi sono sempre pronti al tradimento: per ogni uomo che tradisce c'è sempre una donna che acconsente a diventare amante.

Considerando che un uomo, non pone mai definitivamente fine ad una storia perchè potrebbe uscircene sempre una notte di sesso, considerando che un uomo difficilmente rinuncerebbe ad una notte di sesso anche temendo complicazioni sentimentali, considerando che un uomo può troncare una storia in ogni momento dicendo semplicemente "sono confuso" salvo dire alla successiva "lei mi assillava/non mi capiva", considerando che lo può fare senza ripercussioni, visto che le donne piuttosto che mandarci a quel paese, si inerpicano in sfiancanti discussioni del tipo "cosa ho fatto di sbagliato?/cosa mi manca?", si capisce che se una donna e gli amici comuni fanno chiaramente capire ad uomo che ella vorrebbe passare una notte di sano sesso con lui e questi preferisce il rapporto di amicizia: o è vergine e si vergogna a dirlo, o è impotente e si vergogna dirlo o è gay e si vergogna a dirlo.

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domenica 25 novembre 2007

Chimay blu, vero?


Tra amici, in un noto locale, bevendo birra Trappista:

Neanche il tempo di sedersi, si avvicina il cameriere...
cameriere:"Chimay blu, vero?"
amica:"Mi sa che ci veniamo troppo spesso qui..."
io:"Già..."

amica:"Vediamo se indovini cos'è la musica in sottofondo..."
io:"uhm... Rapsodia in blu!"
amica:"Di?"
io:"uhm... mi pare... Gershwin!"
amica:"bravo!"
dopo alcuni minuti
io:"ma che è 'sta nenia?"
amica:"Ma come? E' sempre Gershwin! Rapsodia in blu! Non la ricordi?!"
io:"Ah! Che vuoi... conoscevo solo i 10 secondi della mia suoneria..."
amica:"..."

evocando il famigerato:"l'omo ha da puzzà"
amica:"[...]perchè? Ogni quanto ti lavi?"
amico (ironico):"beh... la domenica! Una doccia a settimana basta no? [rivolgendosi a me]"
io:"Si... però bisogna sperare che ogni domenica piova, altrimenti salta per quella settimana..."

parlando di sesso e genitori
amico:"voi proiettate i vostri tabù sui vostri genitori: pensate forse che non abbiano una vita sessuale?"
io:"Certo: ma fa strano pensare ai propri genitori sotto questo aspetto!"
amica:"Figurati che mia madre da qualche tempo si lascia andare a certe confidenze con me... allucinante!"
amica2:"A me una volta è capitato di rientrare e sentire mio padre con la sua compagna... ho cominciato a fare rumori di ogni tipo[...] (ridendo) perchè, nel mio cervello, mio papà non fa sesso! Tutti gli altri si, ma mio papà no!"
io:"Ti sei convinta di essere nata per partenogenesi!"

amica:"[...] quindi fra poco fai il compleanno che ti regaliamo?"
amica che fa il compleanno:"Ma dai non preoccuparti..."
amica:"Non so mai che regalare... [rivolta a me] suggerisci!"
io:"Regalatele qualche giorno in un centro benessere"
amica che fa il compleanno:"In pratica mi stai dicendo che sono da ristrutturare!!"

amica:"[...] lenti a contatto [...] push-up..."
io:"Ma tu la sera non ti spogli, ti smonti!"

amica:"Dai ti accompagniamo alla macchina"
amica2:"Vabbè è qui vicino"
io:"Per la verità a quest'ora anche gli stupratori dormono, ma è meglio non rischiare..."

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venerdì 23 novembre 2007

Amici

A proposito di sparare e muoversi: ho sempre pensato che non sono soltanto l’esperienze che ognuno di noi fa, a farci crescere, ma anche, forse soprattutto, visto che sono di più, quelle delle persone che frequentiamo, quelli che chiamiamo amici. Frequentare gente ti porta inesorabilmente a confrontarti con loro, a dare consigli, a riceverne, a vedere le cose secondo prospettive a cui non avevi minimamente pensato. Non ho molti amici. O almeno non considero tali tutte le persone che conosco. Conosco tanta gente, con moltissimi ci salutiamo, con molti parliamo, con alcuni ci ho abitato, ma pochissime sono le persone di cui tengo realmente in considerazione il giudizio e che chiamerei propriamente amici; in questo gruppo sono compresi gli ‘amici storici’che conto sulle dita di una mano e che paradossalmente sono quelli che per motivi logistici frequento di meno. Non conto mio fratello perché è più che un amico, è una mia ‘estensione’: personalità diverse, gusti diversi, ma stesse idee, stessi valori, a volte basta uno sguardo per capirci. Mi sono reso recentemente conto di avere un concetto di amicizia diverso da quello comunemente inteso.

Qualche tempo fa una mia amica mi ha chiesto: "Ma tu che dici di conoscere tutti questi uomini in gamba, non me ne puoi presentare uno?". Colpito nel mio ego, poichè io dovrei essere sufficiente ad ubriacarla di felicità, ho in effetti realizzato che attualmente pochissimi dei ragazzi che conosco posso effettivamente presentare; questo perchè inconsciamente scindo i vari aspetti della loro personalità: il "loro essere in gamba" dal "buono per essere presentato ad amica single senza che l'amica single me lo rinfacci per tutta la vita". In questo modo cerco di prendere il lato migliore di ogni persona che conosco. Ho sempre pensato che sia utile circondarsi e frequentare persone che ti permettano di "andare avanti", cioè di farti crescere e migliorare; il che non significa assolutamente che quelle persone siano migliori o peggiori di te in assoluto, semplicemente hanno qualcosa da dare. Non ho mai giudicato le persone classificandole in migliori o peggiori di me, per due motivi: il primo è che essendo un egocentrico di prima categoria li giudicherei in ogni caso peggiori di me! ;) Il secondo è che non mi è utile. Conosco fior di professionisti che nel loro lavoro sono il top e una fonte di ispirazione quotidiana eppure dal punto di vista umano si avvicinano alla melma; d'altra parte conosco persone che nel lavoro non sono certo degli esempi da seguire eppure hanno un bagaglio di sentimenti e capacità umana invidiabile. Dovrei frequentare alcuni e altri no? Sono troppo cinico e ho un senso del ridicolo troppo sviluppato per non rendermi conto che una buona dose di ipocrisia governa questo mondo e mi costringe a frequentare sia gli uni che gli altri. Quindi cerco di scindere in chi conosco i vari aspetti, dopodichè con tutti cerco di stabilire ottimi rapporti; a volte mi capita di conoscere persone che pur con i loro aspetti negativi mi permettono di "andare avanti", cerco di frequentarli e diventano quelli che chiamo amici. Come faccio a capirlo? Sono quelle persone che non si prendono e non mi prendono troppo sul serio, che rispondono a tono alle mie battute, che ti fanno delle domande semplici, ma profonde, che ti dicono che stai sbagliando, ma lo motivano; sono quelle persone di cui mi interessa il parere, con cui parlo con facilità e non necessariamente di discorsi seriosi, che ti mettono a parte delle loro esperienze, che ti inducono a riflettere sulle tue idee anche quelle più radicate o che, da qualche mese a questa parte, ti ispirano un post. Mi hanno detto che so essere un buon amico, uno che sa ascoltare, consigliare, incoraggiare, rimproverare e non provare invidia. Non è che io sia Gandhi è l'essere egocentrico e presuntuoso, e l'autostima che da ciò ne deriva, che me lo permette!

Anni fa io e un altro ragazzo ci provavamo con la stessa ragazza; dopo un po' la ragazza in questione scelse me. Il tipo non la prese benissimo e, davanti a me chiese a lei:"Cos'ha lui [cioè io n.d.N.] che io non ho?"; lei rispose:"Che a parti invertite non mi avrebbe mai fatto questa domanda". Nel mio cervello riecheggiavano cori da stadio! Ovviamente qualche mese dopo l'effetto della droga usata cessò, lei si svegliò e ci lasciammo. Ho sempre creduto che la stima di se permette di frequentare persone che ti fanno migliorare, perchè automaticamente ti fa avere stima di loro senza complessi di inferiorità, quindi se qualcuno dei miei amici fa qualcosa che io non ho fatto e che non sono stato in grado di fare non penso "perchè lui si e io no?" quanto "Accidenti che bravo come ha fatto? Allora ci posso riuscire anche io! Devo capire l'errore che faccio". Anche se mi piace scherzare e, a volte, ho la battuta pesante con loro, ho molta stima dei miei amici (ho troppa stima di me per pensare di non frequentare gente quantomeno all'altezza!) e se sento che qualcuno di loro ha un momento di sfiducia, dopo averlo rincuorato, mi viene voglia di menarlo perchè non si rende conto di che persona sia... è amico mio! :) Perchè i miei amici, uomini e donne, forse non lo sanno, forse non lo sono in maniera assoluta e forse non gliel'ho mai detto, ma sono migliori di me.

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giovedì 22 novembre 2007

Pensa te...

Non so come, non so perchè, ma sono stato inserito nella lista degli aspiranti(?) al Premio WWW '07 indetto dal "Sole 24 Ore". Premesso che:

  • Non si tratta di scelta divina, ma ognuno può proporre un sito da votare; qualcuno lo ha fatto per me.
  • Per scaricarmi la coscienza e per dare un minimo di significato ad un premio che vede concorrere Google sotto la categoria blog (!) ho già promosso diversi altri blog che ritengo meritevoli.
  • Ritengo queste classifiche totalmente inutili.
  • Indipendentemente dalla mia posizione, voi che votate potete vincere una macchina solo per avere fatto click qui alla quinta stellina ;)

Votatemi! In caso di vittoria: abbonamento annuale al Sole 24 Ore per me e pane e panelle per tutti! :)

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mercoledì 21 novembre 2007

Sparare e muoversi

L’avere, in un momento di egocentrismo puro da "tifenterò patrone di monto", inserito le mie foto e chiamato il blog con il mio nome ha fatto si che chi mi conosca e arrivi per caso su queste pagine mi individui senza tema di smentita (al di là di tutto, quante persone conoscete come me: belle, fighissime e… che si interessano di computer chess??). Nulla di male; qualche settimana fa ho risentito, dopo qualche anno, una persona a me molto cara che mi diceva di avere trovato questo blog casualmente e di avere avuto voglia di risentirmi, qualche giorno fa mi è arrivata una mail da un vecchio amico del quale avevo perso ogni traccia. L’ho conosciuto poco più che maggiorenne in ambito universitario: lui ricercatore a Palermo per un progetto, io matricola; entrammo subito in sintonia. R. è una persona molto speciale: israeliano, ma nato a Londra, laureato in Filosofia e Ingegneria a Yale (dove adesso vive, lavora e attende con ansia il primo nipotino...), esperienza nell’esercito israeliano come paracadutista/incursore, di una cultura spaventosa, ma non nozionistica; senso dell’umorismo molto britannico, appassionato di entomologia e surf! Pur essendo un tipo molto introverso, è una di quelle persone con cui puoi conversare amabilmente di ogni argomento dello scibile umano per poi accorgerti che sono passate 4 ore! Ha idee e posizioni su ogni argomento ed è una di quelle rare persone che non parla mai di cose che no sa, ammettendo candidamente di non sapere, ma di essere interessato al tuo punto di vista. Di R. in particolare ricordo alcune sue idee sulla vita e sul suo approccio ad essa di cui ho fatto e faccio tesoro. Una volta, parlando, mi disse approssimativamente: "Nella vita devi sempre cercare di andare avanti. A volte ti capita di entrare in un momento di blocco, sembra che qualunque cosa tu faccia sia inutile, anzi controproducente e per questo motivo ti deprimi ancora di più, innescando un circolo vizioso, dal quale però, secondo me, si può uscire. Un mio generale diceva che nelle battaglie di fanteria esiste una sola strategia: sparare e muoversi. Mentre spari con la tua arma, devi continuamente muoverti verso il nemico: il tuo fuoco lo costringe a tenere la testa bassa, impedendogli di sparare a sua volta, nello stesso tempo avvicinandoti fai si che i tuoi spari vadano a segno più facilmente. Se resti immobile il nemico ti sparerà addosso e sono guai. Mi ci sono voluti anni per capire che questo principio lo puoi applicare nella vita comune: ogni giorno devi fare un passo avanti, non importa se farai errori o prenderai cantonate, devi rialzarti, correggere il tiro e andare avanti, il tempo finirà per essere il tuo migliore alleato". Nelle dovute proporzioni è vero. Ti risulta difficile studiare? Impegnati ad aprire il libro ogni giorno, l’inizio sarà durissimo, ma via via acquisterai ritmo. A lavoro non sei produttivo? Sforzati di aprire il PC ogni giorno e di fare qualcosa. Non trovi lavoro? Continua a cercare o inventatelo, ma non stare fermo ad aspettare. Delusione d’amore? Rialzati e vai avanti, giorno per giorno. Tutto vero, ma occorre molta autostima e non tutti ne siamo dotati. Perché sparare e muoversi significa soprattutto fuggire dalle facili mediazioni, affrontare i propri errori e i propri comportamenti sbagliati, cercare in se stessi gli stimoli per andare avanti, non chiedersi mai "cos’ha lui che io non ho?" quanto "cosa posso imparare da lui?", significa essere umili volendosi bene e cercare di migliorarsi giorno dopo giorno. Non è facile.

Essere umili significa sottovalutarsi o piuttosto avere grande coscienza delle proprie capacità?

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Connessioni


Aprire questo blog ha avuto delle piccole influenze sulla mia vita. Spesso mi sorprendo a riflettere su cose o ad assistere a scene pensando alla fine:"dovrei farne un post"; gli amici aspettano il prossimo post per farsi quattro risate (ovviamente ridono se parlo di altri, ridono un po’ meno se parlo di loro…) e se succede qualcosa, mi guardano di sottecchi come a dire "ne scriverai?". Non ne ho mai voluto fare un blog tematico: è nato per essere un taccuino virtuale dove appuntare pensieri sui più disparati argomenti in modo da liberare il cervello e chiarirmi le idee; in pratica mi sono sempre considerato il primo lettore del blog! Un effetto collaterale prevedibile è il cominciare a vedere connessioni tra esperienze fra loro distanti. Ad esempio in questi ultimi tempi ho accumulato una serie di piccole esperienze che collegate tra loro e ad avvenimenti passati mi stanno facendo riflettere sul concetto di autostima. Non volendo essere troppo prolisso e non volendo bruciare il materiale ho deciso di creare una serie di post, il primo dei quali è dedicato ad un vecchio amico e mentore.

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lunedì 19 novembre 2007

Que viva Espana!


Lo ammetto: anche io ho tentato di farmi la "tartaruga". [Olè] Non sto parlando di sesso con gli animali, ma degli addominali scolpiti che campeggiano nei cartelloni pubblicitari. Folgorato dai titoli di una nota rivista per uomini: "Addominali da seduto", "Dimagrisci con la dieta di Kakà" (e vorrei ben vedere aggiungerei...) ho provato anche io a costruirmi un corpo scultoreo, risultato? Più che farmi una tartaruga, mi sono fatto una porchetta (nel senso che me la sono preparata e mangiata)! [Andale] Ora io so che la mia pancia è dovuta esclusivamente a ritenzione idrica; se bevessi Rocchetta sicuramente sarei sexy come Brad Pitt, ma poi che gusto ci sarebbe? Ne ho già il fascino e il carisma, perchè imitarlo pure nel fisico?! ;) Mi piace mangiare e bere, soprattutto in buona compagnia e sono un discreto chef; proprio per questo non amo le strafogate, ma piuttosto mangiare qualcosa di diverso e/o di ben cucinato, fermo restando che la compagnia è fondamentale. [Arriba arriba arriba] Mi infastidiscono, quelle persone che una volta arrivate al ristorante prendono la pizzetta in due o ordinano, fuori menù, riso in bianco o uovo fritto, guardandoti con occhio sgranato se ordini una pizza particolarmente condita; al di là della mancanza di educazione è indice di assoluta incapacità di adattamento. Una volta mi è capitato di andare in un ottimo self service che proponeva almeno dieci varietà di piatti per ogni portata: l'amico con cui ero, pretendeva che gli cucinassero la fettina di arrosto! Posso capire che uno abbia problemi di salute o qualche intolleranza alimentare, ma che si venga a fare la dieta giusto durante una cena tra amici, proprio no... [Mata lo toro!] Le amiche con cui sono andato a cena ieri sera fortunatamente non fanno parte della categoria. Decisi a provare qualcosa di diverso della solita pizza/cena decidiamo per un ristorante spagnolo; dando un'occhiata al fisico snello delle due fanciulle mi rassegno a mangiare come un uccellino (beh un piccolo condor...), quando vedo un lampo scorrere negli occhi delle mie due compagne di avventura, per farla breve ci scofaniamo 3 porzioni di antipasto contente ognuna un assaggio di tutto ciò che era scritto nel menù alla voce antipasto, 3 abbondantissime porzioni di paella valenciana e una porzione di una non meglio identificata, ma gustosissima fasolada con pancetta, annaffiando il tutto con abbondante sangria. [Miguel son sempre mi] A conclusione di ciò una di loro mi guarda e mi intima:"tu vuoi qualcosa di dolce! Non è vero che vuoi qualcosa di dolce?" intimidito (beh mica tanto...) annuisco e concludiamo con una sorta di creme brulee dedicata non so a che vedova e con delle gustosissime palline di cioccolato, molto probabilmente del fu torero marito della vedova di cui sopra. Se si aggiungono le risate, le deliranti foto scattate dalle due amiche, convinte flickeriane, (foto che saranno gelosamente custodite e/o distrutte, vero?) i miei tentativi di non ustionarmi nel servire la paella, direi che è stata una bella serata, se non fosse per questa fastidiosa e inspiegabile voglia di canzoni di Julio Iglesias che mi attraversa e di un intercalare spagnoleggiante che fa si che oggi chi mi parla mi guardi strano [Soy un truhán, soy un señor!]; ve l'ho detto: sono suggestionabile!

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domenica 18 novembre 2007

Nessuno è perfetto

Sarà che guarda solo film impegnati. Sarà che l'alcol cominciava a fare il suo effetto e non se lo ricordava. Sarà che ero l'unico uomo etero presente nel locale e aveva occhi solo per me tanto da farle dimenticare di chiamare un altro amico. Sarà per il dolce al cioccolato che si chiama "Lussuria" e che ha scatenato in noi una tale dose di endorfine da provare sentimenti di compassione perfino per Borghezio. Sarà che si chiedeva con me perchè mi portassero sempre un Bacardi Breezer di colore diverso e sempre diverso da quello ordinato. Sarà che in quel momento stava ancora pensando al taglio nuovo (che a me piace, per quanto possa valere). Sarà che stava ridendo ancora delle mie perorazioni nei confronti di Ben-Hur. Sarà che pensava alla serata della comune amica. Sarà che era ancora stupita del racconto di quando ho chiesto al proprietario del locale se potevo prendere un bigliettino da visita e mi ha risposto sorridendo "Devi, tesoro!". Sarà che pensava al suo cannolo (parlo del dolce, che avete pensato). Sarà che pensava all'acquisto della tutina rosa shocking, per la palestra. Sarà che pensava alla prossima Chimay blu che avrebbe concluso la divertentissima serata, ma mi ha stupito sapere che c'è qualcuno che non conosce questo film...

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martedì 13 novembre 2007

Vita da Trombamico

Qualche sera fa sono stato invitato a cena a casa di un’amica; unico uomo tra quattro donne (cinque se contiamo quella che ci ha raggiunto dopocena) le osservavo nello stesso modo in cui un urologo osserva un ermafrodito: curiosità scientifica! Perché se pensate ci potesse essere altro da parte mia, vi sbagliate, la magia da "beato tra le donne" è passata non appena la prima ha cominciato a ruttare più forte di me! D’altra parte lo stesso si può dire del loro interesse nei miei confronti: se pensate che una ha descritto minuziosamente il suo viaggio nel sito della Durex alla scoperta di giocattolini piccanti, piuttosto che improvvisare una qualche orgetta casalinga con il sottoscritto, capirete che mi vedono come un piccolo monciccì! Detto questo vi convincerete che sono oggettivo e che il fatto che leggano questo blog non influenza in alcun modo i miei giudizi: le guardavo, dicevo, e le trovavo carine, spigliate, divertenti, in carriera (o quasi…), eppure single (o quasi…). Non conosco nel dettaglio le loro storie (e ovviamente non ne scriverei qui), ma da quello che mi hanno raccontato hanno avuto pessime esperienze con il sesso maschile che dai loro racconti ne esce sempre a malo modo; la varietà è ampia: uomini addormentati, indecisi, insensibili, timorosi di impegnarsi, già impegnati, gelosi a senso unico e via così. Eppure io conosco diversi ragazzi (non molti, è vero) in gamba: seri, con la testa sulle spalle, divertenti, colti, fantasiosi, a loro volta lasciati da (o all’inseguimento di) ragazze superficiali, insicure, vuote.

Personalmente non ho mai creduto alle centinaia di analisi sociologiche sul rapporto uomo donna: insomma al "l’uomo di oggi è in crisi", "le donne sono più intraprendenti e l’uomo è inibito", "il femminismo ha fallito: ha lasciato alle donne l’atteggiamento più triviale dell’universo maschile"; intendiamoci hanno un fondo di verità, ma sono troppo generiche, poco applicabili nella vita reale alle mie storie o a quelle delle persone che conosco o di cui leggo i blog. Non credo al colpo di fulmine: un rapporto va costruito e cementato, ci vuole impegno e dedizione: è quasi un lavoro! E tutti noi siamo alla ricerca della persona giusta; certo, il problema è capire cosa si intende per persona giusta, ma è evidente che ne siamo tutti alla ricerca. Perché parliamoci chiaro: io uomini intimoriti da un rapporto non è ho conosciuti mai, gelosi del successo della ragazza sì, ma inibiti o spaventati no, se un uomo conclude un rapporto (o non lo istaura o cerca qualcosa di meglio) è perché non è convinto della ragazza in questione, punto; discorso maschilista, lo so e me ne vergogno, ma che si riscontra nella vita reale. La ragazza è troppo disinibita? Non mi metto con un puttanone, che direbbe la gente!? La ragazza è troppo fragile e insicura? Non mi metto con una che devo dividere con lo psichiatra! Un uomo ci 'prova' se ha qualcosa di interessante da conquistare e non a prescindere: certo esistono quelli che ci provano sempre, ma ci proveranno anche quando saranno felicemente accoppiati!

Mi rendo conto di avere fatto degli esempi generici come quelli criticati poco prima, ma se applicate la massima in questione ad ogni caso reale vedrete che i misteriosi comportamenti maschili tanto misteriosi non sono e soprattutto non sono esclusivamente comportamenti maschili! Nessuno conosce ragazze che escono (è un eufemismo) contemporaneamente con più ragazzi, salvo poi riservarsi di scegliere o peggio ancora scegliendo, ma mantenendo in bilico i rapporti perché "non si sa mai"? O ragazze che pur consapevoli della distanza che gli amori nati in chat impongono, spariscono ma non prima di un weekend lungo di sesso perché "quando mi ricapita"? Questo ha creato in entrambi i sessi un sano terrore non già di impegnarsi, ma di essere rifiutati. Ho visto ragazzi non farsi avanti e fare scemare storie per paura che la ragazza in questione poi li lasciasse: è come non comprare una casa a buon prezzo perché sai che prima o poi dovrai rifare il tetto! Ho visto storie mai iniziate sfociate in amicizie distorte. Ho visto coppie mettersi insieme all’insaputa degli amici comuni più intimi e continuare a negare di fronte all’evidenza per paura che una volta finita non si possa più essere amici. Quindi mi chiedo se questo ambiguo atteggiamento è comune a entrambi i sessi, perché mi sento sempre dire che è colpa di noi uomini? L'atteggiamento di chi, donna, si aspetta di essere accalappiata o abbordata a prescindere, non è altrettanto patetico di chi, uomo, pur di non dare spiegazioni, non si fa semplicemente più sentire?

Dopo partitona a briscola (visto? Nemmeno a "scopa" hanno voluto giocare!) fino a tarda notte, sulla strada di casa ho preso qualcosa da bere con una di loro e tra le risate è venuto fuori la figura del trombamico teorizzata in questo blog; insomma un amico con il quale si instaura un rapporto di tipo esclusivamente sessuale, ma non sentimentale. La figura ha riscosso un notevole successo e nei commenti non sono poche le ragazze che affermano di averne uno, salvo poi precisare che l’importante è non innamorarsene anche se alla fine è probabilmente l’uomo che le conosce meglio, con cui ci si relaziona in maniera migliore. Mi domando due cose, la prima è: se tutte (o quasi) cercano comode situazioni poco impegnative, perché poi se ne lamentano o si piangono addosso perchè non trovano uno straccio d'uomo? La seconda è: appurato che il trombamico venga scelto in maniera piuttosto superficiale (il primo ragazzo carino a cui la situazione va bene) che con il tempo lo si impara a conoscere e ad apprezzare al di là dell’aspetto sessuale e non si pretendono da lui chissà che meraviglie, non ci si può relazionare in egual modo con l’intero universo maschile, senza paranoie, ipocrisie e patemi, semplicemente, senza pretendere di aspettare il principe azzurro; semplicemente proponendosi per ciò che si è e imparando ad apprezzarci?

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