mercoledì 23 aprile 2008

Intubatela

Chi mi legge mi chiede: "ma tutte a te capitano?"; chi mi conosce mi dice: "Sai che mi è successo? Beh a te è sicuramente capitato…". Io ve la racconto come l'ho raccontata al poliziotto. Erano le due di questa mattina ed ero impegnato in un sogno... ehm, er... diciamo 'piccante', quando vengo svegliato da un fortissimo rumore proveniente dalla strada. Sembrava quello di una pistola avvita bulloni, come quelle che usano durante i cambi ruota di Formula Uno; mi alzo, non molto lucido in verità, pensando tra me e me: "staranno rubando qualche macchina…". Mi affaccio alla finestra e sento un fortissimo rumore di scariche elettriche e lampi di luce. Ufo? Terminator? Abitando vicino una chiesa e con la coda di paglia a causa del sogno scelgo la soluzione più plausibile: Dio, abitando proprio qui, si è accorto del sogno e mi manda un segno. Ancora convinto di dovere espiare i miei peccati calpestando senza sandali la sacra terra esco dalla stanza e noto del fumo provenire dalla porta di ingresso. Sempre più convinto, penso: "diamine stiamo esagerando in fondo c’era solo una donna nel sogno…" Ora i nostri padroni di casa giusto lunedì ci hanno cambiato la porta, ma il vetro del sopraluce, non essendo ancora pronto non era stato installato; apro la porta e vedo che la tromba della scala è piena di fumo nero, richiudo ma l'appartamento si riempie di fumo che penetra da sopra la porta. Dio sarà anche arrabbiato con me, ma forse è qualcosa di più terreno. Sveglio tutti e realizzo un paio delle 137 cose da fare prima di morire: chiamata d'emergenza gratuita al 113 e al 115. Non potendo uscire di casa che lentamente si va riempendo di fumo e fuliggine, ci rifugiamo in bagno e respiriamo dalla finestra che da sul retro; quasi immediatamente sentiamo delle sirene, a tentoni ritorno indietro, mi affaccio da un'altra finestra e urlo ai tipi di giù dove fosse il portone. Ci tranquillizzano e arginano l'incendio che si era formato a piano terra a causa di un corto circuito del quadro dei contatori che si è completamente sciolto. A questo punto, a cose fatte e finite, una delle ragazze del piano di sopra, nota a tutto il palazzo per la sua logorrea, si sveglia, si affaccia e comincia ad urlare chiedendo aiuto. Nonostante tutti le dicano che non c'è pericolo e di aspettare prima di scendere, la nostra si esibisce in grida isteriche: in pigiama esco da casa, salgo al piano di sopra e busso alla porta invitando lei e la coinquilina ad uscire; nel frattempo dei vigili del fuoco salgono e ci accompagnano giù per la strada. Mi ritrovo attorniato da 3 volanti della polizia, 2 dei carabinieri, pompa grande dei vigili del fuoco e jeep dei vigili, ambulanza. Mi guardo e sono in pigiama con le pantofole e completamente nero! Uno dei vigili mi prende in giro dicendo che sembro un minatore, deluso per non potere avere saltato dalla finestra sul telone o sceso con la scala telescopica, chiedo almeno una mascherina di ossigeno e mi incammino verso l'ambulanza canticchiando con dignità: "Can-camini, can-camini, spazza camin, allegro e felice pensieri non ho...". In breve sono raggiunto dagli altri coinquilini e da tutti gli inquilini del palazzo, firmiamo i verbali, ci visitano e cazzeggiamo con i vigili:

vigile: "ma com'è che a casa vostra c'è luce?"
io: "perchè siamo collegati al contatore della chiesa... praticamente è Dio che ci da corrente!"

la vicina isterica non smette di parlare…
poliziotto: "si vede che è sotto choc…"
io: "no è cosi di natura, anche senza incendio…"

coinquilino: "ammazza sono le 4 e non ho sonno"
paramedico: "parla per te…"

io: "Però un giro sulla scala telescopica potevate farcelo fare"
vigile: "troppo stretto qui, avremmo steso il telone, tu ti saresti buttato da lassu?"
io: "il problema era il rimbalzo mi avreste dovuto recuperare dal cornicione del palazzo di fronte!"

la vicina isterica continua a parlare…
paramedico: "ma non smette mai?"
io: "non potete intubarla?"
coinquilina dell’isterica: "se ci insegnate anche come si fa e ci date dei tubi di scorta, sarebbe perfetto…"

Gia che c’eravamo andiamo vicino casa a prenderci qualcosa da bere (!), dopodichè tornati nell’appartamento troviamo tutto ricoperto dalla fuliggine; non si respira, prendo sonno alle 7; alle 7.10 bussano alla porta, allarmato corro ad aprire: è il vetraio, deve mettere il vetro nel sopraluce al disopra della porta: "beata gioventù, si vede che fate festa ogni sera!"

9 commenti:

  1. incendio o non incendio...tu hai davvero una vita interessante! Dovrebbero farci un film, una fiction o qualcosa del genere...:-D

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  2. Allora non sono la sola a raccontare "cronache di un condominio in fiamme"...Hai letto il mio post dedicato a frate foco?!
    Troppo divertente il tuo post, davvero! Avrei voluto vedermela sta scena!!
    Rob

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  3. Ma è incredibile davvero, secondo me hai proprio la calamita per queste situazioni....
    Hihihi!

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  4. leggendolo, devo dire che neanche il tuo è malvagio!!
    alle prossime avventure

    Giorgia

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  5. Riesci a rendere divertente e quasi comico anche un evento che avrebbe potuto essere davvero drammatico... incredibile! Ma capitano proprio tutte a te! :) Meno male che non era una punizione divina! :D
    Buona domenica e a presto!

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  6. @Maria: Credimi, io sono fermamente convinto di vivere in una immensa sit-com... :)

    @dudu: molto divertente anche il tuo!:)

    @Manuela: si credo che tu abbia ragione...

    @Cassandra: grazie!

    @Sara: e bisogna riderci su se per poco non rimani folgorato, la casa ti si riempie di fuliggine, non hai vestiti puliti e non puoi usare la lavatrice perchè sporca anch'essa, se 4 docce non bastano a togliere la puzza di plastica bruciata, se con gli amici sei costretto a sederti di punta per non ubriacarli con il deodorante abbondante che hai messo, se dormi per due notti con la finestra aperta beccandoti anche il raffreddore, se ti intossichi pure con "l'Oust"... :)

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  7. Grazie per averci regalato questi attimi di suspence :) bellissimi i dialoghi

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  8. Che bei tempi al pensionato, a vicerci con questa calamita umana di situazioni improbabili. Confermo che gliene capitano di tutti i colori...
    Santi

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