giovedì 29 novembre 2007

Poste I–ta–lià–neee


Il mio sarcasmo sta raggiungendo livelli di cinismo preoccupanti. All’ora di pranzo sono andato a spedire un telegramma di condoglianze alle Poste Centrali. Ho impiegato mezz’ora per un telegramma di 19 parole. Non mezz’ora di coda, proprio mezz’ora davanti allo sportello aspettando che l’impiegato trascrivesse al PC il testo. Me lo ha sbagliato due volte, prima il cognome del destinatario poi l’indirizzo e ogni volta ricominciava da capo! Mi chiedo che senso abbia usare un computer se non puoi correggere gli errori. Alla fine mentre aspettavo paziente allo sportello, mentre la fila dietro di me si allungava, mentre la gente cominciava a spazientirsi, mentre valutavo l’acquisto di un set di piccioni viaggiatori…

impiegato: "Guardi che San Leone qui non esiste!"
io: "E’ una località di mare vicino Agrigento…"
impiegato: "Lo so, ma qui non c’è…"
io: "Metta Agrigento, allora…"
impiegato: "Non posso deve scriverlo lei nel modulo… dovrebbe ricompilarlo…"
io: "Senta il morto è morto: può aspettare, ma non se lo può leggere, quindi desidererei che ci fossero dei familiari ancora in vita quando arriverà il telegramma!"
impiegato: "Magari lo metto io tra parentesi…"
io: "Magari…"

Ci credereste se vi dicessi che dopo avere pagato, guardando la ricevuta, mi sono accorto che ha sbagliato a trascrivere il mio cognome?

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Teddy Bear


Non sono un tipo religioso. Ho una mia spiritualità, ma non mi ritengo un cattolico praticante. Una volta, credo Hemingway, alla domanda "Crede in Dio?" rispose "Qualche volte, di notte". Mi ci ritrovo. Mi irrita il fanatismo, ma anche la blasfemia. Il mio connaturato cinismo sposta questi limiti al di là del comune sentire. Giorni fa vedevo, con amici, in tv la nuova pubblicità della Red Bull, quella in cui i Re Magi portano a Giuseppe e a Maria oro, incenso, mirra e red bull, asserendo che è grazie a questa che gli angeli svolazzano sulla grotta. Ci siamo guardati e ridendo abbiamo detto:"leggermente blasfema...". Non mi pare di avere sentito esposti del Codacons o del Moige contro questo spot. I giornali inglesi ieri riportavano con una certa enfasi la "disavventura", chiamiamola così, occorsa a una insegnante britannica, Gillian Gibbons, in Sudan; arrestata domenica dopo le denunce di alcuni genitori per avere chiamato Maometto l'orsacchiotto della classe. La storia è questa: insegnante elementare in una classe di bimbetti di sette anni circa, la maestra seguiva il programma didattico britannico, che insegna ai più piccoli il mondo animale e il loro habitat. Il tema di quest'anno era l'orso. Per rendere più realistico il progetto, l'insegnante, che aveva preso la classe ad agosto, ha chiesto a una bimbetta di portare il suo orso di peluche e poi ha invitato la classe a scegliere un nome. Tra i vari indicati, tra gli altri, Abdullah e Hassan, alla fine venti su 23 alunni hanno scelto il nome del profeta, che è tra l'altro il più diffuso nel mondo islamico. E siccome a ciascuno dei bambini veniva concesso di portare Maometto nel week-end a casa, per registrare nel diario quel che il peluche faceva, il progetto didattico è finito all'attenzione dei genitori, alcuni dei quali non hanno gradito. La signora Gibbons, 54 anni, che domani sarà in tribunale, rischia una condanna a sei mesi di prigione, una multa, ma anche 40 frustate.

Nella sua drammatica follia, questo episodia, mi fa ridere se penso che ai tempi del Liceo, chiamavo la mia Vespa... Lazzaro! Per via della sua capacità di morire e riprendersi senza preavviso. Immagino che tra poco cominceranno i vari sterili dibattiti sul fanatismo religioso islamico, sull'incapacità dell'islam di ridere di sè. C'è chi dice che sia dovuto al fatto che non vi sia stato, come in occidente, un pensiero illuminista che criticasse le fondamenta del pensiero religioso. Può darsi. Essendo vissuto in Africa, so che esiste una civilta islamica laica e so che esistono musulmani laici, liberali e illuminati. Ecco cosa scrisse la scrittrice tunisina Raja Benslama che vive al Cairo, a proposito delle vignette su Maometto pubblicate da un giornale danese:

Ogni giorno vogliamo dimostrare al mondo che l’Islam non ha nulla a che fare con il terrorismo, che l’Islam è una religione di amore e di tolleranza. Eppure ogni giorno noi diamo la prova che l’Islam che vogliamo e rincorriamo procede nella direzione dello scontro con gli altri, verso una guerra crociata all'inverso

o l'oppositore siriano Malek Hassan:
Negli ultimi cento anni gli altri, l'Occidente ateo, è riuscito ad arrivare all'estremità del sistema solare, mentre i musulmani di tutto il mondo non hanno altra preoccupazione che discutere sui capelli e sull'abbigliamento della donna o se 1400 anni fa il califfato spettava a Ali o a Abu Bakr.

Bene: in questo periodo in cui si parla di scontro di civiltà, sappiamo che ci sono dei musulmani perbene che non hanno perso la testa, sanno fare dell'ironia e difendono una comune civiltà dell'uomo. Non sarebbe male dare più forza alla loro voce.

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It's a rainy day


Siete soliti immaginare orologi che si squagliano e nanetti parlare al contrario? Sognate maiali volanti con gli occhiali da sole? Liberatevi dal demone di Dalì che è in voi grazie a questo surreale, ma divertentissimo gioco.
N.B. se i sogni e le visioni persistono, aumentare il dosaggio del Prozac!

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martedì 27 novembre 2007

Videogiocando


Gioco ai videogame praticamente da quando sono nato. Sono cresciuto parallelamente al loro sviluppo: dai tempi della Coleco Vision, quando con due asticelle e un quadratino si simulava una partita di calcio al Wii, passando per il Commodore 64/128, Amiga, Pc, Playstation 1 e 2 (e si pensa alla 3), Gameboy (in almeno 3 versioni differenti). Ho posseduto per qualche tempo anche un Dreamcast e tramite emulatori ho giocato su console non possedute (Nintendo64, Gamegear, sNes, NeoGeo!!). Ora non ho più tempo: possiedo giochi che non ho neanche giocato! Zelda per Wii aspetta che completi il livello finale da 1 anno; lo stesso dicasi per Final Fantasy XII o God of War 2 che non ho nemmeno inserito nella console per vedere se funziona, eppure non nascondo di essere curioso di provare Metal Gear Solid 4 (che mi costringerà all'acquisto di una Playstation 3). Mi sono così trasformato da 'hardcore gamer' (che per la cronaca non vuol dire giocatore di giochini porno, ma giocatore avanzato!) in 'casual gamer' (quelli che sanno come fare partire il solitario o campo minato): mi dedico ai puzzle game in flash o java che non richiedono lunghe sessioni di gioco e posso assaporare anche in brevi spezzoni. C'è da dire che avendo visto di tutto, sono molto pochi i giochi che mi appassionano o che trovo interessanti: sono giunto ad una sorta di punto di saturazione. Eppure ogni tanto si trova qualche piccola chicca. L'altra sera una mia amica mi diceva che si era ritrovata a mettere alla prova le sue conoscenze geografiche con questo divertente gioco (almeno credo sia quello). Io invece da un po' mi dedico anche a OLE Coordinate System un giochino gratuito ispirato ai quadri di Escher. In pratica ruotando lo scenario e sfruttando gli effetti ottici che si creano bisogna fare attraversare all'omino lo scenario in questione: il giochino ha avuto così successo da meritarsi la prossima pubblicazione sotto il nome di Echocrome. Potete scaricare OLE da qui (sono necessarie le librerie runtime Direct X) oppure giocarne una versione via web. Volete sapere perchè ho detto "anche a OLE"? Perchè non riesco a smettere di giocare a Tower of Goo (clicca qui per scaricarlo):


scopo del gioco, creare il traliccio più alto possibile trascinando le sfere di Goo e applicando i basilari principi della statica! Vi avverto: crea dipendenza!

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lunedì 26 novembre 2007

Estate di San Martino


Pensieri, opere e parole dell'ultimo weekend:

amico fraterno:"Hanno fatto vedere le immagini delle squadre con cui l'Italia dovrà giocare per le qualificazioni mondiali. Ho visto il Montenegro..."
io:"e...?"
amico fraterno:"Non so perchè, ma quando vedo le immagini dei giocatori del Montenegro mi viene voglia di passarci sopra lo swiffer! Sembrano... impolverati!!"

Spira uno scirocco incredibile: fa più freddo in casa con i riscaldamenti che fuori, dicono che sia l'estate di San Martino, ma non è i primi di Novembre?

amica:"Stasera c'è Juve-Palermo; andiamo a vederla?"
io:"Giocano a Torino"
amica:"... intendevo in un locale..."

Il fatto che io sappia cosa è una Birkin (vedi foto e vedi anche qui) e tre fanciulle in fiore no, mi preoccupa. La sensazione che mia madre per anni abbia messo un registratore sotto il mio cuscino con la frase ripetuta "Ricorda di regalare a tua madre una Birkin", non deve essere solo una sensazione!

Donne, se vi siete recentemente botoxate le labbra e chi vi saluta tende a ruotare la testa mentre vi guarda, probabilmente assomigliate ad un Picasso!

amica1:"Perchè? Lui ti tradiva?"
amica2:"..."
io:"Più volte?"
amica2:"..."
amica3:"Se si affacciava riusciva a captare Radio Tokio!"

Se nel locale in cui vai a vedere Juve-Palermo, vi sono appese le maglie autografate di tutti i giocatori del Palermo è meglio non esultare ai gol... nemmeno al quinto!

amica:"Certo che voi uomini ne uscite così male da questi discorsi..."
io:"Vero, ma siamo troppo superficiali per farcene un cruccio!"

Mai addentare velocemente un biscotto di San Martino se non vuoi pagare le ultime rate del mutuo della seconda villa a mare del tuo dentista.

Hai voglia a dire che i maschi sono sempre pronti al tradimento: per ogni uomo che tradisce c'è sempre una donna che acconsente a diventare amante.

Considerando che un uomo, non pone mai definitivamente fine ad una storia perchè potrebbe uscircene sempre una notte di sesso, considerando che un uomo difficilmente rinuncerebbe ad una notte di sesso anche temendo complicazioni sentimentali, considerando che un uomo può troncare una storia in ogni momento dicendo semplicemente "sono confuso" salvo dire alla successiva "lei mi assillava/non mi capiva", considerando che lo può fare senza ripercussioni, visto che le donne piuttosto che mandarci a quel paese, si inerpicano in sfiancanti discussioni del tipo "cosa ho fatto di sbagliato?/cosa mi manca?", si capisce che se una donna e gli amici comuni fanno chiaramente capire ad uomo che ella vorrebbe passare una notte di sano sesso con lui e questi preferisce il rapporto di amicizia: o è vergine e si vergogna a dirlo, o è impotente e si vergogna dirlo o è gay e si vergogna a dirlo.

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domenica 25 novembre 2007

Chimay blu, vero?


Tra amici, in un noto locale, bevendo birra Trappista:

Neanche il tempo di sedersi, si avvicina il cameriere...
cameriere:"Chimay blu, vero?"
amica:"Mi sa che ci veniamo troppo spesso qui..."
io:"Già..."

amica:"Vediamo se indovini cos'è la musica in sottofondo..."
io:"uhm... Rapsodia in blu!"
amica:"Di?"
io:"uhm... mi pare... Gershwin!"
amica:"bravo!"
dopo alcuni minuti
io:"ma che è 'sta nenia?"
amica:"Ma come? E' sempre Gershwin! Rapsodia in blu! Non la ricordi?!"
io:"Ah! Che vuoi... conoscevo solo i 10 secondi della mia suoneria..."
amica:"..."

evocando il famigerato:"l'omo ha da puzzà"
amica:"[...]perchè? Ogni quanto ti lavi?"
amico (ironico):"beh... la domenica! Una doccia a settimana basta no? [rivolgendosi a me]"
io:"Si... però bisogna sperare che ogni domenica piova, altrimenti salta per quella settimana..."

parlando di sesso e genitori
amico:"voi proiettate i vostri tabù sui vostri genitori: pensate forse che non abbiano una vita sessuale?"
io:"Certo: ma fa strano pensare ai propri genitori sotto questo aspetto!"
amica:"Figurati che mia madre da qualche tempo si lascia andare a certe confidenze con me... allucinante!"
amica2:"A me una volta è capitato di rientrare e sentire mio padre con la sua compagna... ho cominciato a fare rumori di ogni tipo[...] (ridendo) perchè, nel mio cervello, mio papà non fa sesso! Tutti gli altri si, ma mio papà no!"
io:"Ti sei convinta di essere nata per partenogenesi!"

amica:"[...] quindi fra poco fai il compleanno che ti regaliamo?"
amica che fa il compleanno:"Ma dai non preoccuparti..."
amica:"Non so mai che regalare... [rivolta a me] suggerisci!"
io:"Regalatele qualche giorno in un centro benessere"
amica che fa il compleanno:"In pratica mi stai dicendo che sono da ristrutturare!!"

amica:"[...] lenti a contatto [...] push-up..."
io:"Ma tu la sera non ti spogli, ti smonti!"

amica:"Dai ti accompagniamo alla macchina"
amica2:"Vabbè è qui vicino"
io:"Per la verità a quest'ora anche gli stupratori dormono, ma è meglio non rischiare..."

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venerdì 23 novembre 2007

Amici

A proposito di sparare e muoversi: ho sempre pensato che non sono soltanto l’esperienze che ognuno di noi fa, a farci crescere, ma anche, forse soprattutto, visto che sono di più, quelle delle persone che frequentiamo, quelli che chiamiamo amici. Frequentare gente ti porta inesorabilmente a confrontarti con loro, a dare consigli, a riceverne, a vedere le cose secondo prospettive a cui non avevi minimamente pensato. Non ho molti amici. O almeno non considero tali tutte le persone che conosco. Conosco tanta gente, con moltissimi ci salutiamo, con molti parliamo, con alcuni ci ho abitato, ma pochissime sono le persone di cui tengo realmente in considerazione il giudizio e che chiamerei propriamente amici; in questo gruppo sono compresi gli ‘amici storici’che conto sulle dita di una mano e che paradossalmente sono quelli che per motivi logistici frequento di meno. Non conto mio fratello perché è più che un amico, è una mia ‘estensione’: personalità diverse, gusti diversi, ma stesse idee, stessi valori, a volte basta uno sguardo per capirci. Mi sono reso recentemente conto di avere un concetto di amicizia diverso da quello comunemente inteso.

Qualche tempo fa una mia amica mi ha chiesto: "Ma tu che dici di conoscere tutti questi uomini in gamba, non me ne puoi presentare uno?". Colpito nel mio ego, poichè io dovrei essere sufficiente ad ubriacarla di felicità, ho in effetti realizzato che attualmente pochissimi dei ragazzi che conosco posso effettivamente presentare; questo perchè inconsciamente scindo i vari aspetti della loro personalità: il "loro essere in gamba" dal "buono per essere presentato ad amica single senza che l'amica single me lo rinfacci per tutta la vita". In questo modo cerco di prendere il lato migliore di ogni persona che conosco. Ho sempre pensato che sia utile circondarsi e frequentare persone che ti permettano di "andare avanti", cioè di farti crescere e migliorare; il che non significa assolutamente che quelle persone siano migliori o peggiori di te in assoluto, semplicemente hanno qualcosa da dare. Non ho mai giudicato le persone classificandole in migliori o peggiori di me, per due motivi: il primo è che essendo un egocentrico di prima categoria li giudicherei in ogni caso peggiori di me! ;) Il secondo è che non mi è utile. Conosco fior di professionisti che nel loro lavoro sono il top e una fonte di ispirazione quotidiana eppure dal punto di vista umano si avvicinano alla melma; d'altra parte conosco persone che nel lavoro non sono certo degli esempi da seguire eppure hanno un bagaglio di sentimenti e capacità umana invidiabile. Dovrei frequentare alcuni e altri no? Sono troppo cinico e ho un senso del ridicolo troppo sviluppato per non rendermi conto che una buona dose di ipocrisia governa questo mondo e mi costringe a frequentare sia gli uni che gli altri. Quindi cerco di scindere in chi conosco i vari aspetti, dopodichè con tutti cerco di stabilire ottimi rapporti; a volte mi capita di conoscere persone che pur con i loro aspetti negativi mi permettono di "andare avanti", cerco di frequentarli e diventano quelli che chiamo amici. Come faccio a capirlo? Sono quelle persone che non si prendono e non mi prendono troppo sul serio, che rispondono a tono alle mie battute, che ti fanno delle domande semplici, ma profonde, che ti dicono che stai sbagliando, ma lo motivano; sono quelle persone di cui mi interessa il parere, con cui parlo con facilità e non necessariamente di discorsi seriosi, che ti mettono a parte delle loro esperienze, che ti inducono a riflettere sulle tue idee anche quelle più radicate o che, da qualche mese a questa parte, ti ispirano un post. Mi hanno detto che so essere un buon amico, uno che sa ascoltare, consigliare, incoraggiare, rimproverare e non provare invidia. Non è che io sia Gandhi è l'essere egocentrico e presuntuoso, e l'autostima che da ciò ne deriva, che me lo permette!

Anni fa io e un altro ragazzo ci provavamo con la stessa ragazza; dopo un po' la ragazza in questione scelse me. Il tipo non la prese benissimo e, davanti a me chiese a lei:"Cos'ha lui [cioè io n.d.N.] che io non ho?"; lei rispose:"Che a parti invertite non mi avrebbe mai fatto questa domanda". Nel mio cervello riecheggiavano cori da stadio! Ovviamente qualche mese dopo l'effetto della droga usata cessò, lei si svegliò e ci lasciammo. Ho sempre creduto che la stima di se permette di frequentare persone che ti fanno migliorare, perchè automaticamente ti fa avere stima di loro senza complessi di inferiorità, quindi se qualcuno dei miei amici fa qualcosa che io non ho fatto e che non sono stato in grado di fare non penso "perchè lui si e io no?" quanto "Accidenti che bravo come ha fatto? Allora ci posso riuscire anche io! Devo capire l'errore che faccio". Anche se mi piace scherzare e, a volte, ho la battuta pesante con loro, ho molta stima dei miei amici (ho troppa stima di me per pensare di non frequentare gente quantomeno all'altezza!) e se sento che qualcuno di loro ha un momento di sfiducia, dopo averlo rincuorato, mi viene voglia di menarlo perchè non si rende conto di che persona sia... è amico mio! :) Perchè i miei amici, uomini e donne, forse non lo sanno, forse non lo sono in maniera assoluta e forse non gliel'ho mai detto, ma sono migliori di me.

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giovedì 22 novembre 2007

Pensa te...

Non so come, non so perchè, ma sono stato inserito nella lista degli aspiranti(?) al Premio WWW '07 indetto dal "Sole 24 Ore". Premesso che:

  • Non si tratta di scelta divina, ma ognuno può proporre un sito da votare; qualcuno lo ha fatto per me.
  • Per scaricarmi la coscienza e per dare un minimo di significato ad un premio che vede concorrere Google sotto la categoria blog (!) ho già promosso diversi altri blog che ritengo meritevoli.
  • Ritengo queste classifiche totalmente inutili.
  • Indipendentemente dalla mia posizione, voi che votate potete vincere una macchina solo per avere fatto click qui alla quinta stellina ;)

Votatemi! In caso di vittoria: abbonamento annuale al Sole 24 Ore per me e pane e panelle per tutti! :)

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mercoledì 21 novembre 2007

Sparare e muoversi

L’avere, in un momento di egocentrismo puro da "tifenterò patrone di monto", inserito le mie foto e chiamato il blog con il mio nome ha fatto si che chi mi conosca e arrivi per caso su queste pagine mi individui senza tema di smentita (al di là di tutto, quante persone conoscete come me: belle, fighissime e… che si interessano di computer chess??). Nulla di male; qualche settimana fa ho risentito, dopo qualche anno, una persona a me molto cara che mi diceva di avere trovato questo blog casualmente e di avere avuto voglia di risentirmi, qualche giorno fa mi è arrivata una mail da un vecchio amico del quale avevo perso ogni traccia. L’ho conosciuto poco più che maggiorenne in ambito universitario: lui ricercatore a Palermo per un progetto, io matricola; entrammo subito in sintonia. R. è una persona molto speciale: israeliano, ma nato a Londra, laureato in Filosofia e Ingegneria a Yale (dove adesso vive, lavora e attende con ansia il primo nipotino...), esperienza nell’esercito israeliano come paracadutista/incursore, di una cultura spaventosa, ma non nozionistica; senso dell’umorismo molto britannico, appassionato di entomologia e surf! Pur essendo un tipo molto introverso, è una di quelle persone con cui puoi conversare amabilmente di ogni argomento dello scibile umano per poi accorgerti che sono passate 4 ore! Ha idee e posizioni su ogni argomento ed è una di quelle rare persone che non parla mai di cose che no sa, ammettendo candidamente di non sapere, ma di essere interessato al tuo punto di vista. Di R. in particolare ricordo alcune sue idee sulla vita e sul suo approccio ad essa di cui ho fatto e faccio tesoro. Una volta, parlando, mi disse approssimativamente: "Nella vita devi sempre cercare di andare avanti. A volte ti capita di entrare in un momento di blocco, sembra che qualunque cosa tu faccia sia inutile, anzi controproducente e per questo motivo ti deprimi ancora di più, innescando un circolo vizioso, dal quale però, secondo me, si può uscire. Un mio generale diceva che nelle battaglie di fanteria esiste una sola strategia: sparare e muoversi. Mentre spari con la tua arma, devi continuamente muoverti verso il nemico: il tuo fuoco lo costringe a tenere la testa bassa, impedendogli di sparare a sua volta, nello stesso tempo avvicinandoti fai si che i tuoi spari vadano a segno più facilmente. Se resti immobile il nemico ti sparerà addosso e sono guai. Mi ci sono voluti anni per capire che questo principio lo puoi applicare nella vita comune: ogni giorno devi fare un passo avanti, non importa se farai errori o prenderai cantonate, devi rialzarti, correggere il tiro e andare avanti, il tempo finirà per essere il tuo migliore alleato". Nelle dovute proporzioni è vero. Ti risulta difficile studiare? Impegnati ad aprire il libro ogni giorno, l’inizio sarà durissimo, ma via via acquisterai ritmo. A lavoro non sei produttivo? Sforzati di aprire il PC ogni giorno e di fare qualcosa. Non trovi lavoro? Continua a cercare o inventatelo, ma non stare fermo ad aspettare. Delusione d’amore? Rialzati e vai avanti, giorno per giorno. Tutto vero, ma occorre molta autostima e non tutti ne siamo dotati. Perché sparare e muoversi significa soprattutto fuggire dalle facili mediazioni, affrontare i propri errori e i propri comportamenti sbagliati, cercare in se stessi gli stimoli per andare avanti, non chiedersi mai "cos’ha lui che io non ho?" quanto "cosa posso imparare da lui?", significa essere umili volendosi bene e cercare di migliorarsi giorno dopo giorno. Non è facile.

Essere umili significa sottovalutarsi o piuttosto avere grande coscienza delle proprie capacità?

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Connessioni


Aprire questo blog ha avuto delle piccole influenze sulla mia vita. Spesso mi sorprendo a riflettere su cose o ad assistere a scene pensando alla fine:"dovrei farne un post"; gli amici aspettano il prossimo post per farsi quattro risate (ovviamente ridono se parlo di altri, ridono un po’ meno se parlo di loro…) e se succede qualcosa, mi guardano di sottecchi come a dire "ne scriverai?". Non ne ho mai voluto fare un blog tematico: è nato per essere un taccuino virtuale dove appuntare pensieri sui più disparati argomenti in modo da liberare il cervello e chiarirmi le idee; in pratica mi sono sempre considerato il primo lettore del blog! Un effetto collaterale prevedibile è il cominciare a vedere connessioni tra esperienze fra loro distanti. Ad esempio in questi ultimi tempi ho accumulato una serie di piccole esperienze che collegate tra loro e ad avvenimenti passati mi stanno facendo riflettere sul concetto di autostima. Non volendo essere troppo prolisso e non volendo bruciare il materiale ho deciso di creare una serie di post, il primo dei quali è dedicato ad un vecchio amico e mentore.

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lunedì 19 novembre 2007

Que viva Espana!


Lo ammetto: anche io ho tentato di farmi la "tartaruga". [Olè] Non sto parlando di sesso con gli animali, ma degli addominali scolpiti che campeggiano nei cartelloni pubblicitari. Folgorato dai titoli di una nota rivista per uomini: "Addominali da seduto", "Dimagrisci con la dieta di Kakà" (e vorrei ben vedere aggiungerei...) ho provato anche io a costruirmi un corpo scultoreo, risultato? Più che farmi una tartaruga, mi sono fatto una porchetta (nel senso che me la sono preparata e mangiata)! [Andale] Ora io so che la mia pancia è dovuta esclusivamente a ritenzione idrica; se bevessi Rocchetta sicuramente sarei sexy come Brad Pitt, ma poi che gusto ci sarebbe? Ne ho già il fascino e il carisma, perchè imitarlo pure nel fisico?! ;) Mi piace mangiare e bere, soprattutto in buona compagnia e sono un discreto chef; proprio per questo non amo le strafogate, ma piuttosto mangiare qualcosa di diverso e/o di ben cucinato, fermo restando che la compagnia è fondamentale. [Arriba arriba arriba] Mi infastidiscono, quelle persone che una volta arrivate al ristorante prendono la pizzetta in due o ordinano, fuori menù, riso in bianco o uovo fritto, guardandoti con occhio sgranato se ordini una pizza particolarmente condita; al di là della mancanza di educazione è indice di assoluta incapacità di adattamento. Una volta mi è capitato di andare in un ottimo self service che proponeva almeno dieci varietà di piatti per ogni portata: l'amico con cui ero, pretendeva che gli cucinassero la fettina di arrosto! Posso capire che uno abbia problemi di salute o qualche intolleranza alimentare, ma che si venga a fare la dieta giusto durante una cena tra amici, proprio no... [Mata lo toro!] Le amiche con cui sono andato a cena ieri sera fortunatamente non fanno parte della categoria. Decisi a provare qualcosa di diverso della solita pizza/cena decidiamo per un ristorante spagnolo; dando un'occhiata al fisico snello delle due fanciulle mi rassegno a mangiare come un uccellino (beh un piccolo condor...), quando vedo un lampo scorrere negli occhi delle mie due compagne di avventura, per farla breve ci scofaniamo 3 porzioni di antipasto contente ognuna un assaggio di tutto ciò che era scritto nel menù alla voce antipasto, 3 abbondantissime porzioni di paella valenciana e una porzione di una non meglio identificata, ma gustosissima fasolada con pancetta, annaffiando il tutto con abbondante sangria. [Miguel son sempre mi] A conclusione di ciò una di loro mi guarda e mi intima:"tu vuoi qualcosa di dolce! Non è vero che vuoi qualcosa di dolce?" intimidito (beh mica tanto...) annuisco e concludiamo con una sorta di creme brulee dedicata non so a che vedova e con delle gustosissime palline di cioccolato, molto probabilmente del fu torero marito della vedova di cui sopra. Se si aggiungono le risate, le deliranti foto scattate dalle due amiche, convinte flickeriane, (foto che saranno gelosamente custodite e/o distrutte, vero?) i miei tentativi di non ustionarmi nel servire la paella, direi che è stata una bella serata, se non fosse per questa fastidiosa e inspiegabile voglia di canzoni di Julio Iglesias che mi attraversa e di un intercalare spagnoleggiante che fa si che oggi chi mi parla mi guardi strano [Soy un truhán, soy un señor!]; ve l'ho detto: sono suggestionabile!

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domenica 18 novembre 2007

Nessuno è perfetto

Sarà che guarda solo film impegnati. Sarà che l'alcol cominciava a fare il suo effetto e non se lo ricordava. Sarà che ero l'unico uomo etero presente nel locale e aveva occhi solo per me tanto da farle dimenticare di chiamare un altro amico. Sarà per il dolce al cioccolato che si chiama "Lussuria" e che ha scatenato in noi una tale dose di endorfine da provare sentimenti di compassione perfino per Borghezio. Sarà che si chiedeva con me perchè mi portassero sempre un Bacardi Breezer di colore diverso e sempre diverso da quello ordinato. Sarà che in quel momento stava ancora pensando al taglio nuovo (che a me piace, per quanto possa valere). Sarà che stava ridendo ancora delle mie perorazioni nei confronti di Ben-Hur. Sarà che pensava alla serata della comune amica. Sarà che era ancora stupita del racconto di quando ho chiesto al proprietario del locale se potevo prendere un bigliettino da visita e mi ha risposto sorridendo "Devi, tesoro!". Sarà che pensava al suo cannolo (parlo del dolce, che avete pensato). Sarà che pensava all'acquisto della tutina rosa shocking, per la palestra. Sarà che pensava alla prossima Chimay blu che avrebbe concluso la divertentissima serata, ma mi ha stupito sapere che c'è qualcuno che non conosce questo film...

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martedì 13 novembre 2007

Vita da Trombamico

Qualche sera fa sono stato invitato a cena a casa di un’amica; unico uomo tra quattro donne (cinque se contiamo quella che ci ha raggiunto dopocena) le osservavo nello stesso modo in cui un urologo osserva un ermafrodito: curiosità scientifica! Perché se pensate ci potesse essere altro da parte mia, vi sbagliate, la magia da "beato tra le donne" è passata non appena la prima ha cominciato a ruttare più forte di me! D’altra parte lo stesso si può dire del loro interesse nei miei confronti: se pensate che una ha descritto minuziosamente il suo viaggio nel sito della Durex alla scoperta di giocattolini piccanti, piuttosto che improvvisare una qualche orgetta casalinga con il sottoscritto, capirete che mi vedono come un piccolo monciccì! Detto questo vi convincerete che sono oggettivo e che il fatto che leggano questo blog non influenza in alcun modo i miei giudizi: le guardavo, dicevo, e le trovavo carine, spigliate, divertenti, in carriera (o quasi…), eppure single (o quasi…). Non conosco nel dettaglio le loro storie (e ovviamente non ne scriverei qui), ma da quello che mi hanno raccontato hanno avuto pessime esperienze con il sesso maschile che dai loro racconti ne esce sempre a malo modo; la varietà è ampia: uomini addormentati, indecisi, insensibili, timorosi di impegnarsi, già impegnati, gelosi a senso unico e via così. Eppure io conosco diversi ragazzi (non molti, è vero) in gamba: seri, con la testa sulle spalle, divertenti, colti, fantasiosi, a loro volta lasciati da (o all’inseguimento di) ragazze superficiali, insicure, vuote.

Personalmente non ho mai creduto alle centinaia di analisi sociologiche sul rapporto uomo donna: insomma al "l’uomo di oggi è in crisi", "le donne sono più intraprendenti e l’uomo è inibito", "il femminismo ha fallito: ha lasciato alle donne l’atteggiamento più triviale dell’universo maschile"; intendiamoci hanno un fondo di verità, ma sono troppo generiche, poco applicabili nella vita reale alle mie storie o a quelle delle persone che conosco o di cui leggo i blog. Non credo al colpo di fulmine: un rapporto va costruito e cementato, ci vuole impegno e dedizione: è quasi un lavoro! E tutti noi siamo alla ricerca della persona giusta; certo, il problema è capire cosa si intende per persona giusta, ma è evidente che ne siamo tutti alla ricerca. Perché parliamoci chiaro: io uomini intimoriti da un rapporto non è ho conosciuti mai, gelosi del successo della ragazza sì, ma inibiti o spaventati no, se un uomo conclude un rapporto (o non lo istaura o cerca qualcosa di meglio) è perché non è convinto della ragazza in questione, punto; discorso maschilista, lo so e me ne vergogno, ma che si riscontra nella vita reale. La ragazza è troppo disinibita? Non mi metto con un puttanone, che direbbe la gente!? La ragazza è troppo fragile e insicura? Non mi metto con una che devo dividere con lo psichiatra! Un uomo ci 'prova' se ha qualcosa di interessante da conquistare e non a prescindere: certo esistono quelli che ci provano sempre, ma ci proveranno anche quando saranno felicemente accoppiati!

Mi rendo conto di avere fatto degli esempi generici come quelli criticati poco prima, ma se applicate la massima in questione ad ogni caso reale vedrete che i misteriosi comportamenti maschili tanto misteriosi non sono e soprattutto non sono esclusivamente comportamenti maschili! Nessuno conosce ragazze che escono (è un eufemismo) contemporaneamente con più ragazzi, salvo poi riservarsi di scegliere o peggio ancora scegliendo, ma mantenendo in bilico i rapporti perché "non si sa mai"? O ragazze che pur consapevoli della distanza che gli amori nati in chat impongono, spariscono ma non prima di un weekend lungo di sesso perché "quando mi ricapita"? Questo ha creato in entrambi i sessi un sano terrore non già di impegnarsi, ma di essere rifiutati. Ho visto ragazzi non farsi avanti e fare scemare storie per paura che la ragazza in questione poi li lasciasse: è come non comprare una casa a buon prezzo perché sai che prima o poi dovrai rifare il tetto! Ho visto storie mai iniziate sfociate in amicizie distorte. Ho visto coppie mettersi insieme all’insaputa degli amici comuni più intimi e continuare a negare di fronte all’evidenza per paura che una volta finita non si possa più essere amici. Quindi mi chiedo se questo ambiguo atteggiamento è comune a entrambi i sessi, perché mi sento sempre dire che è colpa di noi uomini? L'atteggiamento di chi, donna, si aspetta di essere accalappiata o abbordata a prescindere, non è altrettanto patetico di chi, uomo, pur di non dare spiegazioni, non si fa semplicemente più sentire?

Dopo partitona a briscola (visto? Nemmeno a "scopa" hanno voluto giocare!) fino a tarda notte, sulla strada di casa ho preso qualcosa da bere con una di loro e tra le risate è venuto fuori la figura del trombamico teorizzata in questo blog; insomma un amico con il quale si instaura un rapporto di tipo esclusivamente sessuale, ma non sentimentale. La figura ha riscosso un notevole successo e nei commenti non sono poche le ragazze che affermano di averne uno, salvo poi precisare che l’importante è non innamorarsene anche se alla fine è probabilmente l’uomo che le conosce meglio, con cui ci si relaziona in maniera migliore. Mi domando due cose, la prima è: se tutte (o quasi) cercano comode situazioni poco impegnative, perché poi se ne lamentano o si piangono addosso perchè non trovano uno straccio d'uomo? La seconda è: appurato che il trombamico venga scelto in maniera piuttosto superficiale (il primo ragazzo carino a cui la situazione va bene) che con il tempo lo si impara a conoscere e ad apprezzare al di là dell’aspetto sessuale e non si pretendono da lui chissà che meraviglie, non ci si può relazionare in egual modo con l’intero universo maschile, senza paranoie, ipocrisie e patemi, semplicemente, senza pretendere di aspettare il principe azzurro; semplicemente proponendosi per ciò che si è e imparando ad apprezzarci?

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venerdì 9 novembre 2007

Nooo le braghette da cubista di Just Cavalli, nooo!

E' indubbio che l'innamoramento ottenebri anche la più lucida delle menti, qualcuno ha scritto: "essere innamorati e avere senno è concesso a malapena agli dei!"
Tempo fa, a casa di amici comuni, ho conosciuto una ragazza; parlando allegramente del più e del meno venne fuori con questa battuta:"Ho sempre incontrato uomini sbagliati, ma non è colpa mia che non so scegliere, è colpa loro che non sono come dico io!". Lo incontrata casualmente tempo dopo e davanti ad un caffè mi ha rivelato che è interessata ad un ragazzo che conosco anche io e del quale tutto avrei immaginato tranne che fosse interessato al genere femminile! Ovviamente, essendo soltanto una mia illazione non mi sono pronunciato, anche perchè in una situazione analoga, dopo aver fatto presente che il ragazzo avesse un compagno, mi sono sentito rispondere:"Non è gay... è solo raffinato!"; recentemente ho reincontrato la ragazza in questione... meglio, ero con un amico interessato a lei e abbiamo fatto in modo di incrociarla: era con due persone, un uomo e una donna che non conoscevamo; scambiamo quattro chiacchiere seduti in una caffetteria...

si parla di relazioni uomo donna
ragazza:"Io non trovo un uomo che sia uno: tutti indecisi, temporeggiatori..."
amica ragazza:"Certo, ma tu gli dai una buona mano, secondo me te li cerchi con il lanternino..."
ragazza:"Si!E' sempre colpa mia?"
amico ragazza:"Ascolta amica ragazza, ti ha detto che a volte te le cerchi..."
io:"Ma è successo qualcosa di grave?"
ragazza:"Lui (cioè io ndN) sa tutto: ricordi che ti ho detto che mi piaceva X..."
amico mio interessato a ragazza:"X? Ma non è g... ahi" (piede pestato da me)
ragazza (perplessa):"... insomma le cose vanno a rilento, usciamo, ma la cosa non quaglia..."
io:"Forse non avete cose in comune..."
amica ragazza:"Secondo me il problema invece è che ne hanno molte..."
amico ragazza:"... pure troppe..."
amico mio interessato a ragazza:"Visto? E' g... ahi" (piede pestato da me)
ragazza:"No... di interessi in comune ne abbiamo: a entrambi piace il cinema..."
amica ragazza:"... e Jude Law..."
ragazza:"lo shopping, ha molto buon gusto, frequentiamo entrambi la stessa palestra"
amico ragazza:"... e lo stesso personal trainer..."
ragazza:"In che senso?"
amica ragazza:"Non lo vuoi proprio capire..."
amico mio interessato a ragazza:"Guarda conosco il suo giro di amicizie è lo so per certo che è un g... (si alza di botto per evitare il mio pestone) ... gran ca##one! Se non vuole uscire con un schianto di ragazza come lei! (rivolto a me) Va bene così?"


Pensavo di essere finito in una puntata di Sensualità a corte!


Ah, i due (ragazza e amico mio) escono insieme da qualche settimana e la cosa sembra andare bene...

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mercoledì 7 novembre 2007

Being like Jason Bourne

Se dovessi trovare una parola per descrivere la serata di ieri, direi incalzante...

18.15 incurante del mio raffreddore chiedo ad un amico fraterno di andare a vedere "The Bourne Ultimatum"
18.16 l'amico mi ricorda che ho un impegno con amico musicista: sto seguendo un'asta su ebay per un violino al posto suo
18.17 contatto amico musicista che sta tornando da catania appuntamento tra poco a casa
18.20 realizzo che: A) i cinema sono dall'altra parte della città; B) In entrambi il film inizia alle 20.15; C) l'asta si chiude alle 19.33, abbiamo solo mezz'ora di margine
18.50 scendiamo presso un internet point: abbiamo bisogno di una connessione veloce
18.51 amico fraterno compra biglietti bus e ci raggiunge all'internet point
19.00 l'asta ha raggiunto i 97 euro amico musicista mi dice che il suo budget è di 100-110 euro, comprendo che l'unico modo per prenderlo a quel prezzo è di fare un'offerta all'ultimo momento
19.15 amico fraterno prende un'altra postazione internet in caso di guasto della mia, attendiamo
19.25 amico fraterno chiede nervosamente se non è ora di fare l'offerta; rispondo "ancora no"; provo il sistema: funziona
19.32 a 58 secondi dalla scadenza facciamo un offerta di 107 euro il computer si blocca... PANICO... il pc resuscita: aggiornamento a 14 secondi dalla fine il meccanismo di rilancio automatico ci considera vincitori a 101 euro
19.33 ci aggiudichiamo l'asta
19.34 contattatiamo venditore e chiediamo i dati
19.40 paghiamo, usciamo dall'internet point e ci dirigiamo verso via Roma, capiamo che non possiamo scegliere il cinema: in funzione della prima linea che passerà (101 o 102) decideremo
19.47 arriva il 101: cinema in via Imperatore Federico, timbriamo e incontriamo i controllori (chi viaggia con me sa che ho la medianica capacità di beccare controllori al 95/99% ecco perchè amico fraterno aveva comprato i biglietti)
20.05 scendiamo ad una fermata abbastanza vicina insieme ad una coppia di turisti diretti anche loro a cinema
20.10 prendiamo al volo un altro autobus che ci dovrebbe portare difronte il cinema, il turista ci dice che il film iniziava alle otto e non alle otto e un quarto
20.11 capiamo che non è lo stesso film: loro vanno a vedere Albanese
20.17 entriamo a cinema, "bigliettiamo" e ci sediamo
20.20 "Tarararatarararataratararararà" sulle potenti e incalzanti note di "Berlin Foot Chase" di John Powell inizia il film
21.20 intervallo: film molto bello (dedicherò post a parte)
22.10 sulle note di Extreme Ways di Moby finisce il film: suggestionati usciamo in formazione a triangolo con vertice laterale alla ricerca di un bancomat
22.30 trovato bancomat e scortato amico musicista
22.35 amico fraterno non ha fame, io devo mangiare qualcosa per prendermi l'aspirina, amico musicista ha fame: kebap difronte al Massimo
22.37 nessun bus, ci guardiamo e all'unisono cominciamo ad avviarci zoppicando come Jason Bourne, cantando "Tarararatarararataratararararà"
22.50 intercettiamo bus all'altezza di via Notarbartolo scendiamo davanti il teatro e concludiamo degnamente la serata
01.00 sveglio causa difficolta di respirazione sento il mio stomaco, riempito di Kebap, birra e aspirina, gurglare "Tarararatarararataratararararà"!

Si sono suggestionabile e allora?

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domenica 4 novembre 2007

Sole in Pesci e Ascendente in Cancro

Dico a te! Si a te che hai il logo col tuo nome sulla macchina e mi stai leggendo: spinto dalla curiosità dei discorsi dell'altra sera, ho fatto come dicevi e ho calcolato l'ascendente in questo sito. Non si è limitato solo a questo, mi ha calcolato qualcosa che si chiama tema natale; ho il Sole in trigono con Urano... come il Conte Dacula! A causa di ciò, mi dice che : "Siete indipendenti e anticonformisti. Idealisti per natura, sposate le grandi cause e vi associate ai movimenti che le promuovono. Spesso diventate dei capi, in quanto gli altri ammirano il vostro modo di agire fuori dal comune." cosa che, per la verità, fa di molto gonfiare il mio già smisurato ego! :) Ed essendoci anche la luna "Tendete alle opinioni estreme, siete vanitosi e arroganti nelle vostre credenze e nelle vostre idee che, spesso, sono insolite e molto poco pratiche. Diventate membri di bizzarre sette religiose o di gruppi politici estremisti. Siete sovente all'avanguardia da un punto di vista intellettuale, in quanto un'idea che oggi sembra estrema, domani potrà essere comunemente accettata da tutti. Rischi nella prima età. Fate gesti che non ponderate abbastanza. Scontri con figure femminili, a volte con la madre stessa."

Ho deciso: in settimana dichiaro guerra a Favignana, tu hai da fare?

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giovedì 1 novembre 2007

Come sopravvivere ad un concerto Jazz ed essere felici

Quale è il miglior modo di festeggiare la notte di Halloween, la notte delle streghe? Assistere ad un concerto Jazz! Un'amica mi ha invitato, ieri sera, a vedere il concerto di Mauro Schiavone e Stefano D'Anna al Kursaal Kalhesa: ora io non vivo i concerti di musica jazz, piuttosto cerco di sopravvivere ad essi! Come? Alcol! Non sono un grande bevitore, quindi mi basta poco per far si che, durante il concerto, il mio cervello si disconnetta e vada in standby: non devo spendere nemmeno troppo! Il problema è evitare l'espressione catatonica, lo sbavamento, la perdita di memoria a breve termine e... i commenti del dopo concerto. Arrivati con un pizzico di ritardo causa traffico da dopopartita, troviamo il concerto appena iniziato e una coppia di altri amici; procuratami la mia dose di Bacardi Breezer la mia amica si isola a parlottare con la ragazza della coppia io mi posiziono accanto il ragazzo della coppia. Il processo di standby inizia, ma i primi effetti collaterali si rivelano: la ragazza della coppia mi si deve presentare due volte e nonostante tutto dimentico il suo nome! Penso che forse bere e stordirsi faccia davvero male, decido di lasciar perder l'alcol e sorbirmi il concerto, mi rivolgo alla mia amica patita di jazz

io:"ma lei è la sorella di lui, giusto?"
amica:"si"
io:"e come si chiama: l'ho dimenticato!"
amica:"... ... ..."
io:"lo so! Me lo ha detto due volte, ma l'ho dimenticato, sono uno stordito, ora dimmi come si chiama!"
amica:"... ... ..."
io:"il nome della ragazza! Quella con cui hai parlato per mezz'ora appena entrati! La conosci no?"
amica:"si..."
io:"e come si chiama?"
amica:"Non me lo ricordo nemmeno io!!"

Stabilito che il Jazz ha lo stesso effetto stordente, ritorno all'alcol; alla seconda bottiglia, comincio a darmi pizzicotti per tenermi sveglio. Pausa del concerto: evvai, siamo a metà! Uno dei concertisti si avvicina a noi e ci saluta evito di alitargli in faccia il mio saluto, poco dopo il concerto ricomincia, la dose di alcol in corpo dovrebbe bastare... assolutamente no: ricordarsi di assumere almeno quattro bottiglie di Bacardi Breezer prima del prossimo concerto! Finito il concerto la mia amica si allontana e si avvicinano a noi altre persone e qui mi viene posta la fatidica domanda:

donna curiosa:"ti è piaciuto il concerto?"

ecco come rispondere per risultare credibili:

a) schernirsi

io:"Per la verità non sono proprio un esperto..."

b) giudizio positivo non esagerato

io:"... è stato un bel concerto..."

c) lamentarsi dell'acustica (o del fonico!)

io:"... penalizzato dall'acustica non perfetta e dal chiacchiericcio eccessivo delle persone..."

d) diversificare, senza essere categorici

io:"...il pianista mi è molto piaciuto, il sassofonista meno, ma è una questione di gusto credo..."

e) inserire da qualche parte i termini 'sincopato' e 'viscerale' (non so perchè, ma funzionano!)

io:"... alcune scelte di improvvisazione per quanto viscerali non erano di mio gusto, so che il ritmo sincopato è una condizione essenziale e l'improvvisazione anche, ma le scelte del pianista mi sono piaciute di più!"

Risultato?

donna curiosa:"e meno male che non eri un intenditore, sono completamente d'accordo con te, spero che apprezzerai i prossimi concerti!"

Anche per questa volta sono sopravvissuto! [A scanso di equivoci il concerto è stato davvero bello, sebbene penalizzato dall'acustica; notevolissima la prestazione di Schiavone che non conoscevo, ma di cui avevo sentito dire gran bene: ha confermato in pieno i giudizi lusingheri ascoltati!]

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