martedì 5 febbraio 2008

Super Martedì (Super Tuesday)




"Blocco del blogghista". Vi capita mai di avere alcune idee che vi ronzano per la testa e di non riuscire a metterle a fuoco? A me capita da qualche giorno: ho in mente una serie di argomenti che potrebberò essere oggetto di post, eppure non riesco a tirarne fuori qualcosa di decente. Appunto qui qualche pensiero, nella speranza di svilupparlo in seguito o per dare qualche idea a qualche blogghista che mi legge.

"Super Martedì". Oggi negli Stati Uniti, 24 stati voteranno contemporaneamente per le primarie. E' il colpo finale: vincere ora significa assicurarsi la vittoria alle convention finali e quindi essere proclamati candidati alle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti. Zia Rekha (si è mia zia, benchè sia nata a Bombay e abiti attualmente a Des Moines in Iowa) segue per il giornale di cui è editorialista Obama e fa il tifo per lui. Primarie combattute queste, in Italia, dove non potremo dare nemmeno la preferenza (credo che nemmeno in Bulgaria...) oltre ai giovani Berlusconi e Veltroni, la sinistra radicale fa scendere in campo un nome nuovo: Fausto Bertinotti.

"Yes we can". Cercando notizie sulla mia Scarlett ho scoperto che è tra i protagonisti del video che vedete sopra. E' la trasposizione in musica di uno dei più bei discorsi di Barack Obama. Per la verità uno dei più bei discorsi che abbia mai letto in generale: pieno di speranza, respiro, carisma, energia, visione del futuro. Una volta letto, viene voglia di alzarti in piedi e andare a votare per cambiare in meglio il futuro del tuo paese. Poi vedi i candidati e viene voglia di andare a sederti sulla stessa panchina di Moretti.

"Limiti". Il fatto: Israele sarà l’ospite d’onore della XXI edizione della Fiera del Libro in programma a Torino nel maggio prossimo. Esponenti della sinistra radicale hanno protestato e invitato al boicottaggio, salvo retrocedere dalle loro posizioni quando anche Bertinotti si è dissociato da un atto così illiberale. Considerazioni: Si dovrebbe distinguere tra lo Stato di Israele e la sua politica: si è fatto tanto per dire che criticare la politica israeliana non significa certo essere antisemita, è bastato pochissimo per ritornare indietro di 30 anni. C'è gente fermamente convinta che Israele sia un paese illegale: Israele è stato fondato sessant'anni fa in seguito a una decisione delle Nazioni Unite supportata sia dagli Stati occidentali sia da quelli del blocco comunista che deliberarono la divisione dell'allora Palestina in due Stati: uno ebraico e uno palestinese. Se uno Stato palestinese non fu creato nel 1948 la colpa è da imputare ai palestinesi stessi e soprattutto alle nazioni arabe, che respinsero categoricamente la decisione dell'Onu proclamando l'intenzione di distruggere con le armi lo Stato ebraico. Indipendentemente da ciò che dicono antisemitismo e antiamericanismo sono fortemente radicati in ampi settori della sinistra estrema italiana.

"Microgiornalismo". In principio fu la guerra del golfo: la Cnn portò nelle nostre case la guerra in diretta; poi venne Bin Laden con i suoi video su Internet e la guerra in Afganistan con i video ripresi tramite i video cellulari; YouTube ormai è cosa comune, studio aperto riempie il 50% dei sui tg con i video (l'altro 50% con servizio su striscia, stellina di turno, cogne/erba/garlasco, animale abbandonato); ora, durante le primarie presidenziali, è la volta di Twitter, sistema che permette di aggiornare il proprio sito o blog tramite sms da cellulare. Quindi articoli da 140 caratteri. Io sono registrato ma lo trovo abbastanza noioso, aspetto Jaiku che è stato comprato da Google e dovrebbe integrarsi meglio con Blogger.

nel solito noto locale
cameriera:"Allora, per te bacardi no? Come lo vuoi?"
amica[occhieggiando il tavolo gaio accanto al nostro]:"Glielo dia rosa!"
io:"Mi sa che qui al massimo lo trovi a pois!"

"Nirvana". Ho sonno. Da due giorni. Non riesco a recuperare e ho preso talmente tanti di quei caffè che sono in comunicazione con il mondo. Io sono il mondo. Tipo Matrix per intenderci. Io per ora non scrivo, guardo il monitor, il PC mi capisce e rielabora da solo. Un attimo... ecco ho evitato un terremoto in Corea.

"Censure". Ma vi rendete conto che potrei scrivervi 4 post sul bacio elettrico e non posso?

3 commenti:

  1. Il "Blocco del blogghista": ne so qualcosa anch'io!
    Tra mancanza di tempo e incapacità (momentanea, si spera!) di scrivere anche solo due parole sensate, anche io ho vissuto una settimana di crisi!

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  2. La mia crisi è coincisa con la febbre...ma ora è tutto OK!
    Un bacione (non elettrico per carità ahahhaahahahah) al mio premuroso blogamico
    Manuela

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  3. @Sara: a chi lo dici, tieni duro che poi passa

    @Manuela: ah sapessi....

    RispondiElimina

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