Il potere della memoria
Periodo di ricorrenze e anniversari questo. Qualche giorno fa questo blog ha compiuto due anni e nelle stesse ore il sottoscritto compiva gli anni. Pochi giorni fa ho anche “festeggiato” un anno da quando l’ispettore giudiziario si è presentato a casa mia, sfrattandomi. Ora ci si ride, ma vi dirò che, all’epoca, per qualche giorno non ho dormito la notte. Ho pure cambiato il vecchio cellulare e il numero (il vecchio è sempre valido, anche se attualmente non attivo: devo fare diventare la scheda una 128Kb). Non ho scritto niente di (auto)celebrativo; del resto in due anni non credo di avere mai replicato un post a ricordo di qualcosa, mi è sempre sembrato inutile: che senso ha scrivere, per esempio, ogni 11 settembre un post ricordo dell’attentato alle Torri Gemelle? Eppure mi rendo conto che spesso celebrare queste ricorrenze sia, per quanto banale e stereotipato, utile: perché non si dimentichi, perché se ne parli, per fare un bilancio. Parlo di tutte le ricorrenze: dal proprio compleanno al San Valentino. Ci riflettevo giusto l’altro giorno mentre completavo in ritardo il giro di auguri per la festa della donna. Risultato? Grossomodo su dieci donne due hanno ringraziato, tre mi hanno chiesto “auguri per cosa?”, due non hanno risposto, una si è lamentata dicendo che la dovremmo festeggiare sempre, una ha risposto testualmente “non dire stronzate, non festeggio nemmeno san Valentino” e una “io questa festa l’abolirei … ehm comunque grazie”. Non è che mi stupisca, verso queste festività, diventate ineluttabilmente commerciali, molta gente prova fastidio. A volte si esagera: conosco persone che non festeggiano il proprio compleanno e non gradiscono gli auguri; mio zio, superati i cinquanta festeggia solo l’onomastico (sic). Certo si esagera anche nel senso opposto; conosco una coppia che da tre anni ogni 12 del mese festeggia l’anniversario del loro primo bacio, ma sono casi patologici.
Capisco, anche se non condivido, i motivi di non festeggiare giornate come San Valentino ( o la più recente San Faustino, patrono dei single 15 febbraio), la mia posizione è che oggi come oggi siamo così impegnati e di fretta che “ogni occasione è buona” e fa niente se le rose quel giorno raddoppiano di prezzo; capisco meno, il motivo di non volere celebrare giornate come l’8 marzo, certo se il tutto si riduce ad una giornata di libertà insieme alle amiche in un locale di spogliarello con una torta a forma di pene, la tristezza mi assale, ma alla fin fine sono le stesse donne ad averlo trasformato in questo, possono sempre adoperarsi in merito; non capisco chi non festeggia il compleanno. Superati i diciotto anni, non ho più fatto feste, l’ho sempre festeggiato in famiglia, a parte qualche anno in cui, magari essendo lontano da casa ho organizzato una pizzata con amici; l'ho sempre festeggiato in privato, ma l'ho sempre festeggiato! Forse il non festeggiare fa rallentare il tempo? Diciamoci la verità: gli anni passano, ma le cose non cambiano; lo noti da quello che succede nelle feste: da piccolo ti regalavano un orrendo maglioncino con un pupazzo di neve, da grande ti regalano delle strepitose mutande o un osceno catetere spacciato per vaso di chissà quale designer; da piccolo ti ingozzavi di panini e Coca Cola, da grande spilucchi salumi da un tagliere e bevi Syrah di Planeta; da piccolo non capivi perché mamma tentasse di offrire quelle orribili pastelle di broccoli, da grande i tuoi commensali alla domanda “volete del tempura di verdure?” rispondono “eeeeh?”. Una sola cosa cambia: il numero di candeline che cresce di anno in anno, ma tanto io nella mia torta sempre sei ne metto! "Fanculo le candeline"!
Abbello de casa, auguri in ritardo...
RispondiEliminaMagari quando hai un attimo allungami il tuo numero nuovo via sms, mi manca...
Santi
Ebbene sì! Il maglione orrendo col pupazzo di neve l'ho avuto anch'io...costretto ad indossarlo per un paio d'anni pure..."beata" innocenza infantile...
RispondiElimina@Santi: ehm doveva esserti arrivato l'sms dal nuovo numero... ricontrollo il tuo e reinvio
RispondiElimina@Tony: ti dirò avevo intuito che avevi avuto una infanzia difficile! ;D