giovedì 16 luglio 2009

ItaliaFutura.it e la difficoltà di fare impresa in Italia

Beppe Grillo che si vuole candidare al PD, le domande di D'Avanzo a Papi Silvio, il G8 e i giornalisti che si scapicollano per ottenere i regali, il mignottame vario, Napolitano che promulga una legge salvo definirla inquietante. Comincio, e non sono il solo, ad essere un po' stanco.

E' stata individuata una fascia sociale di giovani italiani definita "generazione ne-ne", sono giovani dai 25 ai 35 anni che ne studiano ne lavorano. Sono mantenuti dalle famiglie che ad oggi si rivelano l'unico ammortizzatore sociale esistente.

Giorni fa parlavo con un'amica che mi diceva volere cambiare lavoro. L'idea era quella di lasciare l'azienda per cui lavorano e aprire un'attività imprenditoriale con il compagno, ma si sono dovuti scontrare con la realtà italiana di chi vuole cominciare a fare impresa in Italia: gli altissimi costi di inizio attività e il fatto che le banche non concedono prestiti se non hai ampie garanzie (se avessi ampie garanzie che chiedo a fare il prestito? Al massimo valutate il mio progetto, consigliatemi su come migliorarlo e io sarò in grado di portarlo avanti, guadagnarci, ripagarvi e servirmi di voi in futuro...).

Se esponi la pubblicità su un sito amatoriale anche se guadagni pochi spiccioli l'anno, giusto quelli per ripagarti il server, per essere in regola servono: Partita IVA e iscrizione alla Camera di Commercio. Anche per pochi euro. Certo la Finanza, non verrà ad indagarti, ma se succedesse devi dimostrare che è un'attività amatoriale: insomma siamo sempre nel campo "ne dobbiamo discutere".

Uno pensa, ma se la mia attività da amatoriale cominciasse a fruttarmi perchè non dovrei trasformarla in qualcosa di più serio? Pensa allora di aprirla comunque una Partita IVA, sono soldini ma non poi così tanti, salvo accorgersi che deve anche aprire una posizione pensionistica e quella è circa 2000 euro l'anno che si guadagni o meno...

E' nata ItaliaFutura una associzione che ha lo scopo di "promuovere il dibattito civile e politico sul futuro del paese, andando finalmente oltre le patologie di una transizione politica infinita e ripetitiva." e che si propone come "una cassa di risonanza per le idee, i progetti e gli scenari che possono nascere dalla conoscenza dei problemi reali e dalla passione civile di singoli cittadini e di altre realtà associative". In questo ambito ItaliaFutura propone il premio Accade Domani 30.000 euro in tre rate per realizzare un un vostro progetto "rivolto alla dimensione locale della nostra vita sociale. Un progetto che non abbia come obiettivo la riforma del servizio sanitario nazionale o la rifondazione delle strategie di difesa, ma che possa concretamente contribuire a migliorare la vita di una qualunque comunità reale o virtuale in un qualunque settore della sua vita."

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