giovedì 20 agosto 2009

Myspace alla riscossa e Facebook?

Neache un giorno dal post su Myspace che ecco spuntare la notizia che il social network dei musicisti ha acquisito iLike. iLike è un servizio di "raccomandazione" musicale, in sostanza gli utenti votano le canzoni preferite o postano le proprie da far votare e il sistema crea classifiche e suggerisce canzoni in base alle scelte fatte (ricordate Netflix?). iLike ha anche da poco istituito un sistema di download dei brani con un sistema di micropagamento: gli mp3 costano da 0.89 a 1.29 dollari. Con questa acquisizione da 20 milioni di dollari, Myspace si muove dunque verso una direzione più importante: permettere agli utenti di monetizzare la propria cretività. Persa la battaglia del numero di utenti nei confronti di Facebook che ha dalla sua una architettura più aperta e più applicazioni di terze parti, il gruppo dirigente ha capito che il vero valore del social network è la rete di relazioni sociali che ogni utente ha creato e il talento degli stessi. Ironia della sorte iLike ha anche una applicazione Facebook ed è in pratica l'unica applicazione musicale che ora sarà di proprietà dei rivali di Myspace. Da notare che iLike non è stata acquisita da Myspace music (la versione musicale del social) il che lascia anche immaginare che il sistema di raccomandazione e di download sarà applicato all'intero network permettendo probabilmente di fare scaricare e vendere non solo musica ma anche foto e altri contenuti digitali creati dagli utenti: insomma realtà come Flickr, Deviantart, EBSQ ma anche la stessa Amazon potrebbero veder sorgere un agguerrito rivale.

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mercoledì 19 agosto 2009

Playstation 3 slim e taglio dei prezzi: l'hanno capito con tre anni di ritardo, ma l'hanno capito

Le notizie sono due, entrambe date durante il GamesCom 2009 di Colonia. Innanzitutto è stata presentata la nuova Playstation 3 Slim: presentata da Kaz Hirai, la nuova PlayStation 3 Slim pare avere una forma più sinuosa, dimensioni ridotte quasi della metà e una superficie non riflettente. Secondo Hirai, la versione Slim della console è "il 32% più piccola, il 36% più leggera e richiede il 34% in meno di consumo elettrico". Inoltre, sarà dotata di un hard-disk di 120 GB e senza supporto per i giochi Playstation 2. Il tutto venduto a 299 euro dalla prima settimana di settembre.

Per quanto riguarda il vecchio modello da oggi verrà venduto anch'esso a 299 euro. Sorge spontanea la domanda: perché comprare oggi la vecchia console quando tra meno di 15 giorni si può comprare la nuova, con un hard disk migliore e allo stesso prezzo? Misteri Sony...

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martedì 18 agosto 2009

E se da Myspace la musica si potesse scaricare? Radiohead: These Are My Twisted Words

A dimostrazione che il mercato musicale è totalmente morto, che le nuove tecnologie hanno sconvolto la distribuzione dei ccd, che dischi non se ne vendono più e che il vero business viene ormai quasi esclusivamente dai concerti (meglio quelli di piazza nei paesini, dove a fronte di un incasso sicuro non hai la necessità di organizzare la vendita di biglietti e di richiamare pubblico, vedi il concerto annullato di Madonna), i Radiohead stanno regalando una canzone inedita "These Are My Twisted Words": scaricatela dal sito ufficiale.

Myspace, il social network più famoso fino all'anno scorso, sta rapidamente perdendo quota di clienti nei confronti di Facebook, molta gente è stata licenziata. Ricordo un'intervista in cui il CEO di Myspace si dichiarava non preoccupato per tutto ciò, visto che Myspace era rivolto ad una utenza più creativa e che creava contenuti di qualità (principalmente musicisti). E' stato licenziato. E' stata sottovalutata l'architettura aperta di Facebook. Eppure... se si trasformasse MySpace in un "mercato" per giovani band? Con la possibilità di fare scaricare (gratuitamente o a pagamento) i propri mp3 e di guadagnare con la pubblicità...

Amica patita di musica mi impone di dirvi che lei me lo ha spiegato più volte quindi se ancora confondo I Radiohead con i Radiodervish non è colpa sua.

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lunedì 17 agosto 2009

Sarà capitato anche a voi

Un mio amico mi parla della sua bambina più grande che ha ormai raggiunta la fatidica "età dei perchè"...

amico: "a volte ti fa delle domande che... anche tu vorresti fare ad un altro!"
io: "Ah ah ah, ti immagino lì che cerchi notizie su Internet..."
amico: "Ma è vero! Perchè poi non voglio fare brutta figura... oppure ci sono quelle imbarazzanti; l'altra sera venne a casa una coppia di amici sposini, lei è incinta; la sera ovviamente la bimba ci fa: da dove escono i bambini?"
io: "e voi?"
amico: "sapevo che prima o poi sarebbe arrivata, ma ti sembra sempre troppo presto... allora con molta calma con mia moglie spieghiamo un po' tutto il percorso..."
io: "Ci sono dei libri adatti, magari potreste regalargliene uno..."
amico: "credo che del libro ne avremmo bisogno noi... ad un certo punto alla fine della spiegazione, ci fa: mamma, papà io tutto questo lo sapevo, l'ho visto in "Esplorando il corpo umano", ma non capisco una cosa, perchè tutti si dimenticano di spiegare come il bambino entra nella mamma? Passano tutti dall'amore tra mamma e papà al bimbo già nella pancia... mi manca il punto centrale...ma fa così male fare l'amore?"
io: "e tu?"
amico: "sono svenuto..."

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giovedì 13 agosto 2009

Guerra di religione o di laicità?

Il Tar ha decretato che "i docenti di Religione Cattolica non possono partecipare a pieno titolo agli scrutini ed il loro insegnamento non può avere effetti sulla determinazione del credito scolastico" perchè "l'attribuzione di un credito formativo ad una scelta di carattere religioso degli studenti e dei loro genitori, quale quella di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, dà luogo ad una precisa forma di discriminazione, dato che lo Stato italiano non assicura la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni o per chi dichiara di non professare alcuna religione, in Etica morale pubblica". Da laico mi vergogno di questa decisione, perchè mette in evidenza quanto debole sia la cultura laica in questo Stato. Ho sempre pensato che l'Italia sia uno paese molto meno religioso di quanto comunemente si creda: formato per lo più da cristiani cattolici non praticanti o blandamente praticanti. Affermare in una sentenza che lo Stato Italiano "non assicura la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni o per chi dichiara di non professare alcuna religione, in Etica morale pubblica" è una sconfitta per i laici i quali dovrebbero dolersi invece che esultare. Nessuna istituzione laica ha mai fatto nulla affinchè fossero istituite materie diverse rispetto all'ora di religione, demandando tutto alle singole realtà scolastiche. Coloro che oggi gridano alla vittoria perchè accettano che l'insegnante di Religione venga scelto direttamente dal Vescovo (per quanto sia espressamente scritto nel Concordato)? Certo la Chiesa dovrebbe "certificare" l'idonietà di un insegnante a spiegare la propria dottrina, ma l'insegnante dovrebbe essere scelto dal Ministero. Con un lampo di feroce intelligenza il Presidente della Commissione Episcopale per l'Educazione Cattolica ha commentato: "La Chiesa non farà ricorso contro la sentenza. Il problema è del ministero della Pubblica istruzione". Proprio così! Il problema è infatti esclusivamente di coloro che pur professandosi laici non hanno avuto la capacità di affrontare il problema dell'insegnamento dell'etica pubblica nelle scuole, salvo poi correre ai ripari non già istituendo e istituzionalizzando corsi complementari o alternativi alla Religione Cattolica, ma piuttosto degradandola a ruolo di materia di Serie B. Complimenti...

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mercoledì 12 agosto 2009

Anche Google lo sa: è impossibile leccarsi il gomito

Una delle feature più suggestive e anche utili che Google ha recentemente inserito nella propria interfaccia è Google Suggest. Se attivato, mentre digitate, vi appaiono sotto la casella di testo dei suggerimenti contestuali alla parola chiave che state inserendo con relativo numero di risultato. Immagino che i suggerimenti siano assolutamente automatici (anche se non ne sarei così sicuro, vedi questo articolo sui suggerimenti che appaiono una volta inserita la parola chiave Twitter), ma a volte i risultati che ne vengono fuori sono divertentissimi; è un po' come leggere le parole chiave con cui gli utenti arrivano su questo blog: oltre alla mitica "tachipirina e diarrea" non posso non citare postillonage, scritta una sola volta (adesso due) in un vecchissimo post. I risultati più curiosi e parlo di quelli italiani si ottengono inserendo parole come:

Google a cui segue:

google è dio è notevole.

Quando a cui segue:

ma soprattutto è impossibile...

... lo sapevo anche io, ma ne siamo così sicuri?


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martedì 11 agosto 2009

Note sull'estrazioni del superenalotto

Credo proprio che il desiderio più espresso ieri sera, notte di San Lorenzo, sia stato quello di vincere il Jackpot del Superenalotto. Parlando con amici che conoscono la mia passione per la teoria dei giochi ecco quindi che sono stato sommerso dalle solite molteplici domande sulle strategie da seguire; ecco un piccolo campionario:


Si possono prevedere le estrazioni del Superenalotto? No, è impossibile. Tutti i numeri hanno la stessa probabilità di uscire ogni volta.

Conviene giocare al Superenalotto? Dal punto di vista matematico no. Il rischio che si corre è troppo alto per la vincita che si ottiene. E' come chiedere ad una persona di lanciarsi senza corda dal quarto piano per un compenso di 100 euro: voi lo fareste?

Quindi non vale la pena giocare? Non vale la pena giocare molto e spesso. Il superenalotto è una lotteria come quella di Capodanno, soltanto che invece che comprare un biglietto scegliamo noi il numero dello stesso, ma se come molti compriamo le schedine precompilate allora non c'è molta differenza con una lotteria classica.

Ci sono numeri che escono più spesso di altri? No. Tutti i numeri hanno la stessa possibilità di uscire: dovrebbe esserci un meccanismo dentro l'urna che ricordi i numeri già usciti e quel meccanismo non c'è.

I numeri ritardatari? Non hanno alcun significato matematico. La legge dei grandi numeri citata per giustificarli è citata a sproposito e in maniera ignorante. Ne abbiamo già parlato.

Ha senso giocare un sistema? No, quando per sistema si intende escludere dai numeri delle combinazioni inusuali, come numeri tutti pari o dispari o consecutivi. I numeri sono indipendenti tra loro e si crede che la casualità debba non fare uscire numeri di cui si coglie una certa relazione: è falso. La sequenza 2, 11, 43, 59, 67, 83 che sembra casuale è formata da numeri primi.

Che probabilità ci sono di vincere? Bassissime. Giocando una sola sestina 1 su 622.000.000.

Quindi è impossibile vincere? Non è impossibile, è improbabile: un evento a bassa probabilità non accade spesso, ma accade.

Quanto conviene giocare? Come già detto, molto poco: 2 euro Considerando anche che la gente tende ad escludere combinazioni "strane" e che il montepremi viene diviso tra coloro che indovinano la sestina estratta è più conveniente giocare una sequenza di numeri che non sembra casuale: ha le stesse probabilità di uscita e in caso di vittoria siete certi che dividerete la cifra in pochi.

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lunedì 10 agosto 2009

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Chi di voi è riuscito mai a vedere una stella cadente la notte di San Lorenzo? Io mai. Intanto è difficile trovare un posto abbastanza lontano da fonti di inquinamento luminoso per scorgerle; se lo trovavi e ci andavi in dolce compagnia, diciamo che per quanto amante dell'astronomia non erano proprio le stelle cadenti che volevi vedere. Aggiungiamo che passare la sera a guardare in su cercando la tua benedetta stella è anche discretamente noioso, senza contare che hai anche il desiderio da esprimere in tempi brevissimi se ne becchi una. Insomma è complesso. Eppure affascinante, ricordo molti anni fa di aver capito perchè la chiamarono via lattea: durante un falò di Ferragosto in una spiaggia poco frequentata, verso le 4 del mattino, quando i fuochi erano ormai spenti ci ritrovammo distesi ad osservare il cielo vedendo chiaramente la striscia di stelle che solcava il cielo. Una altra sera mi ritrovai con un'amica che voleva fare delle foto alla Luna, mai osservata tanto la Luna in vita mia (a rischio licantropismo!) e mai reso conto di quanto veloce si spostasse. L'astronomia mi ha per la verità sempre affascinato, sarà per questo che tengo sul mio PC questo curioso e gratuito planetraio 3D: Stellarium. Completamente gratuito ed espandibile, vale la pena provarlo.

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venerdì 7 agosto 2009

Tetto al Jackpot del Superenalotto: demagogia

Ogni volta che il jackpot del Superenalotto tocca cifre che superano i 100 milioni di euro, comincia la trafila di dichiarazioni volte a richiedere un tetto massimo per la vincita. Lo trovo un discorso falsamente moralista e demagogico. Le scuse addotte sone le più balzane: impedire che una singola persona vinca cifre importanti (e perchè mai? Forse qualcuno si sognerebbe di impedire a qualcun altro di diventare ricco tramite il proprio talento o fortuna?); cifre troppo alte potrebbero fare impazzire chi vince; ma la più "pelosa" di tutte è senza dubbio: distribuire le vincite ai meno fortunati. Lo Stato Italiano guadagna dal Superenalotto e mette in palio appena il 33% di quello che incassa, verrebbe da dire: vuoi aiutare i bisognosi? Gioca di più! C'è la balzana idea che lo Stato debba essere Stato Etico per tutte quelle cose che permettono agli altri di ottenere qualcosa, Stato Tradizionale se tocca invece le proprie garanzie. Lo Stato è monopolista dei tabacchi che provocano tumore: perchè nessuno mai chiede di devolvere le accise sulle sigarette (obiettivamente soldi fatti sulla salute dei cittadini consenzienti) ai bisognosi: se ne ricaverebbero di più. Il Superenalotto (come il Lotto) è un gioco iniquo: cioè non si vince in proporzione alle possibilità che abbiamo. Andrebbe proibito di per sè, non solo ma è illegale per un privato organizzare un gioco simile! Il meccanismo del Jackpot che in pratica cumula una parte (non tutta) del montepremi non vinto all'estrazione successiva, permette soltanto di rendere divertente il gioco. Nessuno obbliga nessuno a giocare e chi gioca sa che le probabilita sono basse, il Lotto infatti veniva definito la "Tassa sugli imbecilli". Vogliamo realmente fare qualcosa di utile? Proibiamo la vendita di riviste e libri con fantomatici metodi per vincere (quella si che è una truffa) e imponiamo una puntata massima, per impedire ai giocatori di rovinarsi tramite giocate alla martingala.

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giovedì 6 agosto 2009

Discorsi da donna

amica: "una mia collega di lavoro, ultraquarantenne e che vive ancora con i suoi, ha da poco accalappiato un uomo"

io: "c'è speranza per tutti..."
amica: "la cosa che mi stupisce è che lei è un tipo che la domenica tutte le volte deve andare con il papà allo stadio: è una uoma..."
io: "beh sai l'amore cambia le persone, magari ora si curerà di più"
amica:"ma dove? E' illibata, finalmente hanno casa di lei libera, lui ci va e nemmeno la sfiora... mi ha detto 'è un cavalieeere': no non gli piaci, questa è la verità!"

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mercoledì 5 agosto 2009

Discorsi da uomo

Una collega parla con un collega di un ragazzo con cui sta uscendo, passo io...


uomo: "Nicola, diglielo qual è la condizione fondamentale per conquistare una ragazza?"
io: "Beh... parli di entrare nelle grazie della migliore amica?"
uomo: "[rivolto alla donna]Lo vedi? Ho ragione io! [rivolto a me] Il tipo con cui esce si è andato a seguire il concerto di musica lirica della sua amica e ha pure pagato 50 euro"
io: "Ma chi? Quella che pare un antifurto? Cavoli merita stima questo ragazzo per la dedizione..."
amica [ironica]: "Scemi, ma poi perchè? Non c'è stato niente, ma a me piace: se li dava a me 50 euro gliela davo!"
io: "Tu non ragioni da uomo: perchè dare a te 50 euro per averti una volta quando può pagare l'amica una volta sola e averti gratis a piacere?"


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