giovedì 5 aprile 2007

Le parole che non ti ho detto...

Ciao amica mia! Si M. parlo proprio con te! Proprio così, questo post (si chiamano così e non "pensierini" ;-P) è dedicato a te. Mi ha fatto molto piacere rivederti ieri sera e mi ha fatto ancora più piacere sapere che leggi questo blog: conosco la tua idiosincrasia nei confronti di qualunque forma di tecnologia informatica. Penso che tu abbia capito che ieri ti osservavamo tutti; perdonaci, volevamo soltanto capire come stavi. E credimi avrei voluto fare qualcosa di più o dire qualcosa di più sensato quando siamo rimasti da soli in cucina. Ci ho pensato su tutta la notte (beh anche la tua carbonara ha contribuito ;-))... vedi, anche per noi amici non è facile...
Il fatto di non esserti costantemente vicini e di potere scambiare con te parole o idee ci rende tristi e impotenti (so di potere parlare al plurale).
La brutta notizia che Lui non ci sia più ci ha scioccato: lo sapevamo, eravamo preparati, ma speravamo, ci avevamo creduto...
Io non sono un grande maestro e nemmeno un piccolo studente di retorica, contro la morte non ho strumenti per dire nulla di sensibile o consolatorio. Ho sempre tentato di astenermi dalla superficialità, almeno su questo argomento. Penso che soltanto una "sopravvissuta" così come tu ti definisci, possa dire qualcosa. Sono sicuro che in queste settimane la tua famiglia, la sua famiglia e gli amici di là ti siano stati vicini. Anche noi vorremmo fare lo stesso: so quanto possa renderti nervosa il fatto che qualcuno che non conosca la tua situazione voglia dire qualcosa. Penso che tu abbia ragione! Se mi fosse accaduto qualcosa di simile vorrei soltanto che le persone stessero in silenzio e mi ascoltassero quando ho qualcosa da dire in merito. Sopportaci! E' il modo che noi amici abbiamo per vincere il nostro dolore: "non siamo stati in grado di aiutarlo cerchiamo almeno di aiutare chi gli stava vicino".
Potrei dirti tante cose.
Potrei dirti che immagino quanto tu ti senta triste, ma di non esserlo perchè Lui non avrebbe voluto: ricordi sicuramente quanto fosse divertente e ironico (ti ricordi quando scherzava con me sulla sua malattia?). Sono sicuro che il suo più grande rammarico sarebbe sapere che sei triste.
Potrei dirti che immagino quanto tu sia arrabbiata: una malattia rarissima, di cui non si conosce ne la causa ne la cura; uno splendido rapporto nato da poco; così tante cose da fare insieme; così tante cose da dirgli. Forse nella nostra vita possiamo controllare soltanto i piccoli dettagli e non le cose realmente importanti che sono poi quelle che amiamo. Nonostante tutto questo: non arrenderti al cinismo.
Potrei dirti che è Lui ancora qui con te, lo puoi vedere nelle cose che ha fatto, nella tua vita quotidiana (quante cose fai adesso che non facevi prima di conoscerlo?); lo puoi vedere in te stessa.
Potrei dirti che immagino che tu sia spaventata. Affrontare una nuova vita da sola, invece di poter condividere ansie e paure con la persona amata. Non è facile. Per Nessuno. Stupidamente si dice che il tempo passa e cura le ferite, non so se è vero, ma so che giorno dopo giorno tu e la tua maniera di vedere la vita cambierete, attraversando varie fasi fino a che (credimi so che questo, per adesso, ti è inconcepibile) ti ritroverai con una nuova vita e uno spessore intellettuale ed emotivo più grande.
Potrei dirti che è logico e naturale che stia cercando di capire te stessa, le esperienze della vita ci cambiano e non devi sentirti in colpa per questo. Non devi sentirti in colpa se cerchi di andare avanti. Non devi sentirti in colpa di essere una "sopravvissuta". Esistere non è peccato. Sopravvivere nemmeno.
Potrei dirti tante altre cose, ma lo capisci da te: forse sarebbero cose di buon senso, ma io non sono un grande psicologo e penso anche stare a rimuginare troppo sul dolore sia pericoloso. Il dolore ci strega, ci ammalia. Spesso le persone amano le loro sofferenze e la maniera in cui le altre persone li osservano. Come una sorta di "autocompiacimento distruttivo".
Vedi che avevo ragione? Mi fai essere insopportabilmente sdolcinato; tutte queste parole per dirti semplicemente che non sei sola, siamo e saremo sempre al tuo fianco pronti a sorreggerti se tu dovessi inciampare e ad abbracciarti quando ne avrai bisogno.

1 commento:

  1. Nico, ti ringrazio per le incredibili parole. Come sempre dimostri una profondità e una sensibilità che vanno al di là di quanto si immagini. La verità è che sono qui da mezzora che piango leggendo e rileggendo il tuo pensierino :-P Hai ragione: pensavo che con il tempo il dolore si attenuasse invece sento che mi manca tantissimo, più di prima. Scusami se ieri sono crollata con te, ma questa serata (bellissima) mi ha fatto ricordare troppe cose e tutte assieme, come dici tu ci vuole tempo. Ieri sera ho capito anche di potere contare su degli splendidi amici e in particolare su di te: non lo dico per piaggeria, lui lo diceva sempre e anche quando ti prendeva in giro dandoti del "cinico" mi ha sempre detto che persona splendida tu fossi. Ne ho avuto la conferma una volta di più, se mai ce ne fosse stato bisogno!
    Michela

    RispondiElimina

Per favore non dimenticate di inserire il vostro nome o nickname e un riferimento al vostro blog... non amo i commenti anonimi per cui firmatevi. Per evitare spam i commenti ai post più vecchi di 15 giorni sono moderati: non verranno, dunque, visualizzati immediatamente.

Related Posts with Thumbnails