lunedì 6 luglio 2009

I social network e la pubblicità comparativa

Se la pubblicità è l'anima del commercio, la pubblicità comparativa ne è lo "spiritello porcello". Non molto praticata da noi, anche a causa di una diversa e più rigida legislazione, è invece comunissima negli Stati Uniti. CocaCola contro Pespi, Microsoft contro Linux o Apple. Fino ad oggi però la pubblicità è stata a senso unico, cioè nessuno poteva rispondere pubblicamente ed avere la stessa visibilità della ditta pubblicizzata. Nell'epoca di Intrnet questo stato di cose è mutato (qualcuno ricorda il famoso 'scandalo' del bug fdiv dei primi Pentium? Si divulgò grazie alla Rete e costrinse Intel a ritirare alcuni modelli e a patchare i successivi), con il Web 2.0 anche di più, lo sappiamo: le aziende che hanno aperto blog aziendali devono adesso rispondere a critiche dei propri clienti o ex dipendenti. Oggi le aziende sono anche sbarcate sui social network e oltre a dialogare con i propri potenziali clienti, possono dialogare tra loro. Attualmente impera il fairplay: Linux che da il benvenuto su Twitter a Microsoft e Microsoft che ringrazia. CocaCola, Pepsi che sotterrano l'ascia di guerra... Fino a quando durerà la tregua?

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