Tipi da Agenda
Anche quest’anno ci ho provato. Stavolta non la ho nemmeno comprata, ne hanno dato una carina a mio padre che ne aveva già diverse e che mi ha regalato: piccola, sobria, funzionale. L’ho presa, l’ho sfogliata, ho controllato che il Natale venisse festeggiato sempre il 25 dicembre in ogni nazione, se il cambio centimetro/pollice fosse sempre costante (non si sa mai: metti che Obama decida di cambiarlo, ci fregherebbe nelle esportazioni); vi ho scritto sopra nome e cognome, indirizzo, numero di telefono e di cellulare, mi sono divertito a staccare gli angoli traforati fino alla data corrente e l’ho posata. Oggi a meno di 36 ore di distanza, mentre scrivo, non ricordo nemmeno dove!
A me piacerebbe essere una di quelle persone organizzate che pianificano, che usano i diagrammi di gantt anche per il proprio matrimonio, insomma un tipo da agenda. Non ci riesco, è più forte di me. Il bello è che io di prodotti di cartoleria in genere ne vado matto, mi incuriosiscono, certo non come gli utensili da cucina, ma ci siamo quasi. Per la verità io un tipo da agenda non lo sono mai stato, anche a scuola, avevo il mio bravo diario, ma non ci scrivevo sopra: i compiti li segnavo direttamente sul quaderno della materia in questione. Segnavo solo qualche compito in classe. Eppure convivono in me come in un moderno dottor Jekyll due anime: quella razionale dello schedulatore e quella romantica del disordinato; esse si scontrano in ogni aspetto della mia vita. Prendiamo per esempio questo blog. Nato per pubblicare dei miei scritti sulla computer chess, contiene adesso post sui più disparati campi dello scibile e aggiornamenti sulla mia bislacca vita; progettato per un post a settimana è diventato presto totalmente aperiodico e indisciplinato. Io ci avevo provato, avevo fatto pure un incredibile foglio Excel con la lista dei post da pubblicare suddivisa per argomenti, con un bellissimo grafico per capire se non ci fossero eccessi di post su un certo argomento. È ancora nella cartella documenti del portatile, almeno credo. Sono sempre stato disordinato… disordinato, ho un mio ordine sono gli altri che non lo capiscono, ma questa mancanza di organizzazione mi preoccupava. Fino ad oggi. Oggi ci ho pensato e ho intuito: se non lo faccio io può sempre farlo qualcuno per me! Dopo una attenta, introspettiva, e profonda analisi interiore ho capito: io non sono tipo da agenda, io sono tipo da segretaria gnocca.