mercoledì 12 settembre 2007

Settimana lunga

Il fatto che sia ancora vivo, in discrete condizioni di salute, a piede libero e non abbia (ancora) ucciso nessuno è un fatto che considererei normale, ma che oggi reputo invece molto positivo. Negli ultimi sette giorni si sono accavallate tutta una serie di situazioni, incidenti, incomprensioni di cui sono stato l'unico e indiscusso protagonista e che nemmeno in un film si sarebbero dipanate con più cronometrica precisione. Due premesse: la prima è che non sono mai stato un tipo superstizioso, ma a volte ci sono dei segnali che non andrebbero trascurati (il fatto che mentre nascessi il primario di ginecologia litigasse, in sala travaglio, con l'avvocato dell'ex moglie che chiedeva un aumento di alimenti ne è un esempio...) per cui l'aver notato che il numero di gabbiani scagazzatori sia improvvisamente aumentato e mi assedi fuori del balcone con scene degne de 'Gli uccelli' di Hitchcock era un dettaglio da non trascurare; la seconda è che E., mio amico e coprotagonista di alcune parti dell'intera vicenda, è un caro ragazzo: simpatico, generoso, alla mano, ma tende ad andare facilmente nel panico più totale; quando dico panico intendo PANICO. Per esempio, anni fa, preparando un esame, mi trovai a tarda notte a casa sua a lavora con i nostri portatili; verso le due di notte sentiamo il citofono suonare, E. va a rispondere e io mi affaccio alla finestra: un potente fascio di luce mi abbaglia (E. ora scherza dicendo che quando mi vide sembravo che stessi per essere 'assunto in cielo' !!), faccio segnale di spostare la luce e vedo dei vigili del fuoco, nel frattempo E. torna e mi dice:
E.:"sono i pompieri, dicono che c'è una perdita di gas, in effetti appena ho aperto la porta ho sentito un odore fortissimo; che facciamo?"
io:"non accendere o spegnere luci, svegliamo G. [coinquilino di E. che dormiva nella stanza accanto] e scendiamo"
E.:"O.K."
io:"Mi raccomando, non svegliarlo di botto..."
E.:"Si..."
il mio amico entra in camera di G. e io mi avvio verso l'uscita, quando sento un urlo terrificante
E.:"GGGGGGGG. ... SVEEEGLIATIII ... POOOOMPIERI ... GAAAAS ... EVACUAZIONE!!!"
non ho mai visto una persona vestirsi tanto velocemente e dormire contemporaneamente... Tutto questo perchè siano poi chiare le sue reazioni. Veniamo a noi e vi assicurò che non solo sarò sintetico, ma che ometterò molte cose (tipo che mi hanno fermato alla Feltrinelli accusandomi di essere un taccheggiatore e di aver preso un libercolo da 5 euro, quando ne stavo pagando uno da 40...)

Giovedì

Dopo essere 'sopravvissuto' la sera precedente al concerto di Bregovic, mi sveglio non senza qualche difficoltà alle 7.15; penso che posso dormire ancora una quindicina di minuti, chiudo gli occhi e qualdo li riapro sono già le 8.30! Mi vesto uscendo e decido chissà perchè di prendere un bus: sono inspiegabilmente contento e fiducioso che la settimana andrà benone e decido anche che essendo gli ultimi giorni di un estate per me in effetti mai arrivata ogni sera uscirò a cena fuori per divertirmi un po'. Compro un biglietto per l'autobus, salgo e timbro, poco dopo salgono dei controllori; uno dei due guarda il mio biglietto e fa
controllore:"Lei vuole fare il furbo?"
io:"eh?"
controllore:"Questo biglietto è manomesso"
io:"Guardi, l'ho comprato neanche 5 minuti fa nella tabaccheria all'angolo, possiamo andarci perchè il proprietario mi conosce"
controllore:"No il biglietto è vero, ma lei lo aveva già timbrato e poi cancellato"
io:"Guardi che si sbaglia, nel biglietto non ci sono segni di cancellatura"
nel frattempo chi aveva il biglietto osserva incuriosito, chi non ce lo aveva scappa...
controllore:"Seee come se io fossi stupido; lei ha usato lo spray!"
io:"Che spray?"
controllore:"C'è lo spray che si spruzza sopra e crea una pellicola, si timbra poi si leva e il biglietto torna nuovo"
signore vicino:"Si e che è 007!! LO visto io timbrare e poi quelli senza biglietto se ne sono andati..."
controllore:"Lei stia zitto che intralcia la legge!"
insomma mi fanno scendere, perdo 20 minuti a spiegare che il biglietto è normale li convinco a tornare da quello che me lo ha venduto e notiamo, in base al numero di matrice che ne ha venduto solo un paio dopo di me... me lo ha venduto adesso, come avrei potuto timbrarlo due volte? A malincuore mi lasciano andare, ma si tengono il biglietto e vogliono le mie generalità. Arrivato in ritardissimo, un tipo mi guarda e fa "notte brava eh? Sciupafemmine!". Lo guardo perplesso e lascio andare... Non ho molta fame: pranzo leggero pensando che mi rifarò la sera.Vorrei andare a cinema: Shrek 3 o Siko mi sembrano interessanti, ma sono solo a casa e gli amici vanno invece a vedere gli Avion Travel: Paolo Conte mi alletta, ma ho sonno e non voglio fare tardi ne voglio essere un peso per gli altri; decido di cenare a casa e leggermi un libro che un amico mi ha consigliato "Viaggio al termine della notte" di Celine; vado alla Feltrinelli e, come detto prima, mi accusano di taccheggio, ma la cosa si chiarisce subito e si profondano in scuse, tornato a casa mi accorgo che non ho fatto spesa, troppo stanco per uscire decido di non cenare: il libro è una c@g@t@ cosmica (mi riservo un giudizio meno influenzato dallo stato d'animo attuale :))

Venerdì

Un'amica che da giorni mi tempesta di sms e di telefonate per chiedermi consigli amorosi per riconquistare un amico comune, ha deciso di passare all'azione. I due già erano stati insieme, poi, non ho capito bene perchè, lei ha lasciato lui nello sconforto più totale. Adesso che lui si interessa ad un'altra, lei si è ingelosita e si vuole rifare sotto. Amico di entrambi so che lui è ancora molto preso da lei, ma penso che il comportamento di lei sia semplicemente infantile: sono pressocchè sicuro che una volta rimessosi insieme a lui tempo qualche mese si lasceranno. Le ho consigliato, per il bene di tutti, di desistere, ma non sente ragioni. Lei, tra l'altro ha un carattere molto melodrammatico: urla, litiga, piange, scappa di casa e va a vivere dagli amici per un mese, ma soprattutto scrive, scrive, scrive... riempie quei Moleskine come neanche Hemingway faceva e io sono il suo lettore preferito. Si avete capito bene: non sono io che amo leggere ciò che scrive, ma lei che adora (e mi impone di farlo) che io la legga, possibilmente davanti a lei e ad alta voce. I due il giorno prima sono andati a cena insieme: per parlare, per chiarirsi, ma lui dopo averla riaccompagnata a casa rifiuta di salire e la lascia sbigottita sul marciapiede sottocasa.Dopo numerose insistenze accetto un suo invito fuori: affamato dal giorno precedente accetto, ma una volta arrivato a casa sua la trovo prostrata e stramazzata a letto...
io:"ma che si mangia stasera?"
amica:"nulla; non ho fame e neanche tu!"
io:"veramente ho un po' di fame..."
amica:"bastardo! Tutti così voi uomini: non ti importa che io muoia e mi strugga di dolore tu pensi sempre a mangiare... tra l'altro sei ingrassato un po' di dieta non ti farebbe male..."
io:"beh si, ma stasera deve cominciare la dieta?"
amica:"Ecco! Come lui! Perchè non rimandare a dopodomani quello che può essere fatto domani... Vili... e io... e io..."
io:"e tu che l'hai lasciato?"
amica:"Perchè infierisci? Tu mio fedele amico..."
Insomma una serata passata parlando con la Duse, analizzando, soppesando, vivisezionando ogni singola parola detta, gesto fatto, da lei e da lui
io:"ma tu un'amica, una conoscente a cui sfracellare gli zibibbi con ste cose non c'è l'hai?"
amica:"No le donne si fanno troppe masturbazioni mentali... non ne uscirei viva..."
io:"..."

Sabato
Di quello che è successo sabato ho già scritto in un altro post. Aggiungo solo che non c'è stato verso di convincere quella ragazza che non ero stato io a mettere in giro la storia su una presunta nostra relazione. Sciveva De Andrè "Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca" e in effetti le battute e le notizie di quel cretino si sono in solo due giorni diffuse, ma ciò che è peggio ingrossate. Talmente tanto che il pomeriggio mi vedo arrivare un figuro che più che un uomo sembrava una armadio 4 stagioni...
bestio:"Sei tu che parla male di mia sorella?"
io:"sei tu quello che lei chiama il mio cucciolotto?"
bestio:"non fai ridere..."
io:"peccato, perchè era l'unica cosa che potevo fare..."
fortunatamente per lui l'intervento di altre persone e la provvidenziale lettura del blog in un Internet Point hanno evitato che il mio sangue macchiasse la sua maglietta super attillata...Decido che le emozioni sono state troppe e rifiuto l'invito di una coppia di amici di andare a vedere la partita da loro (per te che leggi e sai: si sono quelli della bambina ai candelai...): mi ritrovo a casa, da solo, a guardare la tv, con un kebap. Allegria: almeno ho ancora i denti per gustarlo!

Domenica

Dopo essermi alzato e aver cercato invano un bar aperto per fare colazione vado da dei miei amici, uno di loro mi aveva convinto (prima volta nella vita) a scommettere sulla formula uno (5 euro niente di che): Massa vincente. Ovviamente Massa si ritira al decimo giro; gli amici sono anche in fase di dieta depurativa e si scusano per non avermi avvisato: pranzo con una scatoletta di tonno di non so che anno ; nel pomeriggio il mio coinquilino musicista mi chiede tramite sms di aiutarlo con i bagagli alla stazione bus: ha delle valigie e degli strumenti musicali; mi invita alle prove di un concerto che sta preparando con la sua classe di conservatorio per avere un parere sull'acustica. Dopo essermi sorbito 2 ore di strazianti lamenti passiamo da casa e i colleghi musici del mio coinquilino mi propongono di uscire con loro; in verità avevo la mezza intenzione di andare a vedere il concerto di Carmen Consoli con un amica, mando un sms per sapere se già fosse organizzata e mi risponde che stava già andando al concerto, accetto quindi la proposta dei ragazzi e usciamo, sommessamente propongo di andare a mangiare qualcosa, ci dirigiamo verso piazza marina, ma le pizzerie sono chiuse o stracolme. I ragazzi vedendo molta gente andare verso piazza Magione e venendo a sapere da me del concerto della Consoli decidono di andare anche loro. Arrivati al concerto (che non era ancora incominciato) noto la faccia stanca del mio coinquilino
io:"Problemi?"
coinquilino:"e che domani devo prendere un autobus per catania alle 7"
io:"ma se sei arrivato poco fa..."
coinquilino:"ho una prova alle 11 per un altro concerto poi torno per la prova con loro alle 17..."
io:"vabbè dai andiamo, fa nulla..."
coinquilino:"mi spiace, ma senti lui ha la macchina: andiamo a mangiare qualcosa fuori ti offriamo noi; prima però passiamo da casa che A. vorrebbe prestato una 24 ore o uno zaino per il suo maestro"
appena rientrati a casa per prendere un mio zaino, mi telefona la mia amica e mi chiede che stessi facendo e se passavo dal concerto, le dico che venivo da lì e credendo di individuare nella sua voce una punta di delusione, decido di sganciarmi dai ragazzi e ritornare al concerto: non riesco però a mettermi in contatto con lei per avvisarla che sto arrivando e una volta arrivato al concerto mi dice che era ormai sotto il palco e che era difficile uscire dalla calca. E' troppo tardi anche per raggiungere i ragazzi: decido di comprarmi un panino e una bibita e mi vedo una mezz'ora di concerto, sperando che una nuvola alla Fantozzi non si formi sulla mia testa, quindi torno a casa. Il panino con salsiccia ritorna durante la notte più volte a farmi visita: non dormo per nulla...

Lunedì
Mi alzo e con la faccia da zombie esco, prendo un caffè a stomaco vuoto ,ricevo un messaggio dell'amica del concerto che mi fa notare come non ci sia stato modo di vedersi, rispondo che non c'erano problemi di sorta anzi le spiego perchè non mi ero fatto sentire quando eravamo in piazza.
Mi richiama l'amica che sembra la Duse, piangendo: lui non si è fatto più sentire. Cerco di contattarlo per sapere che diavolo è successo, ma risulta irraggiungibile e casa non c'è nessuno. Di pomeriggio lei passa da me e mi allieta il pomeriggio cantando una nenia incompresibile e ascoltando fado con il suo i-pod. Nel tardi pomeriggio mentre mi stordisce con le sue ultime poesie-lettere, cerchiamo di contattare lui, ma non c'è verso: sembra sparito.
io:"ma non è che doveva partire? Sembra strano che non ci siano neanche i genitori"
amica:"no è a casa e mi evita... lui sa che sono qui"
guardo lei, guardo il palazzo, lui abita in complesso residenziale di 7-8 casermoni, nel palazzo più lontano dall'ingresso e noi stiamo suonando ad uno scassatissimo citofono senza telecamera...
amica:"portami a casa, ma leggi questo"
e mi consegna una specie di romanzo in corpo 8.
Ritornato finalmente a casa, telefono alla mia amica del concerto chissà che non voglia andare a cinema? E' impegnata e mi chiede di richiamarla dopo, senonchè vinto dalla stanchezza mi addormento per essere svegliato dalla sua chiamata, nello stato confusionale tipico di uno che si è svegliato di botto capto queste parole:"ero fuori... tuo messaggio... discorso strano... vado a cinema... impegnatissima... ciao"; Marione (il mio unico neurone) mi suggerisce "per stasera niente cinema, torna a dormire", penso che alla fin fine sia un buon consiglio. Mi risveglio alle 3 di notte ancora vestito, affamato e sul mio letto: mi spoglio e torno a dormire, non ho neanche un biscotto da masticare per calmare i morsi della fame e il sonno è popolatato da controllori che mi inseguono con uno spray in mano.

Martedì

alle 8 del mattino mi richiama la Duse...
amica:"hai letto?"
io:"ma tu non le paghi le telefonate?"
amica:"no il tuo numero è gratis"
io:"che culo!"
metto il vivavoce, mi lavo, mi vesto ed esco... lei non ha ancora smesso di parlare ed è inutile che non l'abbia interrotta: sta leggendo il suo romanzo...
io:"R. ti devo lascire..."
amica:"anche tu..."
io:"ti richiamo dopo..."
amica:"E' inutile, non ci sarò più, ho visto una finestra, guardo in giù, i pensieri mi si arrovellano"
io:"abiti al primo piano..."
amica:"stronzo!"
l'amica del concerto risponde al mio messaggio di scuse che ha interpretato come un "j'accuse" sul fatto che non ci si era visto e che non ero stato invitato(?), con un lungo e dettagliato discorso che termina con "So già che sminuirai il tutto dicendo che per te non ci sono problemi, sappi sin da ora che farò finta di crederti!"... indubbiamente io con le donne, almeno in questi giorni, non so comunicare... ripenso al messaggio che avevo inviato e nonostante mi sforzi, non riesco a capire: non ho la forza per rispondere al messaggio, porgo le mie scuse per essermi scusato e spero che almeno quelle non difettino di interpretazione. Mi telefona E.
E.:"Sei vivo?"
io:"Vivo e attivo come un fermento lattico nelle interiora della Marcuzzi!"
E.:"Stasera non prendere impegni che ti porto ad una festa di addio al celbato di un mio amico: regolare, compà! Passo a prenderti alle 9 che poi abbiamo appuntamento con altre persone sotto il muro del cimitero di S. Giuseppe Iato!"
Ora io non sono superstizioso, ma prendere appuntamento vicino un cimitero non è che sia il massimo... la festa si rivela di una tristezza unica: niente cibo, solo birra e 5 diconsi 5 bagascione rumene, brutte, ma talmente brutte che nemmeno 5 uomini travestiti potevano arrivare a tanto... per dirne una avevano si e no 4 denti in 5 e arrancavano al ritmo di "toda joia toda beleza"! Il party era organizzato al primo piano di un baglio/agriturismo molto fuori palermo. Nonostante la festa il locale era pieno di altri mangianti avventori; tentando di raggiungere almeno una pizzetta cerco con noncuranza di dileguarmi, ma vengo bloccato dall'arrivo della sposa e delle fidanzate degli altri invitati (o qualche cameriera ha fatto la spia o conoscono bene i loro polli). Decidiamo che visto l'andazzo e l'ora possiamo dichiarare chiusa la festa. In macchina siamo io, E. e tre delle 5 bagascione (tra l'altro la versione ufficiale fatta alla sposa è che eravamo state noi due a portarle!) a cui diamo un passaggio. Una macchina comincia a seguirci, E. prende di proposito la prima traversa e poi un'altra e così fa la macchina dietro: ci segue. Comincia a farci segno con le luci. Le "ragazze" sono preoccupate
E.:"ma che vuole?"
io:"può essere il tuo amico?"
E.:"Non è la sua macchina"
io:"Accelera un pochetto e non ti fermare tra un po' siamo a Palermo, ma sarà qualcuno che fa la stessa strada"
neanche finito di parlare che la macchina tocca i 180
io:"non esagerare, ci andiamo ad ammazzare"
E.:"CI SEGUE, CI SEGUE"
io:"Non gridare e guarda avanti"
mi giro e vedo le tre "ragazze" terrorizzate, ma non vedo più la macchina
io:"Vedi, non c'è più... magari abbiamo un fanale rotto e c'è lo voleva segnalare"
E.:"NON CAPISCI, HA PRESO UNA PARALLELA PER TAGLIARCI LA STRADA"
io:"Non dire minchiate"
E.:"NON LO HAI CAPITO? E' IL MAGNACCIA DI QUESTE TRE TROIONE IL MIO AMICO NON LO HA PAGATO E LI VUOLE DA NOI"
io:"Ma sei fuori? Non c'è nessuno"
E.:"LA TARGA, HANNO LA TARGA... CI AMMAZZANO... NON HO UNA LIRA... ACCOLTELLANO"
vede una macchina della polizia e si fionda su di loro compiendo un testacoda... risultato?
Multa per guida pericolosa, senza cinture, in 5 con una macchina omologata per 4, stop non funzionanti, domande su perchè avessimo abbordato delle prostitute rumene, non so quanti punti levati; abbiamo dovuto avvisare lo sposo di venire a testimoniare in nostro favore; la macchina? era uno dei camerieri: E. aveva lasciato il cellulare al baglio e glielo volevano riportare...

Mercoledì
Tempo di bilanci:
  • F. non mi parla più e molte sue amiche c'è l'hanno con me: Dio solo sa perchè.
  • I controllori mi hanno telefonato due volte per chiedermi di rispiegare la storia: alla seconda li ho mandati a quel paese minacciando di denunciarli; non si sono fatti ancora sentire.
  • La Duse e lui si sono sentiti; lui era partito per la Francia con il papà che doveva subire una delicata operazione: ecco perchè non era salito a casa di lei (l'aereo poartiva alle 5 del mattino). Tra l'altro lei si è ricordata che lui ne aveva fatto cenno durante la conversazione...
  • La mia amica del concerto sta partendo, ma mi ha appena assicurato che non dovrebbero esserci strascichi.
  • E. mi ha appena invitato per un'altra festa 'da paura': l'ho mandato a cagare!

Ho deciso che prima faccio la spesa per un mese, poi pizza e partita a casa, quindi a nanna: e weekend tra le sicure pareti domestiche (certo se poi l'amica del concerto torna e le va di uscire uno strappo si può fare)!

7 commenti:

  1. ..è stata una settimana lunga, ma pensa che alle porte c'è il week end!!!
    Ciaoooooo

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  2. Non confondere mai l'inconsueto con l'impossibile.

    Christina Crawford

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  3. Ciao Nicola, da quando mi hai fatto gli auguri di compleanno la scorsa settimana sono diventata una tua assidua lettrice!!!
    Posso chiederti una cosa? Avrei bisogno di un aiuto (dato che non sono molto pratica del mondo cibernetico). Ora ti spiego: ho visto che tu a volte nei tuoi post inserisci video (tipo quello che c'è nel post del 6 settembre).
    Mi spieghi come si fa? Come premesso sono negata in materia...
    Bhe, ti ringrazio già in anticipo!!

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  4. ciao Nicola... volevo augurarti buon week end...
    Miri

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  5. @miri: era quello che mi spaventava!
    @Christina: quanto hai ragione...
    @Carlotta: grazie... vedo però che non hai bisogno di aiuto! :)
    @miri/sonnenschein: Grazie mille!

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  6. Ciao Nicola: che settimana! :-) speriamo la prossima sia migliore *
    Veronica

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  7. Vieni a Palazzo Pantelleria che non succede nulla di tragico! Garantito!
    :)

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