Se non sei su Facebook non esisti: essere o non essere 2.0

Quanto conta Internet nella vostra vita? E non parlo semplicemente della posta elettronica, delle chat, di Facebook o dell’ultima tecno-novità. Mi riferisco proprio a quanto di voi viene percepito dagli altri tramite Internet. Una serie di impegni, imprevisti, scadenze, sfighe mi ha tenuto in questi mesi lontano dal blog e da Internet. Alcuni amici mi hanno scritto per sapere che facessi e dove fossi; non tanto sul blog quanto su Facebook. Dal blog non si può dedurre la tua presenza indipendentemente dallo scrivere nuovi post, su Facebook si, quindi preoccupati del fatto che non vedessero lì aggiornate le mie attività, mi hanno inviato allarmati messaggi sul cellulare per sapere se ero vivo. La cosa strana è che mi ha scritto anche persone che hanno avuto modo di vedermi per strada e con le quali ho scambiato un veloce saluto dal marciapiede. Insomma non credevano nemmeno ai propri occhi: se non ero anche su Internet non ero io. Tutto ciò mi ha riportato alla mente quello che è successo settimane fa, quando si diffuse la notizia che era morto il noto commentatore sportivo Bruno Pizzul. Capita. Nel giro di pochi minuti però la pagina di Wikipedia a lui dedicata venne aggiornata con la presunta data di morte. In effetti nessuno si prese la briga di controllare e Wikipedia stessa era citata come prova inoppugnabile della verità del fatto. Fino a che una giornalista ha chiamato al cellulare cogliendo Pizzul nel bel mezzo di una partita a carte con gli amici! Insomma l’autorevolezza della Rete a volte valica i confini del buonsenso.