domenica 31 agosto 2008

Mizar new web site



Mizar has a new web site: www.mizarchessengine.com

sabato 30 agosto 2008

Curricùlum

in una estate così scialba da non meritare nemmeno un tormentone musicale, questa si candida come frase della stagione:

amica: "non devi pensare che siccome lei se ne è fatti diversi sia necessariamente brava, i tipi che si è portata a letto fanno curriculum, ma devi tenere conto di quanti poi hanno voluto riprovare!"

giovedì 28 agosto 2008

Facili ironie


La situazione è seria e non è facile scherzarci su, parliamo di posti di lavoro perduti e gente che verrà licenziata o alla meglio messa in cassa integrazione, soprattutto nessuna ironia sulle qualità umane e professionali del manager in questione; però, quando ho sentito Brunetta dire che il grave, difficile ma non impossibile compito di gestire la parte cattiva della compagnia con i problemi, i debiti, le eccedenze di personale, le tecnologie, gli hub, spettava a Fantozzi, non ho potuto fare a meno di immaginare il manager in questione esclamare "come è umano lei!".

lunedì 25 agosto 2008

Ei fu

In principio fu un Motorola Tacs, un piccolo mattoncino che nel lontano 1994 mi costò quanto un computer portatile. Dissi: "mai più 8 numeri in rubrica senza il nome".
Poi fu la volta di un GSM Philiphs Savy, un discreto cellulare, molto facile da usare, ma poco robusto. Dissi: "mai più Philips".
Poi fu la volta di un Motorola Elite, piccolo, leggerissimo, funzionale, ma dallo schermo delicatissimo. Dissi: "mai più telefoni a conchiglia".
Poi fu la volta, per un breve periodo, prestatomi da un amico, di un N-Gage. Ottimo telefono, ingombrante, ma molto funzionale, splendidi videogiochi e incredibile gestione della sim. Dissi: "mai più cellulari che non capisci come appoggiare all'orecchio".
Poi fu la volta di un Motorola E365. Buon telefono, ma pessimo T9, che da qualche giorno ha problemi di audio. Dico: "mai più Motorola, se comprano tutti Nokia un motivo ci sarà".

Non ho grandi pretese: vibracall, ampia rubrica, facilità di gestione dei numeri memorizzati in sim e in cellulare, possibilità di scaricare la rubrica su un pc, possibilità di usarlo come modem, buon t9 e possibilmente una radio incorporata.La TIM mi fa 60 euro di sconto su un Samsung SGH-i450 e ha tutto quello che cerco, ma ho appena scoperto che esiste un modello con una particolarità che ho sempre cercato e non pensavo esistesse: due sim nello stesso cellulare che funzionano all'unisono! Dico: "estic@zzi e ora che compro?"

Un tipo per cui devo fare un lavoro non retribuito e che non ho ancora completato mi chiama, ma non sento nulla, posso quindi inventare una scusa e rimandare l'incontro. Dico: "mi sa che il vecchio telefono non lo abbandono"!

domenica 24 agosto 2008

Per non prendersi mai troppo sul serio...

...basta ricordarsi che, in fondo, la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto è che 6 * 9 = 42!

sabato 23 agosto 2008

Volevo essere il demone di Laplace


Pensieri sparsi di mezza estate sulla vita, sulla casualità e sugli eventi a bassa probabilità.

Devo ricordarmi di limitare i post sulla statistica e sul calcolo della probabilità, sembro un invasato. Come se per giustificare o scegliere ogni mia azione usassi le statistiche. Peccato perché questi post sono tra i più letti. Non ci credete? Vi faccio vedere le statistiche!

A parte gli scherzi, una mia amica mi rimprovera di essere troppo razionale, troppo calcolatore. Non è così, almeno credo, sono guardingo questo si, perchè benchè sia un convinto sostenitore dell'essere artefici del proprio destino, so che non viviamo in un universo deterministico. Ovvio che mi piacerebbe essere come il demone di Laplace, ma so che è impossibile. Per questo mi stupisco di quanto poco la gente tenga in considerazione la probabilità.

In effetti il calcolo della probabilità è noioso, e pensare tutto nacque da un carteggio epistolare tra Pascal e Fermat a seguito di una domanda fatta a Pascal dal suo amico Antoine Gombaud, un nobile francese, per sapere se in un determinato gioco di dadi, avesse più probabilità di vincere il banco o il giocatore. Insomma la teoria della probabilità è il compagno fidato dei giocatori d’azzardo.

Certo il fatto che poi Pascal arrivò a dimostrare(!) che molto probabilmente non valeva la pena dedicarsi allo studio della matematica quanto piuttosto a Dio, non depone a favore dello studio della teoria delle probabilità. Avesse almeno parlato di donne...

Per la cronaca, nel gioco di cui sopra, le probabilità erano a favore del banco. Ecco se anche vi stufaste a leggere tutto il post, ricordate sempre: "Il banco vince sempre. Se giochi a lungo e non cambi mai la posta il banco ti frega … a meno che quando si presenta la mano giusta non scommetti il massimo e te lo porti via tu …il banco!" Come dice George Clooney a Brad Pitt in Ocean’s Eleven!

Uscito insieme con mio padre, incontriamo un suo vecchio amico che sapevo avere avuto gravi problemi di salute. Talmente gravi da costringerlo ad un trapianto. Mentre discutiamo noto che ha una sigaretta in mano. Dopo un caffè al bar gli offriamo un passaggio in macchina…
amico: “si, cinque minuti che prima mi fumo un'altra sigaretta!”
padre: “… ma tu fumi? Ma come? Dopo quello che hai avuto?”
amico: “Io sono vivo per caso. Tu non hai idea delle sequenze di casualità che si sono messe in moto quando mi sono ammalato. Per caso mi sono sentito male in ospedale, per caso il medico del pronto soccorso aveva diagnosticato una cosa simile pochi giorni prima e mi ha fatto gli esami giusti e ha iniziato la terapia adatta, per caso si trovava in quell’ospedale un altro famoso medico che mi ha operato e mi ha messo in lista per un trapianto, per caso sono balzato in testa alla classifica, per caso un ragazzo è morto in un incidente e aveva un organo compatibile con me e non con quelli davanti a me in lista. E potrei continuare. Insomma io sono un caso su un milione, forse anche di più. Si vede che non era la mia ora: sono diventato fatalista, se devo morire, morirò lo stesso che io fumi o no!”

Un amico dopo avere letto il post sulla legge dei grandi numeri e il lotto mi ha detto: “ho capito che tutta la storia dei numeri ritardatari è una bufala, ma non credo che tutti i numeri possano uscire con la stessa probabilità, per esempio su nessuna ruota uscirà mai 1, 2, 3, 4, 5!”. In effetti è vero, non credo che una serie di numeri consecutivi sia mai uscita, eppure matematicamente ha la stessa probabilità di uscire di una serie come 23, 3, 57, 44, 68 che ci appare molto più plausibile.

Il fatto è che quando ci chiediamo se potrà mai uscire la sequenza 1,2,3,4,5 non parliamo di probabilità, ma di casualità. In sostanza ci aspettiamo che la sequenza di numeri estratti su una ruota del lotto sia casuale, mentre la sequenza 1,2,3,4,5 è regolare (cioè è individuabile una legge che la genera). Nel lotto sappiamo che tutti i numeri hanno un’uguale probabilità di uscire, quindi l’istinto ci dice che i numeri si distribuiranno lungo tutto l’intervallo [1, 90] e che gli elementi successivi della sequenza saranno indipendenti tra loro. In effetti, non tutte le sequenze di numeri possono dirsi casuali, ci sono dei test appositi per stabilirlo.

Ad ogni modo la probabilità a volte non segue il senso comune, ci sono paradossi molto famosi, come quello di Monty Hall o dei due bambini o delle tre carte.

Le probabilità di fare 6 al superenalotto, giocando 6 numeri, sono di 1 a 622.614.630 cioè quasi lo 0,00000001%; eppure il 4 Maggio 2005 alcune persone hanno vinto, con un sistema, oltre 72.000.000 di euro. Il fatto che un evento sia a bassa probabilità non significa che sia impossibile a realizzarsi. Gli scienziati sostengono che le probabilità che un asteroide colpisca la Terra sia di 1 a 1.000.000 il che significa che nel corso dei sette milioni di anni durante i quali la nostra specie ha passeggiato su questi lidi, la Terra dovrebbe essere stata colpita non una, ma sette volte! Eppure siamo ancora qui. Quello che voglio dire a proposito degli eventi a scarsa probabilità non è che verremo tutti spazzati via da un asteroide, quanto che: la sfiga esiste!

Mettiamola così: esistono eventi con diverse probabilità, dalle più probabili alle meno probabili. Riguardo a queste ultime, se sono positive per noi le chiamiamo colpi di fortuna (per non essere scurrili) altrimenti diamo colpa alla sfortuna.

Durante quest'ultima settimana ho cercato di recuperare un po' di mare. Prima giornata nuvolosa, con gli amici che cominciano a scherzare: "arrivi tu e il sole va via". La mia autostima è forte si sa. Poi invasione di meduse, gli amici sghignazzano. Tocca ai divieti di balneazione, amici con le lacrime agli occhi. Tutto finito? Assolutamente no, ricordate: la sfiga esiste. Domenica pomeriggio ad un certo punto in spiaggia si diffonde una voce: le spiaggie di Mazara e Selinunte sono state colpire da uno tsunami. Non scherzo. Non so se sia stato un scherzo o una caso di follia collettiva, ma domenica pomeriggio migliaia di persone sono fuggite dalla spiaggia convinte che uno tsunami stesse per colpire e sommergere la costa meridionale della Sicilia. Ora il dubbio che fosse un abbaglio mi è venuto ("va bene che gli eventi a bassa probabilità accadono, ma qui si esagera..."); all'orizzonte non si vedeva nulla se non che un po di foschia, ma nel dubbio si è abbandonato la spiaggia. Il panico è stato talmente tanto che il Sindaco è stato costretto ad indire una conferenza stampa insieme alla capitaneria di porto in cui si assicurava che nulla era successo o stava per succedere.

Giorni dopo incontro un amico con cui si commenta l'accaduto
amico: "[...] figurati che avevo convinto mio zio a venire in spiaggia dopo vent'anni che non veniva!"
io: "si è spaventato..."
amico: "macchè! Ha detto che dopo vent'anni che non andava in spiaggia poteva venire pure l'onda anomala, ma lui non si spostava!"

La sfiga esiste. Dobbiamo arrenderci? Assolutamente no. Bisogna pensare come i giocatori di poker. Disse uno di loro: "Un giocatore d'azzardo, uno che scommette sui cavalli o su eventi sportivi, sui vari giochi del casinò o sulle gocce di pioggia che scorrono sui vetri, è una persona che punta su probabilità sfavorevoli. Un giocatore di poker se sa il fatto suo, è una persona che punta su probabilità favorevoli. Il primo è un romantico, il secondo un realista."

Il mio amico R., quello di "sparare e muoversi" per intendersi, mi insegnò i rudimenti del gioco e poi mi diede un consiglio: "Il segreto per vincere? Butta via le carte, butta via le carte e poi ancora butta via le carte. Ci sono dei piatti che sono tuoi di diritto, perchè le carte buone, statisticamente capitano a tutti. Le tue occasioni nessuno te le può togliere. Ma se vuoi vincere alla lunga, quello che devi fare e stare basso e risparmiare quando il piatto è dell'avversario: devi rispettare le sue carte e non dargli i tuoi soldi". Penso che si possa applicare alla vita.

Chi lo chiama carpe diem, chi non arrendersi, chi sparare e muoversi; forse la migliore definizione è quella data dal Guzzanti-Tremonti: "il cetriolo globale che gira: oggi colpisce me, domani te!"

venerdì 22 agosto 2008

Mizar temporary web site


I've written a new version of Mizar's web site. Currently i have some problem with web host. I hope to upload new web site very soon, but in the meantime i've decided to open this temporary web site.

sabato 9 agosto 2008

A onor del vero

Sono cominciate le olimpiadi, finalmente potrò godermi le gare di nuoto, l’atletica leggera, il badminton e soprattutto il beach volley femminile!

"Non sei normale: le katane??", "Hai scritto due post lunghissimi", praticamente tutti gli amici che leggono il blog si sono stupiti dei due post sulle katane; non ho avuto il coraggio di dirgli che mi sono limitato: non ho parlato ne degli spadaccini più famosi come Musashi Miyamoto, Kojirō Sasaki o Shusaku Chiba, ne dei colpi più letali come lo Tsubame Gaeshi o del "Libro dei Cinque Anelli"!

D’altra parte che ci crediate o meno i post più letti sono quelli di news e quelli di approfondimento, non facendo molti post di news, mi restano quelli di approfondimento.

Iniziano con il beach volley maschile, perché? Perchèèèè?

Estate piena di nulla. Niente concerti gratuiti, pochissimi concerti a pagamento validi, locali chiusi o che chiudono. Niente arene e cinema al centro chiusi, perché non organizzare delle rassegne cinematografiche a prezzi ridotti con i film dell’inverno? Sarà che non ci sono soldi, ma mi viene il sospetto che manchino anche le idee.

Mi devo ricredere. Bello il beach volley maschile: dieci ragazze che ballano in succinti costumi da bagno; peccato che i balletti siano inframmezzati da quattro nerboruti tipi sudaticci che giocano a pallavolo.

Un’amica mi raccontava il suo recentissimo colloquio di lavoro: dovrebbero rendere obbligatoria la lettura della "Capanna dello zio Tom", la schiavitù è stata abolita!

causa presenza di amici turisti, un’amica è stata "costretta" a tirare molto tardi la sera e alzarsi presto la mattina per andare a lavoro
io: "dura da una settimana questa storia, ma come fai? Io non riuscirei a connettere…"
amica: "connettere cosa?"
io: "…"

A onor del vero, l’amica di cui sopra, tiene a sottolineare che, in quel momento, stava scherzando.

A onor del vero, mentre lo diceva, oscillava vistosamente.

Mediaset farà causa a Youtube per furto di video, mi aspetto che Youtube faccia causa a Studio Aperto che spaccia i video per notizie!

La notte di San Lorenzo è quella tra il 9 e il 10 o quella tra il 10 e l'11?

giovedì 7 agosto 2008

Masamune Okazaki, Sengo Muramasa e la leggendaria spada Kusanagi

In Giappone i maestri spadai costituivano un mondo proprio, un universo al quale molti nobili avrebbero voluto appartenere. Pensate che l’imperatore Go-Toba, appassionato studioso, nel 1208 chiamò a corte i più famosi spadai del tempo, uno per ogni mese dell’anno, assegnò loro un titolo nobiliare, chiedendo in cambio di rivelargli i propri segreti; dodici mastri per dodici spade: le Kiku-ichimonji. All’arte dei forgiatori era riconosciuta un’alta valenza spirituale, le apprezzatissime lame dovevano possedere insieme le qualità estetiche e l’efficacia in combattimento, così da suscitare nell’osservatore sensazioni di potenza e insieme di bellezza, meraviglia e terrore. La fabbricazione della lama per una katana era ed è considerata un’operazione sacra. Il maestro spadaio sceglie con cura il giorno propizio per iniziare l’opera, nei periodi precedenti la forgia segue un rituale di purificazione del corpo e dello spirito, e per l’esecuzione indossa una veste sacerdotale di colore bianco e un copricapo in lacca di color nero, inoltre allontana gli spiriti maligni chiudendo la porta d’ingresso alla fucina con una corda di paglia di riso (Shimenawa). Insomma la figura dello spadaio incarnava in se le figure di filosofo, scienziato, alchimista e artista. Il loro saper essere multidisciplinari, la capacità di fornire valore aggiunto alle proprie opere, un valore che trascende anche dalla materialità dell'oggetto, li rende ai miei occhi figure interessanti e moderne. Sono esistiti tanti grandissimi spadai, ma su tutti spiccano le figure di Masamune Okazaki e Sengo Muramasa.

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martedì 5 agosto 2008

L'arte della forgiatura delle katane


Mi annoio facilmente. Sarà per questo che non ho un passatempo che perseguo con costanza. Vivo di passioni fiammanti che ciclicamente scemano e riaffiorano. Sono un tipo curioso e mi piace leggere: ecco perché a volte se c’è un argomento che mi incuriosisce mi ci dedico con interesse. Per esempio mi hanno sempre appassionato i miti e le leggende, ma per formazione culturale mi ha sempre incuriosito cercare di capire quale realtà storica celassero o cercassero di trasmettere. Ho già scritto sui segreti delle cattedrali gotiche, legati, molto probabilmente, ai segreti costruttivi che le varie corporazioni si tramandavano (non è un caso che le logge massoniche che si ispirano alle corporazioni medioevali, contemplino riti e segni segreti); in maniera analoga numerose leggende sono sorte attorno alle armi, in particolare le spade, e alla loro fabbricazione.

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