venerdì 8 gennaio 2010

Sincronizziamoci


io: "Mi ha detto di dirti che non ti invita più, visto che ogni volta che ti invita hai sempre un impegno improvviso diverso e non ci vai mai..."
amica: "Beh mi spiace, comunque meno male perchè se mi avesse invitata neanche stavolta sarei potuta andare: era molto risentita?"
io: "Un po' si... comunque lo ha detto sorridendo, aggiungendo che si può permettere di dirtelo visto che vi conoscete da una vita"
amica: "Si... cmq non è colpa mia: non è che quando mi invita sono sempre impegnata, la verità è che quando io sono libera lei non mi invita mai!"
io: "..."

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giovedì 7 gennaio 2010

Chromium OS: come provare la beta del nuovo sistema operativo di Google.


Abbiamo già parlato del prossimo sistema operativo made in Google: Chrome OS. Quasi due mesi fa Google ha messo a disposizione del pubblico, una versione beta di questo sistema operativo denominata Chromium OS. Infatti Chromium OS consiste in:
  • il codice sorgente di Chrome OS attualmente sviluppato;
  • documenti di progettazione dettagliati per alcuni componenti che ancora devono essere sviluppati;
  • diverse interfaccie utente in sperimentazione;
  • informazioni per contribuire al progetto stesso;
  • dei video sul funzionamento di Chromium OS;
Il sistema operativo, per la verità, è distribuito per coloro che volessero contribuire più che per utenti finali. Google lo fa installare a vostro rischio e pericolo e non garantisce alcuna forma di assistenza. D'altra parte se siete curiosi di vedere alla prova un sistema operativo alternativo a Windows, leggerissimo, con un discreto parco software vi spiegherò come fare. Innanzitutto avrete bisogno di un PC connesso ad Internet: la connessione è essenziale perchè Chromium non supporta gli hard-disk; avete capito bene: i programmi e i file da voi creati risiederanno sui server di google, protetti e accessibili (tramite identificazione) da qualunque computer con lo stesso sistema operativo. Direte voi: come faccio se il computer non ha installato Cromium Os? La novità sta nel fatto che potrete installare il sistema operativo su una normale chiavetta USB, proprio come quelle in vendita qui a destra. Occorre solo che il computer sia in grado di effettuare il boot di avvio anche da periferica USB. Qualora ciò non fosse possibile potete sempre installare il sistema operativo grazie a VirtualBox. Ricapitolando potete installare Chromium OS in due modi:
  • con una pendrive USB;
  • tramite VirtualBox;
Il tutto quindi senza dovere formattare nulla. Ricordandovi che non mi assumo nessuna responsibilita circa i danni che potreste arrecare al vostro pc o ai dati in esso contenuto e che quindi state facendo tutto a vostro rischio e pericolo, vediamo come installare il tutto. Intanto, se ancora non lo aveste, create un account su Google, è gratuito.

Pen drive USB. Accertatevi che il vostro PC supporti il boot da USB: dovrete controllare nelle impostazioni del BIOS a cui accedete, generalmente premendo F2 o Canc all'avvio). Procuratevi una chiavetta USB (a destra ci sono ottime offerte) e scaricate Win32 Disk Imager, simpatico programmino che vi permette di rendere qualunque installazione di Windows o Linux avviabile da una semplice penna usb (leggete qui per maggiori informazioni su Win32 Disk Imager). Scaricate l'immagine già compilata di Chromium OS e scompattatela. A questo punto le cose sono banali: inserite la penna usb, scompattate il file Chromium_OS.zip e una volta aperto Win32 Disk Imager selezionate il file 'img' ottenuto dal programma (alla voce Image File); selezionate la penna come device e cliccate su Write e poi Yes. Una volta completata la scittura riavviate il PC con la chiavetta inserita, avendo cura di avere imposto la penna usb come periferica di avvio e, se tutto è andato bene vi troverete alla schermata di login di Chromium. Inserite come username e password quelle del vostro account Google e... buon divertimento!

VirtualBox. Scaricate la versione del programma adatta al vostro sistema operativo (Windows, MacOs, Linux...). Scaricate quindi la versione adatta alle macchine virtuali del Chromium Os. Una volta installato VirtualBox e avviatolo, aggiungiamo il file di supporto tramite File > Gestore supporti virtuali  selezionando il file decompresso e cliccando su Aggiungi e quindi OK. Nella finestra principale selezionate Nuovo e nella successiva Avanti date un nome alla macchina virtuale (Chromium per esempio) e selezionate Linux-Ubuntu come sistema operativo e cliccate su Avanti. Lasciate i parametri di default per quanto riguarda consumo di RAM e cliccate su Avanti. Nella finestra disco fisso virtuale assicuratevi che sia selezionato disco fisso esistente e che l'immagine scaricata (quella con l'estensione vmdk) sia selezionata. Cliccate su Avanti e poi su Fine; dalla schermata principale, selezionate la macchina virtuale appena creata (Chromium), cliccate su Avvia... e buon divertimento!

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martedì 5 gennaio 2010

Craxi


Scrive Mario Pirani su Repubblica:


La diatriba toponomastica a dieci anni dalla morte di Craxi andrebbe messa da parte. Svilisce un dibattito ineludibile perché grava ancora sulle nostre attuali vicende e seguiterà a pesare fino a quando le reciproche accuse non saranno metabolizzate.

Basterebbe por mente al fatto, ai limiti di un paradosso mai davvero esplorato, che l´ultima scissione all´interno della sinistra, a partire da quella del 1921, è stata quella che ha visto una grossa aliquota di dirigenti e di elettorato socialista passare in blocco nelle file di Forza Italia.

Per chi, come il sottoscritto, ha da sempre giudicato del tutto stravolgente e inaccettabile l´entrata nell´arena politica del padrone delle Tv, sarebbe fin troppo facile unirsi al coro e bollare la deriva socialista come l´esito di una propensione antropologica al "tradimento" di classe, ad una conversione al berlusconismo, ad un "mutamento genetico" derivante per naturale ascendenza dal craxismo.

E chiuderla ancora una volta qui. Senza mai fare i conti con l´altrettanto naturale e permanente antisocialismo che i comunisti e i postcomunisti, si portano dentro la pancia da sempre, con zoologica continuità: da quando disprezzavano Turati e appellavano Pietro Nenni di "social-fascista", fino alle recenti trasformazioni (Cosa uno e due, Pds e Pd) che ha visto svalutato e irriso ogni apporto socialista restato fedele alla sinistra, impersonato, per ricordare qualche nome, da Giuliano Amato e Giorgio Ruffolo, da Rino Formica e Giorgio Benvenuto, fino ai sindacalisti della Uil che aderirono al Pds, e così via.

Sprezzati e messi da canto per una ragione di fondo: la permanenza di una scelta che respingeva il nome stesso di "socialismo", (passaporto per l´Europa poi, smarrito per strada) ma impronunciabile per denominare il "nuovo" partito in Italia. La spiegazione esiste: la scelta, da Berlinguer ad oggi, è rimasta sempre quella di privilegiare l´alleanza, fino alla fusione (!), con la sinistra cattolica e respingere l´unità con il socialismo democratico.

Questo ha portato ad un riformismo azzoppato, timoroso di ogni ostilità sulla sinistra, da quella di Di Pietro a quella della Fiom, e, soprattutto, lo ha amputato della sua indispensabile funzione a difesa del laicismo, nello Stato e nella società. Come non capire che anche tutto questo ha contribuito alla deriva di milioni di socialisti verso la sponda d´approdo berlusconiana?

La questione di Craxi s´intreccia con tutto ciò. Non ho spazio per approfondirla qui. Annoto solo: l´intuizione storica di una riconquista di uno spazio autonomo del Psi, succubo fino al 76 della preminenza comunista, avvalorata dal consociativismo berlingueriano con la sinistra dc, era una necessità per l´Italia. Anche la dilatazione del deficit pubblico fu spinta dal consociativismo e dalla invadenza sindacale che ne derivava.

Senza autonomia e peso autonomo del Psi nel governo di centro-sinistra, non ci sarebbe stata la svolta storica della scala mobile e l´inversione di una inflazione devastante, così come non ci sarebbe stata una scelta europeista epocale, quando Craxi, al Vertice di Milano dell´85 impose il voto a maggioranza contro la Thatcher per passare al Mercato unico; così come fu decisivo il suo intervento per permettere contro il Pci, l´installazione degli euromissili in Italia a fronte di quelli installati da Breznev, puntati sull´Europa per ricattarla.

Per far questo occorreva un partito dotato anche di autonomia economica. Di qui la scelta rovinosa delle tangenti, gli arricchimenti, gli scandali nel clima di cinismo realpolitik inalberato dal Capo. Il giudizio, però, si è squilibrato da una parte sola: tutta la vita italiana era condizionata dai costi "impropri" della democrazia: la Dc imponeva tangenti pubbliche, il Pci riceveva i soldi prima dall´Urss e poi delle cooperative. Ma il marchio dell´immoralità è finito solo su Craxi. Il codardo insulto sfiorò persino i "miglioristi" del Pci, accusati di "filo-craxismo". Una ingiustizia storica che duole ancora.

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venerdì 1 gennaio 2010

Buon 2010



BUON ANNO!!

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