mercoledì 27 maggio 2009

La teoria del regalo perfetto


A meno che non abbiate la stessa considerazione sociale di una zanzara tigre o di una blatta di appartamento (cioè il 99.9% delle persone che vi circondano vi detesta e tenta di uccidervi) avrete, almeno una volta nella vostra vita, dovuto comprare un regalo ad una persona che non sia un vostro familiare stretto. Scommetto che la prima domanda che vi siete posti, anche prima di “dove trovo i soldi?”, è : “Che diamine gli/le regalo?”.

In questi ultimi mesi si sono susseguiti diversi compleanni e per puro caso mi sono sempre trovato a guidare "la cordata", cioè ad essere colui che dopo avere raccolto il denaro, o più comodamente anticipandolo di persona, va a scegliere e acquistare il regalo. Ruolo ingrato. Gli amici, diabolicamente, all'apertura del pacco se ne escono urlando: "Ha fatto tutto Nicola!" che ai più potrebbe sembrare un riconoscimento di merito, ma che io, abbastanza cinicamente, interpreto come "Se fa schifo è colpa di Nicola". Perché la verità è che il vero problema non è tanto trovare il tempo di fare la "colletta" o di andare in un negozio a comprare un regalo, quanto sceglierlo. Soprattutto se si tratta di una persona di sesso opposto al tuo. Non sto dicendo che fare un regalo ad una donna sia più complesso che farlo ad un uomo, dico solo che per un uomo è più facile fare un regalo ad un altro uomo invece che ad una donna e immagino che valga anche il contrario. Intendiamoci io non parlo di sapere indovinare i gusti, siamo seri non serve: con i familiari te ne puoi uscire con un regalo “metaforico”: una vecchia foto ricordo, un oggetto ironico; con compagne e mogli basta un orecchio attento a captare mezze frasi o desideri. Io parlo della Sorpresa. Quella con la s maiuscola. Sapete, a mio modo di vedere, ci sono due tipi di regalo che ognuno di noi può fare, quello che realizza un desiderio di chi lo riceve, di fatto un regalo “atteso”, e quello che fornisce un opportunità a chi lo riceve, sorprendendolo. Qual è la differenza? Nel primo caso si sa che per esempio chi deve ricevere il regalo desidera un particolare oggetto e glielo si regala. Nel secondo caso in base ai gusti di chi compra il regalo e alla conoscenza di chi lo riceve si cerca di intuire un regalo che fornisca un'alternativa o che alteri (in maniera positiva, ovviamente) lo stile di vita attuale. Non è un discorso astratto. E' meno filosofico di quanto si pensi, potrebbe essere un set di tela e pennelli o uno strumento musicale per un amico di cui si apprezzano le doti artistiche non ancora sviluppate; un cd o un libro che potrebbero lasciare una traccia significativa, ma anche fare una pubblicazione con le sue poesie amatoriali o un oggetto che per caratteristiche di stile e gusto lo rappresenti e gli dica "noi ti vediamo così". Vi dirò, personalmente preferisco fare (e soprattutto ricevere) il secondo tipo di regalo, certo fare un dono di questo tipo è complesso, occorrono tempo e intuizione, ma a me piace perché appaga il mio smisurato Ego. Infatti un regalo del genere rispecchia in pieno uno dei miei principi cardine: il regalo deve principalmente piacere a chi lo fa non a chi lo riceve! Per cui semmai riceveste un regalo comprato da me e non vi piacesse, la colpa non è mia che ho sbagliato regalo: siete voi che non sapete cogliere l’opportunità che vi offro!

9 commenti:

  1. sono d'accordo con te, anche se il primo tipo di regalo è molto più comodo e soprattutto non si incorre nell'avvilente rischio di "offrire un'opportunità" a qualcuno che magari non sa apprezzarla.
    Ma alla fine...che regalo hai sbagliato? :p

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  2. Ah ah! No credo che siano stati apprezzati: chi più chi meno, ovviamente. Il post nasce da una discussione sulla mia idea che un regalo deve piacere anzitutto a chi lo fa! Come procede il film?

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  3. :) ci divertiamo.Dobbiamo ancora scrivere qualche puntata, provare, e trovare qualcuno per quel ruolo da prima aragosta che sotto sotto ti alletta tanto :P puoi sempre cogliere l'opportunità che ti ho offerto!
    Comunque il regalo più brutto della storia umana l'ho fatto io: una piantina di crisantemi con un nano da giardino dentro :D Ho una serie di attenuanti (credevo fossero margherite, era uno scherzo...) ma resta un record in negativo :D
    Con l'età comunque mi sono convinta che la differenza tra kitsch e tascio, è che il kitsch è consapevole e può essere autoronico.

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  4. Ma soprattutto il kitsch ( A.K.A. tascio sdoganato ed imbellettato dai soliti pseudo-bon viveurs che credono di saperla lunga ma si fanno infinocchiare come dei gonzi e poi non hanno il coraggio diammetterlo neanche a loro stessi) lo paghi un botto nei negozi di modernariato... Nicola, stavolta non mi trovi d'accordo. Forse perché sono troppo pigro per scervellarmi per un regalo...
    Santi

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  5. @Treccenere: Intanto non ero la prima, ma la seconda aragosta; ruolo molto più impegnativo e intenso! Credimi parteciperei volentieri, ma attualmente sono oberatissimo, ma se mi libero vengo a trovarvi... Beh brutto è brutto come regalo, ma ne ho visto di peggio: a mio zio, per il suo matrimonio, un suo carissimo amico prete regalò un orrendo orologio stile Luigi XIV in metallo alto 70 cm e pesante una ventina di chili che suonava ogni 15 minuti! Gli sarà costato un patrimonio, sappiamo che le sorelle cercavano di dissuaderlo, ma era sua ferma intenzione regalare qualcosa di "importante". C'è poi un regalo fatto alla mia famiglia da parenti americani: un terrificante orologio da parete formato da 13 pezzi/quadri di ceramica smaltata e decorata con le principali immagini della storia americana che avrebbero occupato, una volta appesi, almeno 10 mq di parete...

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  6. @Santi: ahah hai presente "Schiccherie" :D Tu sei pigro pure per registrarti, figurati per comprare un regalo, escitene da signore, regala una carta di credito! ;D

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  7. Naaaah... La carta di credito é demodé e da barboni. Molto meglio aprire una linea di credito in boutique, o dove cavolo preferisce la persona. Questo trend l'ho lanciato la prima volta a dubai ed ormai tra gli sceicchi va per la maggiore.
    Santi

    P.S. anche registrarsi ormai é out. Molto più trendy e metrosexual il profilo guest anonimo con firma in calce... ;)

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  8. Te di sceicco hai solo il colore della pelle e l'odore di benzina! Se proprio vogliamo dirla tutta, la tendenza attuale è avere un profilo unico per tutto tipo open id o facebook connect, così basta che scoprano una sola password per trasferire tutti i tuoi soldi alle cayman... è poco chic dare maggiori impedimenti ai ladri elettronici: il denaro non è tutto in fondo!

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  9. Eh, vuoi mettere il piacere di rendere la vita facile ai ladri???
    Santi

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