lunedì 29 ottobre 2007

A sei passi dalla felicità

Quante volte avete sentito l'espressione "il mondo è piccolo"? Quanti sanno che non è un semplice modo di dire, ma una realtà scientifica? Vi riflettevo giusto ieri, a seguito di tre avvenimenti vissuti nel fine settimana: del primo ho già scritto, incontrando una vecchia amica e aggiornandoci su amici comuni, sosteneva che in fondo viviamo in una grande soap opera: siamo sempre gli stessi attori e ci relazioniamo in tutte le combinazioni possibili; ieri mattina un amico mi parlava di un curioso sito, LinkedIn: lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati il mantenimento di una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo in questa maniera si può per esempio ottenere un'introduzione a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto mutuo e affidabile oppure trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all'interno della propria lista di contatti o del proprio network; ieri sera, poi, ho sentito una persona, a me cara, dopo anni, mi diceva di aver avuto mie notizie da una terza persona che a nostra insaputa ci conosceva entrambe (le notizie erano sbagliate, ma non è questo il punto :)). Tutte queste cose mi hanno fatto pensare alla famosa Teoria del mondo piccolo (Smallworld); questa teoria generalizza ed esplora le caratteristiche di insiemi che hanno reti connesse di elementi, indipendentemente dalle caratteristiche proprie degli elementi come computer, amici, router, compratori, attori e partner sessuali, la teoria illustra appunto come sia possibile conciliare il fatto che nonostante ogni elemento tenda ad avere relazioni prevalentemente con pochi altri (alta aggregazione) non impedisce di ottenere comunque una sua "vicinanza", tramite pochi intermediari, con qualsiasi altro elemento della rete (basso grado di separazione).

Questo studio ha fatto molto scalpore poiché dà una spiegazione generale a situazioni già osservate in particolari reti connesse di elementi (le già citate reti di persone, di computer, catene alimentari) in differenti campi scientifici. Un esempio abbastanza conosciuto sono i cosiddetti Sei gradi di separazione, un'ipotesi secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Ipotesi fantascientifica o astratto calcolo statistico? Niente di tutto questo, nel 1967 il sociologo americano Stanley Milgram selezionò casualmente un gruppo di americani del Midwest e chiese loro di mandare un pacchetto ad uno straniero che abitava nel Massachusetts, a diverse migliaia di chilometri di distanza. Ognuno di essi conosceva il nome del destinatario, la sua occupazione, e la zona in cui risiedeva, ma non l'indirizzo preciso. Fu quindi chiesto a ciascuno dei partecipanti all'esperimento di mandare il proprio pacchetto a una persona da loro conosciuta, che a loro giudizio avesse il maggior numero di possibilità di conoscere il destinatario finale. Quella persona avrebbe fatto lo stesso, e così via fino a che il pacchetto non venisse personalmente consegnato al destinatario finale. I partecipanti si aspettavano che la catena includesse perlomeno un centinaio di intermediari, e invece ci vollero solo (in media) tra i cinque e i sette passaggi per far arrivare il pacchetto. Le scoperte di Milgram furono quindi pubblicate in Psychology Today e da qui nacque la frase dei sei gradi di separazione. Ripresa in film, racconti e giochi ha dato vita anche a due simpatiche applicazioni: il numero di Bacon e il numero di Erdos.

Il numero di Bacon è un passatempo inventato nel 1994, sulla base dell'ipotesi dei sei gradi di separazione. Si tratta di assegnare ad ogni attore o attrice che hanno partecipato ad un film con Bacon un numero di Bacon pari a 1, ad ogni attore che abbia lavorato con uno della lista precedente un numero di Bacon pari a 2 e così via. Kevin Bacon ha numero di Bacon 0. Ecco un sito dove potete calcolare il numero per qualunque attore: Massimo Boldi ha un numero di Bacon pari a 2! L'attore ha anche aperto un sito benefico basato su questa teoria.

Il numero di Erdos è l'omologo del numero di Bacon, ma chiama in causa il matematico Paul Erdos, che ha avuto una vastissima lista di collaboratori. Dalla somma dei due numeri nasce il numero di Erdos-Bacon che però, provenendo da due campi così diversi, è posseduto da un numero molto ridotto di persone, principalmente da matematici (o scienziati) apparsi per qualche documentario scientifico.

Adesso veniamo a noi: chi mi presenta Scarlett Johansson? Io so di essere l'uomo della sua vita è solo che lei non mi conosce, forza mi servono 6 persone!

4 commenti:

  1. ...mah... non so che dire... il mondo è piccolo... spesso a mio avviso x i petteguless (come diciamo noi qui in Lombardia... e avrai sentito a Striscia la notizia!)... infatti quelli ti raggiungono ovunque!
    Ciaoooo!!!

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  2. Caro Nicola chi meglio di noi siciliani può capire cosa vuol dire fare i fatti loro ,io

    penso che la gente vive di questo certo non tutti ma adora spettegolare degli altri

    meno male che non ti pagano seno vedi sarebbe il lavoro più seguito....

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  3. Ommioddio... sono ancora piegata in due dal ridere!
    Non sapevo che ci fosse davvero una teoria a riguardo, però l'ho sempre pensato che viviamo davvero in un mondo piccolo... forse troppo piccolo.

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  4. @Miri e Angela: il pettegolezzo è senza dubbio lo sport più praticato dell'umanità, pensate a quante riviste di gossip si stampano e si vendono... personalmente non me ne è mai importato, nemmeno di quelli su di me: se si dovesse stare attenti ad ogni parole non se ne uscirebbe vivi!

    @Doza: Palermo, praticamente, è un paesone!

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