Scegliersi
Scrivo questo post offline, domenica sera, dopo essere rientrato a Palermo nel tardo pomeriggio e avere sentito telefonicamente gli sposi e un amico. Il giudizio unanime è che le ultime 48 ore sono state, per tutti, tra le più belle mai vissute. Non vuole essere la solita retorica, ci siamo divertiti davvero; non so cosa ha contribuito a scatenare questa particolare alchimia: il fatto che con alcuni amici non ci si vedeva da tempo, il volere sinceramente gioire con chi di noi avrebbe vissuto uno dei giorni più importanti della sua vita, il connaturato fancazzismo che ci contraddistingue o forse l’alcol che è scorso a fiumi. Avrei aneddoti e battute con cui poter riempire non 10 post, ma un intero blog: l'organizzazione della serenata con il gruppo folcloristico a seguito; l'aver fatto ubriacare l'intera famiglia della sposa, compresa la novantaquattrenne nonna che rischiava seriamente di restarci secca; la contradanza ballata in mezzo alla strada con i vigili urbani; gli striscioni montati su un cavalcavia con i cani randagi che cervano di sbranarci; l'ingresso in ritardo in chiesa causa aperitivo nel bar di fronte (unico caso a memoria in cui lo sposo va alla ricera dei testimoni e non viceversa...); l'arciprete che ci fa i gestacci per invitarci alla quiete durante la messa; le battute sui vestiti degli invitati ("Sembra sceso da Star Treck", "ha la gonna con le sgommate disegnate sopra..."); il viaggio in pulmino verso la lontanissima, ma splendida villa scelta per il trasferimento; lo scherzo per la notte degli sposi (5 sveglie nascostissime nella stanza dell'albergo che avrebbero suonato ininterrottamente per tutta la notte, annunciando l'ora); la pantagruelica, ma raffinatissima cena; la cameriera addetta a riempirci i bicchieri di vino che ormai stazionava divertita dietro di noi; la furibonda cantante sulla voce della quale abbiamo sempre cantato per tutta la serata; il "trenino conga" creato strappando le persone dai tavoli; la sposa "invitata" a cantare davanti a tutti, pena bagno in piscina e molti altri che per ora non ricordo. Due cose però mi hanno colpito su tutto: gli sposi e i miei vecchi amici.
I primi, perchè raramente mi è capitato di vedere una coppia, così affiatata e viva, qualcosa che va al di là del semplice amore. La loro non è una storia che "doveva" arrivare al matrimonio, non è il risultato di decenni di fidanzamento che "devono" terminare o in un matrimonio o nella rottura: conosciutisi, pochissimi anni fa, fuori dal loro ambiente, si sono innamorati, hanno superato i rispettivi difetti e dopo un po' hanno deciso di condividere la propria vita insieme. Non è una coppia idilliaca, litigano anche loro, ma sono una coppia vera: alla base c'è amore, stima, rispetto e affetto oltre che passione. Insomma, si sono trovati e si sono scelti.
Per quanto riguarda i miei amici, beh è strano: ci vediamo si e no d'estate, ma è come se li avessi lasciati un momento prima. Riprendiamo la conversazione come se fosse un dialogo interrotto. Ho già scritto sul rapporto che mi lega agli amici, ma in questi giorni credo di aver messo a fuoco cosa li contraddistingue e in che maniera li scelga o meglio ne diventi amica. Ci sono persone che, con chiunque parlino sono accettate, gradite e, in qualsiasi ambiente entrino, riescono a creare una atmosfera gradevole, di simpatia, di comprensione. Anche se l’interlocutore ha un atteggiamento altero o ostile non raccolgono la sfida, lo ascoltano con attenzione e colgono sempre nelle sue parole qualcosa di positivo, qualcosa con cui sono d’accordo. Se l’altro fa affermazioni contrarie ai loro convincimenti cercano di ignorarle. Così riescono ad instaurare un dialogo amichevole, ma sono persone che vogliono piacere, che vogliono esser amate, evitano i conflitti e per non farsi nemici sono sempre pronte ad un compromesso. Sono apprezzate, stimate, ma anche indifese di fronte a gente astuta e spregiudicata che approfitta della loro cedevolezza per ottenere impegni e promesse di cui poi abuserà. Poi ci sono persone che hanno forti convincimenti a cui non sono assolutamente disposte a rinunciare e che affermano e difendono con decisione. A diffidenza delle prime sono diffidenti. Quando incontrano qualcuno che non conoscono, anche se sono gentili e sorridenti, lo osservano con cura, lo studiano, lo valutano per capire se hanno le loro stesse idee oppure no. Gradevoli coi primi, si irrigidiscono con i secondi e si preparano allo scontro, oppure li ignorano. Quando entrano in una sala piena di gente nuova sono prudenti, parlano con circospezione poi, di solito, si fermano a chiacchierare solo con le persone che conoscono o di cui sono sicure o spesso che non le contraddicono. Sempre pronte a lamentarsi, pensano poco al benessere comune, quanto al proprio A causa di questo modo di comportarsi spesso vengono considerate altezzose e superbe o nel peggiore dei casi isteriche. Vi sono infine delle persone che come le prime riescono sempre a stabilire una relazione amichevole ed a creare una atmosfera piacevole non sono né arrendevoli né accondiscendenti. Evitano le provocazioni, evitano le discussioni accese, evitano lo scontro ma quando è necessario sono pronte ad affermare con estrema chiarezza e precisione il loro punto di vista. Sicure della propria cultura e della propria abilità, dopo aver ascoltato con rispetto e attenzione l’ avversario, colgono sempre un punto debole della sua argomentazione e gli rovesciano la situazione fra le mani. Con questa gente hai l’impressione di venire sempre capito, e, nello stesso tempo che puoi sempre imparare qualcosa. Ecco i miei amici o coloro che io considero tali, vecchi e nuovi, sono così.
Postilla: gli sposi fanno sapere ("Siete dei b#st#rdi malati, non abbiamo chiuso occhio!") che lo scherzo delle sveglie (le "struruserie" del post precedente) ha funzionato, l'idea di nasconderne un paio nel cassone dell'avvolgibile è stata semplicemente diabolica!
Qualcuno ha detto che la vita è fatta di incontri. Alcuni sono fortunati altri lo sono di meno...sicuramente da come ne parli i tuoi sono stati incontri molto fortunati. Come anche quello dei due sposini:-)Sono felice per te e per loro:-)
RispondiEliminainserito tra i link del mio nuovo blog :) buona giornata :)
RispondiElimina@Maria: credo che tu abbia ragione, ma ho fatto anche incontri meno fortunati...
RispondiElimina@Nalya: avevo visto! Linko anche il secondo: buon blog! :)
[@Maria: credo che tu abbia ragione, ma ho fatto anche incontri meno fortunati...]
RispondiEliminaheheh io ne so qualcosa;-D embhè c'est la vie!;-)
Se non erro qualcuno ha detto che incontrare le persone "sbagliate" è una benedizione perché il loro ricordo ci farà apprezzare ancor di più quelle giuste quando arriveranno:-D
in un certo senso io ci credo! Tu no?:-)
Ciao Nicò X-D
Per Maria: può essere che lo ha deto Marquez?
RispondiEliminaAd ogni modo credo che ogni esperienza, piccola o grande positiva o negativa, abbia il suo senso e sia lì per insegnarci qualcosa. Forse fa troppo Zen ma io ci credo :-D
Che bello!
RispondiEliminaMi sono divertita semplicemnente leggendo la cronaca di questo matrimonio...Sarà che tra poco ho il matrimonio di un mio caro amico e spero di passare una giornata tipo la tua! Chissà magari non è un caso che tanta spontaneità ed autenticità nel rapporto di coppia che tu descrivi abbia favorito poi un clima così allegro e gioviale..Auguri ai tuoi amici!