8 marzo
Nuovamente 8 marzo e nuovamente "festa della Donna". Parlando tra amici qualche giorno fa e ricordando il sopraggiungere della ricorrenza, sono stato cazziato (perdonate il francesismo) dalle signore presenti: "la festa è obsoleta", "dovrebbe sempre essere la festa delle donne". Forse hanno ragione loro, noi maschietti potremmo fare di più durante l'anno, ma sono realisticamente convinto che abbiamo così poco tempo per manifestare il proprio affetto a chi ci sta vicino che sia opportuno sfruttare queste feste commercial-commemorative e festeggiarle. Mi riferisco a tutte quelle ricorrenze come San Valentino, festa della Mamma o del Papà... che c'è di male nel celebrarle? Dicono che sia una festa antiquata; certo la condizione della donna è migliorata rispetto al passato, ma non ho i paraocchi: le opportunita lavorative per una donna sono condizionate alla scelta di farsi una famiglia in maniera maggiore rispetto agli uomini. Penso si che il movimento femminista si sia ripiegato su se stesso decenni fa e ora sia imploso (il fatto che nessuna associazione femminile si sia dichiarato parte civile al processo per l'omicidio di Hina, fa riflettere) e certamente trovo patetiche le comitive di carampane che dopo la pizza bramano la ricerca di uno spogliarello maschile, ma non si potrebbe trovare una via di mezzo? Mi sembra che la situzione femminile nel mondo (soprattutto in quello islamico) non sia così felice...
Ad ogni modo buon 8 marzo... senza offesa :-)
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