giovedì 6 settembre 2007

Kalashnìkov

uscendo da casa
coinquilino:"Andiamo a cinema?"
io:"Veramente vado ad un concerto: Bregovic."
coinquilino:"Bregovic, Bregovic..."
coinquilino musicista:"Un musicista e compositore molto conosciuto che poche persone hanno realmente ascoltato!"

Un mio precedente post sul mio rapporto con la musica, ha ingenerato nei miei amici e in chi mi frequenta, l'idea che a me la musica non piace: non è così! Semplicemente non sono un esperto, non conosco il nome di tutte le canzoni di un musicista, di conseguenza conosco i musicisti più commerciali e meno quelli più d'elite. Il che non significa che non mi piaccia andare ai concerti; semplicemente capisco poco di musica. Quale migliore occasione di andare a vedere un concerto con chi di musica ne capisce? Il discorso nasce dalle bonarie minaccie di una mia amica che contrariamente a me ascolta musica, a cui avevo prospettato l'idea di andare a vedere insieme il concerto di cui sopra:

amica:"Mercoledì c'è Bregovic"
io:"Un po' triste... beh ci andiamo?"
amica:"Ma che dici? Triste? E' l'unico che riesce a farmi ballare"
io:"OK... ci andiamo?"
amica:"Si però non devi rompermi l'anima se poi ti annoi..."

Devo dire che andare a vedere un concerto con un gruppo di persone che di musica ne capisce, anzi, musicisti essi stessi, è un'esperienza formativa: fermo restando che la mia opinione personale sul valore musicale di Bregovic vale meno di quello che in ambito matematico possa esprimere "Famiglia Cristiana", ero dell'opinione che il nostro, benchè i suoi ritmi siano trascinanti tarantelle balcaniche, sia fondamentalmente triste, ma come mi hanno spiegato, la sua non è 'tristezza' bisogna chiamarla 'ironia macabra'. L'annacamento (=dondolamento del corpo) collettivo che pervade a tratti la piazza non è annacamento, ma è 'lasciarsi pervadere dal ritmo e dall'energia che il compositore trasmette' e soprattutto 'non ballano perchè c'è freddo'. Decisi a non infilarci nella calca abbiamo seguito il tutto da lontano (in fondo i veri melomani sono i loggionisti mi sono detto) e con le mani saldate a due gelate bottiglie di birra non ho potuto lasciarmi pervadere dal ritmo come avrei voluto: combattuto tra il demone selvaggio della musica che mi invogliava a ballare come un derviscio e l'idea che seminare per terra tutta la birra del gruppo che nel frattempo mangiava, non fosse buona cosa, ho scatenato l'ilarità della mia amica: "come portabottiglie sei perfetto!". Da buon seguace della teoria di Fonzie (che ballava ogni canzone come se fosse un lento, indipendentemente dal ritmo) ho fatto notare come il piede destro battesse a tempo di musica: non sono stato convincente! D'altra parte non si finisce mai d'imparare: come la mia amica mi ha fatto puntigliosamente notare 'non è un'unica canzone di 2 ore, sono tante canzoni suonate di seguito', io che non ho l'orecchio allenato non ho compreso questo 'stream of consciousness musicale'. Certo devo ancora imparare che ci sono cose che si possono dire e altre no... e bastato un solo accenno al concerto di qualche giorno prima di Gigi D'Alessio e della Tatangelo per...

io:"ah ma sei andata al concerto di Gigi D'Alessio?"
amica (con sguardo minaccioso):"Stai scherzando?"
sorella amica:"Ma perchè conosci Gigi D'Alessio?"
io (quasi sottovoce):"Si... ma non di persona"
sorella amica (rivolgendosi alla sorella con sguardo di compassione):"Vabbè è naturale..."
amica:"Dio mio..."

Il cantante, per la verità, non ha molto interagito con il pubblico, ma va detto che essendo straniero sconta il problema della lingua: la sua musica parlava per lui. Ora da profano quale io sono, sono convinto che un concerto non consista semplicemente nell'interpretazioni delle canzoni, ma anche in un po' di spettacolo: ricordo un concerto di De Gregori di qualche anno fa in cui l'autore si limitò semplicemente a cantare senza nemmeno salutare! C'è da dire che non amo molto i cantanti che si ergono a profeti o che si prendono molto sul serio, mi fanno sorridere. Mi fanno ricordare quella parodia che Proietti fa di Jacques Brel e della sua "Ne me quitte pas":







Scherzi a parte, mi sono divertito (più per la compagnia che per la musica, ma sto studiando), sicuramente migliorerò nei miei gusti e nelle mie conoscenze musicali , ma per adesso faccio mia la domanda della bimba sentita la stessa sera al concerto, poco dopo l'inizio...

papà:"Allora ti piace?"
bimba:"Si, ma..."
papà:"Che c'è hai fame?"
bimba:"No, ma..."
papà:"Hai sete?"
bimba:"No..."
papà:"Devi andare in bagno? Te l'ho chiesto prima di uscire..."
bimba:"Nooo, ma quando suonano 'La Paranza'? A me quella piace..."

Aggiornamento:
Per rispondere alla domanda "Ma allora cosa ti piace?", beh io da qualche settimana ascolto lei: Beth Ditto dei Gossip, nominata donna più cool del 2006; 120 kg di energia pura nota per concludere i concerti in succinti bikini. Questa è Listen Up (anche se a me piaceva la versione precedente, più lenta e più soft)





2 commenti:

  1. Adoro Goran Bregovic. Anche se.
    E' vero che non interagisce con il pubblico, e non e' un gap linguistico, perche' parla benissimo in italiano.
    E oramai sono 2 anni che porta in giro sempre lo stesso identico concerto.

    Quanto a Gigi D'Alessio, mi vergogno di essere concittadina sua, di Siani e di Salemme.

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  2. No, no ha cercato una certa interazione: spiegava l'origine di alcune canzoni e ha cercato un coro con il pubblico. Parla italiano, ma si sente che traduce mentalmente, quindi non si inerpica in discorsi complessi: io mi riferivo agli italiani, spesso un po' pieni di se o in generale ai cantanti/profeti.
    Per il resto, francamente Mary.Ann, a Palermo e a Napoli abbiamo concittadini peggiori di cui vergognarci, non credi? Siani non so chi sia; D'Alessio ha il suo pubblico che lo apprezza e non toglie niente ne a te ne a me... è commerciale? Perchè i metallica che facevano un lp ogni 6 mesi non lo erano? E' melanconico? Scrive per il suo pubblico come Tiziano Ferro, Elton John, Zucchero...; a me Salemme piace quando non deve far ridere a tutti i costi e come attore teatrale: "E fuori nevica" mi ha fatto riscoprire il teatro italiano contemporaneo e in "Baciami piccina" la sua interpretazione non era male... poi i film di natale, non piacciono a nessuno,ma tutti li vedono e finanziano tutte le pellicole dell'anno successivo...

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